10.1.13

Terre rare in Europa, ma di proprietà e per profitti americani

Sillamäe è un postaccio in Estonia, accanto alle (ormai decennali) miniere di petrolio (da scisti bituminosi) e a qualche miniera di uranio. L'unica fonte di ricchezza locale è Silmet, una grande industria che produce metalli e terre rare, dal tantalio al neodimio, indispensabili alla produzione industriale moderna, ma soprattutto insostituibili e praticamente impossibili da riciclare. E' anche l'unica industria che opera in questo settore in Europa. Ma quasi nessun lavoratore è europeo, quasi tutti erano "schiavi" slavi assunti durante l'occupazione sovietica e la quasi totalità degli immensi guadagni filano comunque dritti alla proprietà, Molycorp, multinazionale americana delle Terre Rare*. 
Per i maniaci dell'industria...

*link: http://it.wikipedia.org/wiki/Terre_rare
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4 commenti:

  1. Ogni nazione del mondo ha la sua fogna: potevano gli estoni fare eccezione? Farebbero meglio a scavare con calma, visto il residuo valore eccezionale di questo patrimonio.

    Piuttosto: sentito dei trasporti pubblici a Tallin? Fuffa politica, ma interessante lo stesso.

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    1. Sono stato a Tallinn l'anno scorso, sono interessanti i trasporti pubblici gratuiti (per chi non lo sapesse), ma tanto al Massimo pigli il taxi perchè la città è piccola a piedi vai ovunque, in un paese dove il sistema bancario nazionale è fallito (resistono solo banche estere) e dove praticamente nessuno ha più l'automobile tranne vecchietti, qualche impiegato o architetto che lavora per i russi o i finlandesi, e tassisti abusivi. Cioè una figata da un lato e trenta passi verso la morte dall'altro

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    2. vai a capire perchè Windows 8 mi ha messo e continua a mettere "Massimo" con la maiuscola

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    3. Beh, trenta passi verso la morte può essere! Ma anche noi italiani abbiamo fatto delle fesserie notevoli in questi anni. Mi viene il sospetto che gli estoni siano solo più avanti sullo stesso percorso che toccherà a noi: sarebbe bello osservare gli errori altrui e trarne insegnamento.

      Per Windows 8 credo che esista una soluzione al problema chiamata Linux. Lo uso da anni, e la cosa più piacevole è avere quasi dimenticato i crash di sistema.

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