2.10.12

Francia, il picco della République: gioventù impazzita

"Se proprio non riesci a risolvere il problema, puoi sempre decidere di diventarlo." 
Mario Rossi

Tutti a guardare l'ultimo modello repubblicano che funziona: la Francia. Ed invece i picchi di disponibilità di energia e materiali, e di cultura e di civiltà, fanno i loro effetti pure qui, anche se per legge s'è deciso che tutto deve andare per il meglio nel migliore dei mondi possibili. Si moltiplicano infatti le violenze urbane con i giovani come protagonisti. Ogni settimana, sempre più morti. La foto a lato è stata scattata pochi giorni fa da una fotogiornalista a 10 km dal centro di Parigi, a Montfermeil: è una delle zone "fuori controllo", la polizia non ci va più, se non per scortare i netturbini, le bande di giovani dettano legge, i palazzi cadono a pezzi, migliaia di famiglie non riscaldano la casa d'inverno, invece degli ascensori (rotti da anni, le gestioni condominiali sono fallite o stanno fallendo, addio manutenzione di qualsiasi cosa...) c'è gente che si dà i turni per portar su la spesa che da anni è solo alimentare. Sono le grotte urbane della Teoria di Olduvai, sono le bidonville verticali, i famosi buchi di cemento sovrapposti che in una società prossima ventura senza energia e materiali diventano incubi. Lo sono già. In Europa, non a Bogotà o a Nairobi: ad un tiro di schioppo, è il caso di dirlo, da Parigi.
La generazione Y vuole sangue, è fottuta e lo sa, è arrivata sulla Terra a 90% delle risorse energetiche esaurite e col restante 10% ipotecato nei contratti di debito pubblico e privato (il debito mondiale totale mi pare ammonti a 12 volte il PIL mondiale annuo).
Ma leggiamo l'elenco sotto; leggiamo i giornali della sola ultima settimana: i giovani francesi sono finiti e la violenza, furti, spaccio, le spacconate e la giustizia fatta in casa, prendono il sopravvento ovunque, aldilà della logica e della prevedibilità, ogni settimana capita di leggere che questo o quel ragazzino di 11-12 anni ha picchiato un professore e quel che più mi stupisce è che mai nessun compagno interviene.
Disumanizzata, analfabeta, volgare, costretta al consumo più che la generazione dei padri e ridotta a rispondere a leggi non scritte peggio di quelle tribali, la gioventù francese di oggi è la foto del fallimento massivo di una società. Non semplifica le cose il fatto che la maggioranza dei casi di cronaca (anche se è vietato scriverlo e spiacevole pensarlo) veda protagonisti figli di immigrati ed i fatti si svolgono in quartieri o cittadine periferiche a maggioranza popolati da immigrati: tutto questo non fa che radicalizzare lo scontro politico attorno al tema della sicurezza e della "identità" nazionale. Si moltiplicano i "non possiamo più prevenire" da parte di scuola e servizi sociali, iniziano a leggersi dei "non riusciamo più a intervenire" da parte delle forze di polizia; al governo non resta che aumentare le Zone di Sicurezza Prioritaria, dove dovrebbe vigere una sorta di coprifuoco gentile. Proprio nella città dove abito, nonostante sia la più videosorvegliata di Francia!, in un quartiere "sensibile" talmente tanti progetti erano falliti a forza di violenze e vandalismi, che il centro giovanile è ormai gestito da poliziotti (è uno strano progetto di volontariato rimborsato, nella pratica gli agenti sono in servizio), che fanno attività ludica, in abiti civili e disarmati (chissà per quanto ancora), coi ragazzi fragili del quartiere... Addirittura questo progetto ha vinto una specie di premio come miglior progetto sociale locale. Ci sono genitori che sono contenti se i figli vengono sorvegliati al pomeriggio dalle forze di polizia, in un luogo confinato. 
Propongo al governo francese una misura politica moderna, "se cosi va il mondo, arrendetevi": se i genitori sono poveri, arabi, neri, musulmani o magari tutte e quattro le cose insieme, che invitino a partorire i futuri figli direttamente in carcere. 
La società post-industriale sta diventando una sorta di prigione blanda. Non è la prigione con i suoi lavoretti artigianali, i ritmi ed i suoi ruoli interni imposti ai carcerati, che ricalcherebbe e scimmiotterebbe la società fuori per dare una ragione di vita ai prigionieri, ma è la società dei liberi che - dopo averle provate tutte - si dà come modello ultimo il sistema carcerario passando per l'elevazione a "maestri di vita" dei poliziotti (che in realtà volevano fare un altro mestiere), che diventano i padri ed i fratelli maggiori di una generazione di violenti giovani fantasmi. Ed in tutto questo quadro gli insegnanti sono solo una noiosa spesa pubblica, scompaiono, diventano dei puri punching ball che ripetono quelle che per i giovani d'oggi sono sempre di più "inutili cazzate, tanto saremo disoccupati a vita".

Ecco le news francesi cercando il termine "GIOVANI" degli ultimi 6 giorni...

Grenoble: spedizione punitiva a causa di uno sguardo di sfida, due ventenni muoiono linciati, molti feriti (1)

Strasburgo: rissa dopo una partita di calcetto a scuola, 14enne muore per le percosse (2)

Lione: da una parola storta su Facebook nasce uno scontro fra bande, 17enne perfora il polmone dell'amico con un punteruolo, altri quattro i feriti (3)

Parigi: un ventenne passeggia con gli zii davanti al commissariato, tre coetanei lo aggrediscono e gli cavano un occhio con un cacciavite, polmone perforato forse con un coltello (4)

Floure, Pirenei: adolescenti tentano furto di piante di cannabis (coltivata da altri giovani); scoperti, uno è sequestrato, minacciato con una lupara, poi seviziato per una notte; un altro è ritrovato due giorni dopo in un fosso con le gambe spezzate (5) 

Reims: dopo un festino di droga ed alcool, tentano la scalata del loro residence al campus universitario, 23enne cade e muore (6)

Parigi: disputa per una ragazza finisce a fucilate, 5 feriti, due gravi tutti di età compresa fra i 17 ed i 25 anni (7)

Tolone: arrestato dopo minacce di morte a giornalisti, un 18enne che aveva lasciato la scuola "per diventare terrorista islamico" aveva in casa un piccolo arsenale (8)

Marsiglia: armati di mazze ed organizzati in banda, in maggioranza giovani, degli abitanti di un quartiere difficile cacciano cinquanta nomadi ed incendiano le roulotte e le auto rimaste (9)

Marsiglia: uno studente ha un malore in classe, il giorno dopo il fratello maggiore irrompe nei locali della scuola e picchia una bidella (10)

Poitiers: ancora aggressioni alla scuola media di Bruxerolles, due giorni dopo che una giovane madre ha pigliato a calci in classe una "cattiva professoressa di razza bianca", uno studente schiaffeggia il professore di educazione fisica che lo aveva sgridato (11)

(1) link: http://tempsreel.nouvelobs.com/topnews/20121002.AFP0770/meurtre-de-kevin-et-sofiane-interpellations-a-la-villeneuve-qui-devient-zone-de-securite-prioritaire.html 
(2) link: http://www.leparisien.fr/strasbourg-67000/deces-d-un-adolescent-grievement-blesse-dans-une-bagarre-a-strasbourg-02-10-2012-2197727.php 
(3) link: http://www.metrofrance.com/lyon/bagarre-au-tournevis-un-mineur-mis-en-examen/mljb!En6uxCigUz6QU/ 
(4) link: http://paris-ile-de-france.france3.fr/2012/09/28/un-homme-violemment-poignarde-pres-du-commissariat-de-choisy-le-roi-94-97443.html 
(5) link: http://www.atlantico.fr/pepites/floure-jeune-ludovic-ete-retrouve-sain-et-sauf-497004.html 
(6) link: http://picardie.france3.fr/info/le-jeune-homme-tombe-du-3e-etage-est-decede-75569890.html 
(7) link: http://www.lepoint.fr/societe/cinq-jeunes-hommes-blesses-par-arme-a-feu-a-bobigny-24-09-2012-1509380_23.php 
(8) link: http://www.lemonde.fr/societe/article/2012/09/23/un-jeune-homme-inculpe-apres-des-menaces-contre-charlie-hebdo_1764265_3224.html 
(9) link: http://www.liberation.fr/societe/2012/09/28/a-marseille-des-habitants-virent-les-roms_849708 
(10) link: http://www.20minutes.fr/ledirect/1004253/marseille-agression-surveillante-lycee 
(11) link: http://www.20minutes.fr/ledirect/1004053/troisieme-agression-enseignant-moins-semaine
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20 commenti:

  1. Alla faccia dell'integrazione! Ma si sapeva che erano vuote parole e oggi dopo un'immigrazione massiccia (e sì che le nazioni europee ricche di ex colonie ne hanno avuta tanta) voluta fortemente dalla finanza globale e dalle varie confindustrie europee, le istituzioni alzano le mani.
    Tra crisi delle risorse, paradigma economico in agonia, integrazione culturale e religiosa che frana miseramente contro il flusso di milioni e milioni di immigrati (e loro figli generati nei paesi di arrivo), le realtà alla "1997 fuga da N.York) sono sempre più una realtà nelle grandi metropoli europee.
    Quando comincerà a saltare anche quel po' di ordine costituito apparente, le città diventeranno luoghi davvero pericolosi in cui vivere...

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  2. In realtà il flusso di immigrati verso la Francia è "stabile" da circa dieci anni. Il saldo è in calo dal 2004 mi pare. In Italia ne sono arrivati il quadruplo nell'ultima decade, ma qui in Francia il guaio i figli degli immigrati giunti dopo l'inizio della "Fine" dell'industria, a partire dal '85 circa.

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  3. Non vorrei che il mio post diventasse un post pseudo-razzista. Certamente il disagio di questi "francesi figli di non-francesi" è grande, i debiti dei genitori pure, quindi saltano per aria quei cervelli prima di quelli dei "francesi figli di francesi". Comunque.

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    1. Lo dico perchè ho dovuto cancellare un commento anonimo di "è colpa degli stranieri, etc."... Arrivati chissà da dove. Forse a scrivere era proprio un giovane.

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  4. Senza nessun razzismo: la sfortuna della Francia è proprio quella dei giovani senza nessun legame ne verso la "patria" ne verso i paesi dei nonni, quindi delle autentiche schegge impazzite. In italia invece l'immigrazione è ancora di prima o al massimo seconda generazione, moltissimi stanno serenamente tornando a casa (meglio far la fame in famiglia che a 10.000 km da casa)

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    1. C'è troppa gente in Francia che non puo tornare in nessun luogo, in nessuna casa, nel senso che si è sentita sempre parte di un altrove (anche mitico... musulmano qualcosa o berbero e qualcos'altro) quindi vive la strada, unico luogo che accoglie perchè, è durissimo da dire, è l'unico rimasto (boschi e radure sono per pochissimi coraggiosi e che dispongono di conoscenze e curiosità, che i suddetti non hanno).

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  5. se può consolare, mio padre, che aveva combattuto nella seconda guerra mondiale, vedendo il disastro sociale portato dalla cosiddetta libertà, già negli anni 50 pensava che l'unica soluzione fosse un'autoblindo che mitragliava qualunque cosa si muovesse dopo il coprifuoco. Figuriamoci cosa direbbe oggi, se ci fosse ancora. I delinquenti ci sono sempre stati con la differenza che oggi sono troppi e ci vorrebbe un'autoblindo ad ogni incrocio d'Italia. Ho paura che le bombe N saranno utilizzate, prima o poi, quando gli obiettivi saranno costituiti da masse di fuorilegge, dove la violenza sarà l'unica regola di vita.

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    1. Mio nonno ha combattutto la seconda guerra mondiale, catturato a ridosso dell'Albania e poi s'è fatto due anni di prigionia in Germania ed un anno in una famiglia tedesca dove volevano maritarlo con la figliola ma lui ha resistito. Ha detto che è stato il migliore anno della sua vita. Poi quando è tornato, gli è piaciuto tantissimo il boom economico, tant'è che appena ha avuto diritto ad un posto di lavoro in città perchè invalido di guerra ha abbandonato il paesello e si è trasferito in città. Da là sono iniziati tutti i problemi. Solo negli ultimi anni, diceva che vedeva in giro troppi "musi neri", ma alla fine gli stavano pure simpatici perchè "sono poveri come eravamo poveri tutti in Italia, una volta". PS: ridagli con quelle bombe N... ce le sparerà in testa solo chi ne disporrà, guarda caso sono paesi che ne avranno tanto bisogno in casa loro! Non credo arrivremo a tanto, la baracca mondiale "si spegnerà prima", quasi da sola.

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  6. Ti ringrazio, anche per la rara capacità di illustrare una situazione reale, senza cadere nelle demonizzazioni etniche.

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  7. Medo come al solito sei grandissmo, però mi piacerebe riflettere insieme su un elemento che si sta appalesando recentemente: noto che in Italia, almeno in provincia, intendo la provincia non emridionale, ancora l'ordine pubblico arretra ma non crolla: sarà forse che finchè si ha un appartmaneto di proprietà, ed un msiero reddito, si ha più da perdere a darsi alla delinquenza comune che che a guadagnarci ?..Se poi è vero che in Italia alcuni immigrati stanno tornando a casa nell'ultimo anno cìè solo da guadagnarci..( PS: in linea d'aria cmq abito ad appena 70 km da Monturano, paesino del maceratese dove recentemente una coppia di anziani coniugi residenti in campagna è stata massacrata dal vicino macedone..Cmq girando per boschi e per prati, nelle nosre montagne di posticini appartati dove mettere un prefabbricato in legno dei più costosi ( 50-60000 euri), senza fondamenta e quindi senza permesso edilizio ed eventuale compost toilet e pannellisolari per farsi una doccia calda ed un minieolico per avere 3 luci a baso consumo in inverno di posti appartato ancora ce ne sarebbero..vedremo fra una decina d'anni....)..Cmq manca anche molta cultura: comprando solo farina ed olio, facendo un impasto liquido da cuocere in 3-4 minuti su una paddella il fabbisogno calorico umano individuae si soddisfa benissimo con meno di un euro al giorno.....

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    1. Abiti in posti che conosco come le mie tasche, ci ho pure vissuto (oltre che esserne originario, gran parte della mia famiglia). Ma mi ricordano anche la delinquenza... Pensa che nel lontano 2003 proprio a Porto Sant-Elpidio beccai una coppia di nomadi (italiani!) a rubarmi in macchina (o a rubarmi la macchina), non l'abbiamo mai capito nemmeno al processo. Li inseguii assieme ai Carabinieri, l'anno dopo, processo, hanno preso 6 mesi ed 1 anno che non hanno mai scontato. E' la mia unica esperienza processuale, è stata tanto interessante soprattutto che il PM mi ha torchiato nonostante fossi io la vittima. 25 minuti di domande per sapere se davvero riconoscevo coloro che avevo già riconosciuto nelle foto dei documenti fotocopiati in caserma. Detto questo, i posticini appartati ci sono pure nelle Marche, ma non è che vai e pianti la tua casa: appartengono a qualcuno e la terra è ancora troppo cara per colpa del diffondersi delle seconde case, ancora una moda che non è terminata, ma lo farà presto.

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  8. Io dico solo: nel 1945 ha vinto la democrazia. Questo è il risultato: adesso sorridete e godetevela! Premetto: non è comunque tanto una questione di stranieri o no, ma di rispetto di disciplina, onestà e ordine. Non penso che di per sé un magrebino sia peggiore di un francese "doc", credo però che la logica dei diritti assicurati alle canaglie ha guastato tutto. Occorrerebbe togliere ogni cosa a chi ci governa e tornare alla gestione locale della giustizia e del territorio affidata a comunità locali armate e coese. Un po' come gli svizzeri nel medioevo.

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    1. R 1945 : però per sessantanni abbiamo utilizzato l'oro nero per assicurare pensioni, vacanze , antibiotici, pur mandando a puttane (d'ora in poi) i meno anziani e mezzo biota...Per scaldarci fra 20 anni faremo un rogo non solo di tutti i trattati economici ma anche morali, ( intendo quelli non invisi alle masse) ,degli ultimi 200 anni...Vae victis, od ancora : "terra vinta dona le stelle " ( Ernst Junger )

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    2. Se avesse vinto il nazismo, avremmo avuto il picco del carbone in Europa anche molto prima. E quello del petrolio anche. Guardate le cartine dell'Europa: la maggiore miniera polacca è in un lembo di terra oggi a neanche 100 metri dal confine tedesco (Bogatyinia), in quell'area talmente si è prodotto carbone ed immesso nelle centrali termiche che boschi di decine e decine di kilometri sono stati bruciati dalle piogge acide prima ed attaccati poi a più riprese da bestioline che adorano gli alberi deboli ed i terreni non potranno mai più ospitare quello che c'era prima, anche con l'intervento assiduo e ottimale dell'uomo. La Romania era l'Arabia Saudita dell'Europa, se fosse rimasta sotto il controllo nazista avrebbe prodotto di più, ma prima e ad oggi sarebbe forse ancora più devastata. Credo che la democrazia vincente nel 1945 (dovendo consumare secondo i dettami statunitensi), paradossalmente, abbia "graziato" l'Europa ma abbia fottuto tutto il Pianeta.

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  9. beh medo ma allora torna in Italia: ancora non ci sono estrazioni di occhio mediante un punteruolo e, rispetto alla media del debito di cui dici (1200 %!)siamo spaventosamente virtuosi, solo il 120%

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    1. Dove abito, di fatti tipo quelli descritti non ce n'è. Debito al 1200% non ne ho parlato...

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    2. di che debiti parlavi dicendo che sono 12 volte il pil mondiale?

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    3. Il debito totale (pubblico più privato) mondiale. Non della sola Francia e non solo quello pubblico.

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  10. mi sembra un po' esagerato: ammettiamo che il debito pubblico sia dell'ordine del PIL (più o meno ci dovremmo essere): significa che i privati mediamente sono riusciti a far debiti in questo modo enorme. Interessante, se fosse: mi potresti dare delle fonti di riferimento?

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  11. Nei paesi del G7, il debito PUBBLICO ammonta già oggi al 120% del PIL totale dei 7 paesi appunto:
    http://www.tradersnarrative.com/emerging-markets-as-global-growth-engines-4260.html
    Solo di debito pubblico, il debito mondiale attuale vola attorno agli 8 trillioni di dollari:
    http://demonocracy.info/infographics/usa/world_debt/world_debt.html
    Ma vanno sommati tutti i titoli di debito, comprese le polizze private sulle obbligazioni pubbliche, si tratta di un mercato privato di taglia immane. Ci sono circa 275 miliardi di dollari di valore in polizze che ad esempio scommettono sul collasso del debito italiano. Sono titoli di debito anche quelli, che non sono garantiti da null'altro che altri fondi di fondi.
    Et cetera.

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