5.4.12

Nota spese personale

Nell'aprile 2006 un tragitto di sola andata in auto Lione - Torino mi costava 67 Euro tra pedaggi autostradali, tunnel, carburante. Ora costa 108 Euro. Un aumento totale del 61%. Dice "ma piglia il treno no?", beh tra Lione e Torino c'è oggi la metà dei treni rispeto al 2006, il costo è aumentato, si deve prenotare almeno un mese prima e per persona costa circa il doppio rispetto ad un viaggio in auto in due. Quindi solitamente optiamo per la condivisione dei posti auto, domani giustamente saremo in 5 e per persona un viaggio Lione - Torino costerà 21,60 Euro. Meno che i frequenti viaggi in auto, spesso solitari, che l'era petrolitica a 0,80 Euro al litro ci consentiva dunque...
Ah, l'affitto di casa è pure lui aumentato del 20%, mentre i valori immobiliari se avessimo comprato sono rimasti stabili e non si vende più nulla, almeno da queste parti.
Nel frattempo le entrate, le buste paga diciamo, sono aumentate del 15%. Tanto per dire che è confermato: moriremo tutti, ovunque ci troviamo, ma prima del previsto e peggio del previsto.
Amen.
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13 commenti:

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    1. L'unico medicinale, a parte il cortisone, anti-infiammatorio che potevo prendere, cause allergie, non esiste più sul mercato per fallimento della ditta giapponese che lo produceva e vendeva in tutto il mondo (un enzima geniale, serratio-peptidasi). Solo questo mi abbassa l'aspettativa di vita di 5 anni almeno. Aggiungi che non c'è medico che possa garantirci l'efficacia di qualsiasi antibiotico oltre i vent'anni da oggi... Da dove pescherei l'ottimismo? Ah si, dal fatto che io so già queste cose, quindi sono sereno come una colomba pasquale. Comunque è davvero "finita", vedo gente davvero ad un passo dal suicidio ogni giorno di più.

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    2. Io sono d'accordo con te su tutto quello che scrivi sul blog, la crisi che ci aspetta sarà devastante, ok. Sicuramente ci sarà uno sfoltimento della popolazione,ma da qui a dire che moriremo tutti non credi sia un po esagerato ?

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  2. Dai medo, dicci la verità, sei come quel John Titor, vieni da un probabile futuro :-).
    Scherzi a parte, mi chiedo perché i salari non siano saliti di pari passo col costo della vita. Da noi dopo l'abolizione della scala mobile è sceso il buio pesto sulle retribuzioni, e qui non ci piove. Poi agganciarle all'inflazione presunta a fronte di una reale, superiore di diverse unità, ha fatto il resto, tanto che oggi siamo i meno retribuiti di questa UE delle banche di merda. Mettiamoci anche il carico fiscale ed il quadro è completo.
    E nella Francia di monsieur (si fa per dire) Sarkozy, nonostante i salari ben superiori ai nostri e il kwh nucleare (beato a chi ci crede), l'aumento del costo della vita si sente, eh?
    E dai, fa uno sconto, tanti moriranno, ma non tutti...

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    1. Moriremo tutti,forse anche io.
      (detta da un prete durante una funzione funebre).

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  3. mi sa tanto che sei un ottimista perché credo che le cose, ben che vada, andranno molto ma molto peggio

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  4. Ma perchè il D....n non lo fanno più? O hanno cambiato la molecola?

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  5. io con l'ayurveda ho risolto il problema allergia,
    certo, non ero asmatico, ma comunque avevo seri problemi a condurre una vita normale..
    ora mi è quasi del tutto sparito ogni sintomo.

    bon, io ho gettato il sasso, magari ti può essere utile.

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  6. il tuo e' un blog affascinante, gli articoli sono davvero divertenti da leggere; cosi' ho cercato le parole "shale gas" e ho notato, correggimi se sbaglio, che non hai mai fatto cenno a questa nuova fonte di idrocarburi la cui abbondanza e sfruttamento mettono una bella pietra sopra alle tue apocalittiche teorie.

    e' una provocazione, che dici tu?

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  7. Sugli "shale gas" e sullo "shale oil" c'è da dire molto, la prima cosa da dire è che sono tutte riserve teoriche ed il poco sfruttabile per la produzione è a costi elevati, compresi quelli ambientali. Forse ne parlero un giorno, ne parla spessissimo The Oil Drum, molto meglio di me. Il petrolio da scisti non rappresenta che un 2% della produzione mondiale attuale e anche se il convenzionale calerà, il petrolio da scisti che convenzionale non è, non rimpiazzerà un bel niente, soprattutto in Europa.

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  8. diciamo che continuare ad aumentare i costi della benzina e' un modo elegante di lor signori per dire"VIA A PIEDI... MARSCH!!!!"la festa e' finita il petrolio serve tutto a loro(sta anche finendo) per il controllo a venire a seguito della prossima onda di crack finanziari.non dimentichiamoci come la crisi e' stata chiamata in codice giornalistico dagli analisti "TZUNAMI"...ed esso come agisce? prima si ritira l'acqua e si vede il fondo, poi arriva improvvisa l'onda moooolto lunga a distruggere tutto,infine l'acqua torna indietro per finire il suo lavoro di devastazione poi.. la calma...e dopo il panico e lo smarrimento della crisi economica comparata ad uno tzunami incomincia l'incazzatura del popolo cioe' noi..da qui' la necessita di un controllo asfittico su tutte le risorse...credo che si',moriremo male se non accetteremo anche la possibilita'di cambiare vita,ma non essendo io un'umanista positivista, non credo che nessuno cedera' di un granello sul proprio stile di vita se non obbligato dal destino peraltro creato da altri...

    ciao e complimenti per il blog

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  9. Secondo me, invece che della fine del petrolio, dovremmo preoccuparci più dell'inquinamento. La nostra società dovrà vedersela con una siccità sempre più incombente , e contemporaneamente di uragani disastrosi.

    La morte non arriva perchè non riesci a fare il pieno alla macchina, ma quando non arriva l'acqua a noi esseri umani...

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    1. nel controllo delle risorse c'e' anche l'acqua.....non solo il petrolio...

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