19.5.11

Crash del volo Air France Rio - Paris

Nel giugno 2009 un Airbus A330 (in foto) di Air France è finito nell'Oceano Atlantico in pochissimi minuti, uccidendo 228 persone e lasciando tutti gli ingegneri aeronautici francesi e non solo a bocca spalancata. Si è parlato di strumenti difettosi, attentati, ma soprattutto di errore dei piloti che avrebbero accelerato malamente in una zona di forti turbolenze o non avrebbero saputo leggere gli strumenti (le famiglie dei piloti intanto ringraziano del bel tentativo di scaricare la responsabilità sui morti).

Ebbene ora le scatole nere cominciano a parlare e secondo il Bureau d'enquetes et d'analyses pare che non ci sia stata nessuna manovra errata, piuttosto emerge che al di là della ragione meccanica scatenante

traduco: "sembrerebbe che i piloti non siano riusciti ad arrestare la caduta dell'aereo: Airbus non ha previsto la possibilità che un A330 cada di colpo ed in ogni caso Air France non ha formato i suoi piloti ad uno scenario del genere"*

Mi ricorda le tante catastrofi del tipo "avevamo previsto di non prevedere il peggio, per tanto possibile statisticamente", tipo Fukushima o tipo quel che vi pare: scegliete una catastrofe naturale/industriale a caso. Se uno progettasse tutte le auto perchè resistano con certezza, e salvando gli occupanti, all'impatto improvviso con un muro di cemento a 130 km/h, non credo che avremmo sul mercato auto che costano meno di un centinaio di migliaia di Euro.
Chi costruisce un aereo da 300 posti, al contempo sta fabbricando 300 bare (citazione, Paul Virilio**).
In fondo l'abbiamo sempre saputo. Saputo e negato in nome dell'eterno progresso tecnologico (che non implica il progresso sociale, economico, culturale...).

E cosa sarà di quegli umani che hanno fondato sull'abbondanza di carburante da petrolio intere città e nazioni e non hanno voluto e non vogliono prevedere che questo stato di grazia possa finire molto molto male e che possa accadere molto in fretta? Siamo tutti da sempre su un volo sopra l'oceano e ci han detto che non ci potrà mai succedere niente di male.

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