"Irene was an hurricane" dal sito della Buffalo Picture House. Nonostante tutto, qualcosa di poetico tra i disastri, che non sono altro che Vita e Morte che si avvicinano tantissimo in un lasso di tempo relativamente breve. Nel decimo anniversario dell'11 settembre 2011, chiunque ne sia la causa, l'ideatore o l'autore, è il caso di ricordarsi che anche (soprattutto) un uragano è capace di portare una riflessione in più, forse un amaro sorriso, forse la vita appunto. Per chi la vuole, la vita.
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Sono ora nell’aria
RispondiEliminaChe libera infrange
Regole ferree od insulse
Tutti i fiati esalati
Nel produrre cupidige e speranze
Non che questi non vi fossero prima
Ma da radi si sono fatti più fitti
Sono trama di sudario pesante
Sulla terra ovunque son sparsi
Sebbene con iniqua abbondanza
Ogni sorta di grumi scarti poltiglie
Congegni inerti infidi infingardi
Attendenti mani che inermi
Li sfiorino e si sparpagli tortura
Le acque da tutti raccattano
Fedeli alla loro natura
Con flutti invadenti e imparziali
Rigurgitano quanto raccolto
Facendo sempre minimo sforzo
Anche il cielo è ingombro di cose
Che non avremmo creduto
Mai vi sarebbero ascese
Noi qui stranamente
Perseveriamo nel computo
Degli spazi fra astri e molecole
Siamo occupati in un luogo
Ignorando se sia
Il nostro posto davvero
Potesse un’inpirazione profonda
Un affondo calcato nel fango
Un sorso sorbito con flemma
Indicarci quale gloria inseguiamo
(Scritta sotto un nubifragio nel 1997 in Val D'Aosta)
Marco Sclarandis
Ecco, WAS an hurricane perchè era già stato declassato a tempesta tropicale prima di arrivare a New York, peccato 'sta cosina sia stata detta solo dopo...
RispondiEliminaPoesia o prosa, sempre qualche palla ci dobbiamo ficcar dentro, è un vizio! :'D
E meno male che era una 'semplice' tempesta...
RispondiEliminahttp://www.wunderground.com/blog/JeffMasters/comment.html?entrynum=1908
http://www.nytimes.com/2011/08/30/us/30vermont.html?_r=1
Ma ormai gli eventi estremi sono all'ordine del giorno:
http://www.wunderground.com/blog/JeffMasters/comment.html?entrynum=1921
ehy Medo: si vocifera di un incidente ad una struttura di una centrale nucleare in Francia, ne sai niente?
RispondiEliminaEhi ciao, so tutto quel che è possibile sapere di ufficiale e di inufficioso. Nessun pericolo per l'Italia, assolutamente nessun tipo di pericolo aldilà di cinquecento metri dal luogo dell'incidente anche esagerando di molto le paure. In ogni caso il sito di Marcoule è l'esempio del disastro umano che è il nucleare: 3 anni per costruirlo, 37 anni di funzionamento reale, 42 anni (ipotetici ma saranno di più anzi non finiranno mai dai) per smantellarlo. Ad un costo che ogni anno aumenta di 500 milioni di Euro... Ergo: sarà abbandonato com'è, ad un certo punto. Altrimenti servirà tutto il PIL del paese tra pochi anni solo per smontare e bonificare. Eh si', finisce male l'era industriale, malissimo.
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