25.4.13

Johan lavorava nella raffineria eterna

"Chi mai avrebbe pensato che la raffineria un giorno avrebbe chiuso?"
Johan, licenziato Petroplus
 
"La Terra è piatta, quindi infinita... come il petrolio."
Amministratore delegato di una nota compagnia petrolifera

Interessante articolo della stampa francese*. Johan, ex-dipendente di una raffineria Petroplus chiusa "per crisi" (in Francia restano attive solo 11 raffinerie su un totale di 24 esistenti), parla di come tutta la sua vita sia scomparsa, assieme alle speranze di vivere "almeno" come suo padre e suo nonno.
Nonostante sia in cassaintegrazione e abbia ancora un buon stipendio, niente funziona più: dipende da aiuti pubblici in tutto e per tutto, in una zona della Francia dove la disoccupazione aumenta da anni senza sosta. A fine mese restano 30 euro, quando l'inflazione glieli lascia.
 
Johan è un tipico francese moderno, abituato a studiare, poi avere un contratto stabile come i genitori, poi indebitarsi ed al contempo far figli che faranno la sua stessa vita, nella stessa città e nella stessa azienda. Tristemente ora si trova con casa, moglie, figli piccoli (avuti durante la crisi che... "tanto sarebbe passata presto", almeno cosi dicevano e credevano tutti), ma tutto questo è appeso al filo sottile della cassa-integrazione e degli aiuti complementari che per ora finiscono quasi interamente sui conti correnti dei creditori vari: banche, finanziarie, fisco. Tutto quel che Johan sa dire ora è che come suo nonno e suo padre, lui era certo che avrebbe vissuto e lavorato alla raffineria, con un contratto a tempo indeterminato (il contratto lo era, "a tempo indeterminato"!) e poi la pensione. Ora Johan ora non realizza quel che gli sta accadendo.
Poi aggiunge: "quando ero piccolo, tutto ruotava attorno alla raffineria. Mio padre giocava nella squadra di calcio della fabbrica ed anche i padri dei miei amici. Facevo le vacanze con la colonia della raffineria, in estate come in inverno. Le feste di Natale, di Pasqua..."
Dopo l'era delle aziende totali, finita l'azienda sono finiti tutti quelli che ci lavorano; finiti e consumati i cittadini consumatori, non restano che silenzi, lacrime, urla, botte, coltellate.
E' la società "one shot": avevamo una sola partita da giocare, ma al contrario del discorso che ha lavato cervelli per decenni, non importava vincere perchè era scritto che avremmo tutti perso, chi prima chi dopo. Johan sta perdendo oggi e pure io non mi sento tanto bene.

*link: http://www.rue89.com/rue89-eco/2013/04/25/johan-licencie-petroplus-toujours-2-430-euros-mois-241763
_______________

19 commenti:

  1. ...Ed aggiungiamo che oggi la maggior parte degli stati europei, almeno quelli mediterranei, si permettono di spendere zero in resilienza energetica e dei suoli...Quindi quello proposto è niente altro che il canto di una cicala ad inizio Settembre fra altre centinaia di milioni del vecchio continente.Occorrono soluzioni necessariamente non condivise ma giustificate ad alta voce sul piano morale...Qui in provincia, grazie alla tv digitale ogni tanto mi imbatto nelle interviste ai candidati sindaci di Ancona...Si fa un gran parlare di diritti e solidarietà ma nessuno osa entrare nell'argomento raffineria API di Falconara, che garantisce (-va, da quest'anno tutti in cassaintegrazione con blocco della raffinazione e probabile chiusura totale l'anno prossimo) la metà del fatturato del porto di Ancona ed un quarto delle entrate della cittadina gemella di Falconara (30000 abitanti)..Per inciso entrambi i comuni sono commissariati...Della raffineria tutti i politici ne parlavano fino a 3 anni fa richiedendo a gran voce interventi per la riduzione dell'impatto ambientale...I politici comincino a dire che in Italia siamo in troppi, troppo anziani, e si spende tropo per i malati ed anziani e niente in resilienza energetica e dei suoli; meglio una commissariamento di tutti gli enti locali altrimenti, con gran dispiacere dei parassiti di stato.

    RispondiElimina
  2. Tristemente ora si trova con casa, moglie, figli piccoli (avuti durante la crisi che... "tanto sarebbe passata presto", almeno cosi dicevano e credevano tutti)..

    Medo mi consenti di correggere la frase di monsieur Johan?

    Ecco io avrei detto:
    "tanto sarebbe passata presto", almeno cosi dicevano e credevano tutti i pirloni)

    Ed il comico é che i pirloni, e sono tanti, credono ancora che passerà, magari non poroiprio presto ma passerà.

    Certamente passerà ma sopra i loro cadaveri.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La crisi finirà quando il benessere reale pro-capite mondiale tornerà a salire (e cose tipo inquinamento dovranno essere azzerate, ovvero "campa cavallo!"). Per ottenere questo risultato, è necessario che la popolazione si riduca da 9,1 miliardi (dovrebbe piccare attorno a quella cifra) a 0,1 miliardi. Forse le cose miglioreranno davvero tra 250 anni, ovvero da qui e per almeno due secoli e mezzo non potr che peggiorare su grande scala e su piccola con micro-eccezioni. Il lato comico è che non sono certo che ne avranno coscienza piena fra 250 anni che "sta finalmente andando meglio".

      Elimina
  3. Tutto finisce , muoiono le stelle le galassie forse l'intero universo , siamo solo di passaggio, quindi io consiglierei di godere di quello che si ha e poi pensa Dio.........

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Direi che nel mondo fisico nulla finisce. Si parla di "morte" di una stella, ma è un concetto improprio. Noi stessi poveri animali deboli, non muoriamo, ma ci trasformiamo. Invece per "Dio" il discorso è diverso. Dio è un postulato non necessario allo svolgimento delle trasformazione fisiche. Con o senza dei, il risultato non cambia.

      Elimina
  4. veramente ottimo rue89, mi sono inchiodato a leggere 4 o 5 "porte monnaie aux rayons x".
    La mia prima riflessione è stata che c'è gente che ha un rapporto con il proprio lavoro e le proprie casse decisamente molto più libero da preconcetti che non il mio. E non li sto criticando, anzi: ammirazione.

    Mi hanno impressionato sia il profilo del restauratore, che di David che vive, facendo 21000euro al mese, tra Francia e Indonesia. Soprattutto quest'ultimo, che evidentemente non ha paura di nulla. E per questo può vincere anche quando tutto va a rotoli.
    Johan invece è il tipico impiegato da multinazionale, come tanti di noi (io non lo sono più ma per certi versi lo resterò tutta la vita): il crollo delle garanzie lo uccide.
    Ora, un darwinista (per banalizzare, un thatcheriano/reaganiano/bushiano/berlusconiano)potrebbe sostenere che è giusto così: la via più breve per passare dai 9 miliardi di persone a 100 milioni. Senza contare però che, dovesse, questo avverrà in un modo terrificante (il modo sanguinoso e lento necessario a veder soccombere 8900 milioni di persone), non come addormentarsi.
    Dall'altra parte, uno potrebbe invece invocare un sostentamento, magari relativamente alto, anche al più conclamato e fatalista degli infingardi.

    Conclusione: queste premesse credo proprio dipingano il fallimento della politica attuale, che dovrebbe essere quella cosa incaricata di trovare il giusto mezzo tra il merito al free rider e il sostentamento uguale per tutti e garantito per sempre.
    E non sto tirando in ballo nessuna considerazione di onestà: un free rider può essere onesto, come può essere disonesto il portinaiodel polo petrolchimico assunto (consenziente) per nepotismo o calcolo politico.

    A proposito, pochi giorni fa ho visto un gran bel film francese: "Il ministro". L'ha visto nessuno? lo consiglio.

    RispondiElimina
  5. Questa storia è uno dei sintomi del cambio di paradigma EPOCALE che stiamo vivendo.
    Oramai non provo più a parlarne ad amici e conoscenti dato che mi guardano come se fossi arrivato da Marte...
    Del resto cercare di far capire che aveva ragione mio zio Turiddu , che fino a poco prima della sua morte ( aveva quasi 80 anni ), continuava ad andare in campagna ogni giorno a coltivare la terra con i vecchi metodi agricoli che NON fanno uso di prodotti chimici e cercano di mantenere la fertilità del terreno in modo naturale. Si era persino auto costruito un sistema di irrigazione a goccia! Tanto per capirci mio zio aveva la quinta elementare e non parlava un italiano forbito, ma quanto ad applicazione dei principi di sostenibilità agricola aveva pochi rivali.

    RispondiElimina
  6. Ogni cambiamento porta le persone ad adattarsi alla nuova situazione.
    Se invece il cambiamento è rapido, difficilmente si riesce ad adattarsi e quindi, quelli che soccombono sono di più.

    Quando leggo su: "unpianetanonbasta" che : LA NASA BREVETTA LA FUSIONE FREDDA;
    certe volte penso che forse siamo troppo catastrofisti...
    e che forse una soluzione ci sarà...

    Chi vivrà vedrà...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah, se dobbiamo aspettare i "prodigi" della fusione fredda stiamo freschi...

      Elimina
    2. Beh anche il "prodigio" della fusione calda non scherza.
      E' dagli anni 70 che se ne parla e ci si butta dentro un mare di soldi con risultati sempre lì a portata di mano (a parole).
      Nei fatti il Break Even Point é ancor lontano.

      Elimina
    3. Concordo. Niente "silver bullet" energetico in vista, purtroppo (o per fortuna?).

      Elimina
    4. L'energia gratis a qualcuno piace e a qualcuno no. Io sono per il no: chi ci vieterebbe di coprire il mondo di cemento? Capisco che sia dura sostenere una tesi simile visti i problemi contingenti, ma in definitiva l'energia abbondante può essere un problema oltre che una risorsa....

      Elimina
  7. Come osservava Paolo Lambardi, la disponibilità di molta energia per Homo che ha limiti cognitivi, psicologici ed etici evidenti, è la principale causa del collasso ecologico e biologico del pianeta.
    Ci manca pure il "Più energia per tutti!"

    RispondiElimina
  8. http://www.theoildrum.com/node/5519

    Mai spiegato meglio che in questo articolo.

    Quanto l'energia può trasformarsi in droga.

    Esiste anche la traduzione in italiano, ma non riesco più a ricuperala dal web

    Marco Sclarandis

    RispondiElimina
  9. [OT]: CO2 raggiunge 400 ppm, un livello mai visto negli ultimi 800 mila anni

    http://gaianews.it/ambiente/clima/co2-raggiunge-400-ppm-un-livello-mai-visto-negli-ultimi-800-mila-anni-39819.html#.UYUyw7WeM3U

    RispondiElimina
  10. Eppure l'energia molto a buon mercato ed "illimitata" ( entro i bisogni e gli sfizi di una decina di miliardi di individui da primo mondo ) se non da fusione fredda, secondo me e' comunque proprio a portata di mano sotto forma di eolico d'alta quota, progetti con generatore a terra ed "aquiloni" KiteGen e KiteStem di Massimo Ippolito.
    Se poi sara' un bene o un male per il futuro dipende se riusciamo almeno a fermare dappertutto l'esplosione demografica, ed a ridurre ilconsumismo/consumo (ed anzi ricominciare a recuperare) suolo agricolo e forestale, preziosi centimetri di strato di suolo fertile superficiale, zone di pesca, biodiversita', aria acqua e suoli puliti eccetera.

    RispondiElimina
  11. Ciao Medo,

    altro OT ma quando l'ho letto non ho potuto fare a meno di pensare a un tuo vecchio post:

    http://aspoitalia.wordpress.com/2013/05/14/vita-lunga-vita-sana/

    "Ha quindi più senso parlare di “speranza di vita sana alla nascita”, che risultava di 66.7 anni nel 1990 e di 70.2 anni nel 2010.

    Un risultato di tutto rispetto, tuttavia potrebbe essere saggio iniziare fin d’ora ad immaginare una ulteriore correzione dei fattori di rischio, per evitare il peggioramento sia della spettanza che della qualità di vita. Qualora le risorse scarseggiassero, potremmo dover affrontare gli effetti della malnutrizione, del peggioramento delle condizioni sociali in atto e l’eredità delle patologie avviate dal benessere".

    Ciao !

    RispondiElimina
  12. OT: molti considerano l'abbondanza degli idrocarburi fossili sulla Terra in base a un'ipotetica stima di quante piante (per il carbone), micro-organismi (petrolio) e decomposizione di essi (gas) erano presenti milioni di anni fa.

    Questo è un errore madornale…

    Ricordo che il carbonio (elemento chimico: C) non viene prodotto dalle piante, ma solo utilizzato da esse. Il carbonio è già presente in natura (le piante lo prendono dall'anidride carbonica (CO2)).

    Se consideriamo che tutti gli elementi chimici sono stati sintetizzati nelle stelle (poi esplose), s’incomincia a capire che il carbonio essendo un elemento leggero (C: Num.Atomico=6, Peso atomico=12) deve essere un elemento molto abbondante in natura.

    Infatti nel sistema solare la quantità di Carbonio è stimata pari a metà dell’ossigeno (ricordo che l’anidride carbonica ha la formula CO2, quindi ogni atomo di carbonio richiede 2 atomi di ossigeno).

    Forse, nel sottosuolo, di carbonio ce n’è in abbondanza (ci sono pianeti che sono coperti da mari di metano CH4) . Se la percentuale di Carbonio presente sulla Terra è equivalente a quella presente nella media degli altri pianeti; il Carbonio presente sulla Terra sarebbe ben 200 volte superiore a tutte le riserve oggi conosciute.

    C = 200 volte riserve conosciute;

    Questo non significa che sia conveniente estrarlo o che bruciarlo con aumenti l’effetto serra oltre l’accettabile, solo che forse, la data di esaurimento di tale elemento sia molto più lontana del previsto.

    Difatti con le tecniche di Fracking si scoprono giacimenti sempre più grandi (che poi l’estrazione degli idrocarburi da esso porti a un notevole inquinamento, è un altro discorso).

    Volevo semplicemente far notare che composti contenente carbonio (sabbie bitumose, shale gas, ecc) si stima che ce ne siano presenti grandi quantità.

    Se poi estrarlo renda invivibile questo pianeta è un altro discorso.

    RispondiElimina