23.8.11

Collasso Italia: la paura svuota migliaia di conti correnti

La Banca d'Italia ha comunicato che in giugno c'è stato una "corsa agli sportelli", o ai bancomat o come vi pare, anomalo con 23,4 miliardi di Euro ritirati dai conti correnti italiani (come saldo negativo, in realtà ne son stati ritirati molti di più ma sono bilanciati dai depositi).
Da luglio 2010 sono spariti la bellezza di 140 miliardi. Nascosti? Spesi? Bruciati? Per sempre? Un po' di tutto questo.

Grandi somme pare si trovino non in conti correnti esteri ma addirittura in cassette di sicurezza (svizzere), come i proventi di una rapina qualsiasi. Ed in giugno ancora non era successo "nulla". Il grosso del malloppo potrebbe essere nel classico materasso o speso foraggiando l'economia sommersa: in ogni caso è denaro in meno per il funzionamento già precario della povera Italia.

In attesa del dato su luglio ed agosto, alla luce delle manovre di governo per "salvare il paese", a fine estate potremmo trovare confermato il dato di un ritiro di denaro dai conti correnti pari ad oltre 70 miliardi di Euro. Da aggiungere a questo che nello stesso lasso di tempo in borsa sono "bruciati" oltre 150 miliardi. L'unica nota positiva è che tutto questo calmerà molto l'inflazione, ma la stagflazione è assicurata per un altro anno viste le carte in gioco: addio posti di lavoro nel privato e ricomincia il ciclo recessivo.

"Raccontano, dal centro Studi Fiscali Internazionali di Lugano, che i capitali italiani stanno tornando massicciamente in Svizzera: «C´è molta sfiducia nel sistema Italia, c´è paura di una nuova aliquota supplementare sui capitali rientrati con lo scudo di Tremonti, c´è il fantasma della patrimoniale. Molti italiani hanno aperto conti correnti, c´è perfino chi ha deciso di spostare oltreconfine la propria residenza, ma molti tengono addirittura i soldi in cassette di sicurezza». Un dato dà corpo alle inquietudini: i conti correnti degli italiani, calcola la Banca d´Italia, è come se si fossero prosciugati, facendo registrare a giugno un meno 23,4 miliardi di euro di depositi."
di Cinzia Sasso, articolo la Repubblica (martedì 23 agosto - dagospia.com)

Ed allora sì: chiuderanno altri ospedali, saranno tagliate altre classi di elementari e medie, salteranno i servizi minimi soprattutto periferici anche delle grandi città. E si attende l'ondata di licenziamenti del privato, questo autunno, prevista da chiunque abbia un minimo di nozioni di economia ed un sguardo obiettivo sulla situazione italica. Si salvi chi può.
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6 commenti:

  1. Sta franando tutto. Dopo il peak oil e la fine della crescita infinita (che va contro i principii della fisica), ovviamente scoppiano i debiti pubblici degli stati. Aggiungiamoci delle classi politiche inique che invece di addolcire la decrescita obbediscono ai diktat della finanza vampira globale, ovvero tagli drastici del welfare, dei diritti lavorativi e tasse a gogò, a carico ovviamente di chi non è ricco o straricco. Le condizioni per il ritorno ad una povertà dimenticata e per un'esplosione sociale senza precedenti, ci sono tutte.
    E' vero, si salvi chi può. Ma questo vale anche per le inique e vampire elite dirigenti, che devono pensare a salvarsi dalla furia popolare prossima ventura.
    Si prefigura davvero un mondo di m...a.
    Poveri noi...

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  2. E i soliti prevedibili discorsi di Napolitano, stavolta in casa cl? Non puzza anche questo ormai di presa per il culo? Sono quelli che si cambiano la residenza in Svizzera, mica i piciu come noi.

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  3. Napolitano è il fantasma di se stesso e della propria funzione. Schiavo e servo delle banche e dell'industria.

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  4. Dobbiamo ringraziare , le banche , il governo ,e coloro che tirano le fila , tutto organizzato per salvaguardare i potenti . Se i correntisti togliessero tutti il loro denaro dalle banche , (cosa impossibile )forse qualcuno si porrebbe la
    domanda , occorre cambiare modo di fottere questi cretini che mettono i loro soldi ,a servizio del paese ,non certamente i disonesti che li portano all'estero.
    Questo è lo stimolo per il risparmio .Giovanni.

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  5. Contributo di solidarietà, gli abienti-cioè quelli che non se la passano male- si lamentano. Orbene,ai dsoccupati d'Italia,l'Inps(lo stato),già gli ha decurtato un contributo di solidarietà,sull'indennità di disocupazione del 9% in Agosto,con l'assegno inviatogli,ma non si lamentano, tanto sono abituati a morire di fame. Un salassato incazzato che grida, grazie Italia

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  6. All'indomani del disastro sisma - tsunami, in Giappone è iniziato un massiccio rientro di capitali con relativo apprezzamento dello yen. I giapponesi stavano smobilitando asset esteri per far rientrare soldi utili a ricostruire il Paese. Naturalmente non c'era stato nessun bisogno di ordinarglielo: lo hanno fatto senza fiatare.

    In Italia (spreco di maiuscola?) davanti ad un problema i responsabili del disastro (schifosi evasori da noi sovvenzionati) fuggono all'estero con quel che riescono a portar via dalle casse delle aziende che hanno ricevuto in dono dai nonni. Accelerandone il collasso.

    Che bello essere italiani.

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