6.5.11

Fukushima: TEPCO perde il controllo del reattore n.3?

Seguo costantemente gli aggiornamenti ufficiali del NISA (Japane Nuclear and Industrial Safety Agency), qui: http://www.nisa.meti.go.jp/english.
E sta forse succedendo in queste ore precise qualcosa di irrimediabile: il surriscaldamento finale del reattore n.3 nonostante gli sforzi di iniettare liquidi, l'incubo che ha fatto lacrimare in diretta un ingegnere nucleare ormai molti giorni fa.
Dal 2 maggio infati la temperatura del reattore n. 3 della centrale Fukushima Dai-ichi è aumentata, tornando a livelli di due settimane fa circa, quasi raddoppiando. Il 2 maggio vi è stato un intervento di cambio del sistema di "pompaggio", forse c'è stata una interruzione dell'iniezione di liquido? Non ve ne è traccia nei report. L'operazione poi è durata solo tre ore e Tepco comunica di aver continuato le operazioni con un altro tipo di pompa. Ipotizziamo fino a tre ore di mancato raffreddamento: questo giustifica un raddoppio della temperatura di una tale massa di liquidi sui successivi 3-4 giorni? Di risposte al quesito non ne ho trovate, ne' ufficiale, ne' ufficiose.
Ricapitolando.
Il vessel del reattore n.3 registrava al 1 maggio 2011 temperature di 90,8°C al rilevamento della parte superiore e 118,4°C in quella inferiore, con termometri accusati di essere difettosi da settimane, danneggiati dal terremoto secondo alcuni forum di ingegneri, per altri danneggiati dall'inizio in modo irreparabile e quindi Tepco secondo molti starebbe fornendo dati di temperatura fantasiosi ed irreali. Ma mi attengo all'ufficialità.
All'ultimo aggiornamento di ieri sera 5 maggio 2011 risultava un ennesimo incremento, con andamento purtroppo esponenziale che sembrerebbe rendere la situazione più grave di un semplice "cambio di pompa", con ben 156,6°C al rilevamento superiore e 143,5°C nell'inferiore...

Il reattore n.3 al suo interno potrebbe già essere tornato ad una temperatura critica ed essere momentaneamente incontrollabile; forse è (di nuovo) in fase di pre-damage heat up con le barre di combustibile che si ritrovano tra i vapori? In questo caso l'aumento di temperatura, prima lineare, diventa improvvisamente esponenziale (il punto di non-ritorno, indicato da studi fatti su Three Mile Island e simili, parla di un aumento di temperatura di 1°C/s*) fino alla temperatura critica per le leghe di zirconio di circa 800°C, da là in poi bastano poche ore per far ripiombare il Giappone ed il mondo nell'incubo paventato di discesa "nel sottosuolo" del melting core...

*"Managing water addition to a degraded core": autori: Kuan, Henson, Odar (EG and G Idaho, Inc.; Nuclear Regulatory Commission, Washington); pubblicazione di gennaio 1991 disponibile sul sito dell'Office of Scientific and Technical Information americano: http://www.osti.gov/energycitations/product.biblio.jsp?osti_id=5642843
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2 commenti:

  1. A quanto pare il "sarcofago" lo anno messo all'informazione.

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  2. Seguendo i fatti odierni, tu e pochi altri avevate ragione su tutto. L'1 ed il 3 sono reattori quasi totalmente persi e Chernobyil sarà ricordato come un incidentino in confronto ai danni MONDIALI di Fukushima Dai-ichi... Ti invito a continuare a seguire, come tutti gli interessati, la situazione e che non cada nel dimenticatoio...

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