31.3.11

Chernobyl di grado 7, per Fukushima inventeranno i gradi 8 e 9

In questa immagine animata è possibile vedere il prodursi dell'"effetto Cerenkov"* all'aria aperta, da uno dei reattori della centrale giapponese di Fukushima:

http://livedoor.blogimg.jp/hanagenuki-jet/imgs/f/8/f8f02481.gif

Quei fasci di luce azzurra sono un ennesimo indizio che siamo davanti all'equivalente di alcune Chernobyl, poichè il fenomeno che qui si fotografa "all'aria aperta" (in effetti denota la presenza di liquido attorno al materiale in fissione, non è propriamente in atto nell'aria) è osservabile di norma all'interno di un reattore nucleare, durante la fissione. In questo caso, la fissione sta appunto avvenendo in parte incontrollata, mentre i "noccioli" fondono tutto quel che possono e si dirigono verso le falde, con tutte le conseguenze del caso (esplosioni di vapori con nubi radioattive a ripetizione, addio Giappone!). Il grado I.N.E.S. di emergenza nucleare per Chernobyl fu 7, che è il grado massimo. Qui si limitano ad un 6 ufficialmente. Ma sono tre reattori, e non uno, che sono in allarme 6...
Di per se stessa, una situazione di tre emergenze da 6 + 6 + 6 non è più grave di una singola emergenza 7? Per altro non a parità di materiale fissile interessato, ma davanti ad una quantità ben maggiore rispetto a Chernobyl?

Lo scenario non è nemmeno considerato dai protocolli di sicurezza nucleare, come non era previsto che una intera centrale correse il rischio, dopo terremoto o tsunami di essere abbandonata a se stessa, senza poter nemmeno usare mezzo milione di schiavi per metterci sopra un sarcofago (una toppa di 25 anni, poi i sarcofagi crollano, si crepano, affondano... Pare che per rifare il sarcofago a Chernobyl manchino 600 mln di Euro rispetto agli oltre 800 da investire...) ed un paio di "noccioli" lasciati fondere fino alle falde per poi probabilmente esplodere come ho detto sopra, come pare sempre più probabile che accadrà... Non è possibile usare migliaia di volontari o militari come a Chernobyl, è già troppo tardi e la dimensione dell'incidente è molto più importante. Dopo Chernobyl nessuno si immolerà più per salvare vite umane perchè vorrà salvare la propria pelle alla luce di una esperienza come quella del 1986 che ha portato all'altro mondo ufficialmente 4065, ma non ufficialmente 9 000 000 di esseri umani. Anche se i giapponesi sono i fondatori del concetto di kamikaze, è poco probabile che qualche centinaio di migliaia di nipponici si immolino per Fukushima. I kamikaze giapponesi furono qualche centinaio di individui, fanatici, ideologizzati, pazzi scriteriati che la Storia produce in pochi esemplari ogni secolo.

I noccioli in fusione esploderanno a contatto con le falde, e con l'acqua di mare che entrerà nei crateri e dalle contiguità tra falde di terra e di mare che via via formeranno, questo darà luogo a successive nubi radioattive OGNUNA di intensità pari o maggiore a quelle delle scorse settimane e il fenomeno potrebbe durare molti mesi. Già ad oggi secondo uno studio della ZAMG, Centro austriaco di meteorologia e geodinamica, Fukushima ha rilasciato solo nei primi 4 giorni almeno il 50% di Cesio137 rilasciato in varie settimane a Chernobyl.
Nessuno è in grado di prevedere, non è mai accaduto e non era certo previsto. Conseguenze? Teoricamente nel caso di "tre crateri", con le successive esplosioni si dovrebbero poi alienare fino a 50 o 60000 kmq di territorio giapponese, per almeno 30 anni. Ma la contaminazione di paesi vicini come Taiwan, Corea del Nord e del Sud, Russia e Isole Hawaii potrebbe essere già da rischio sanitario. Sebbene, anche decandendo, il Cesio137 nei vegetali pare abbia un ciclo di 150 anni... Ad oggi attorno a Chernobyl se ne ritrova a livello di metà tronco, nei frutti, nei rami a media altezza. E sono passati 25 anni. Ed il Cesio137 mima le caratteristiche degli atomi di Calcio, per un bambino che stia crescendo mangiare quei frutti è aumentare esponenzialmente la probabilità di un tumore osseo.

Il potenziale distruttivo a Fukushima Dai-ichi era e resta di alcune decine di milioni di esseri umani contaminati, di cui una parte anche aldilà del Giappone. Ma non è possibile evacuare un intero paese... Lascio ad altri immaginare cosa accadrà.

Domanda: che posto è uno in cui il 100% di acqua potabile e cibo devono venire da oltre 60 o 120 km e non è possibile la trasformazione alimentare? Mah... Futuri da inventare. Forse futuri da evitare proprio. Nemmeno nella invivibile Hong Kong (in cui praticamente nessuno fa più figli ed i figli fatti trent'anni fa devono mantenere i genitori ed i nonni, lavorando 60 ore a settimana) importano il 100% di cibo ed esistono frutteti e serre per nutrire i locali.

Come dicevo giorni e giorni fa, e non sono il solo, Fuhushima è IL disastro industriale della Storia dell'Uomo.
Per il Giappone inizia comunque il secolo dei tumori, il secolo del divieto di produrre cibo in almeno circa il 7% del territorio giapponese (7% perchè, guardando la situazione delle emissioni fino ad ora, andrebbero evacuati ed alienati già ora quasi 25000 kmq), territorio mediamente abitato da 250 abitanti al kmq, potenzialmente fino a 6 250 000 di abitanti da spostare subito altrove o da lasciare al loro destino di "vita" nel deserto nucleare. Cioè abitereste in una zona anche con "solo" 40 volte la radioattività naturale media planetaria?

Finalmente l'Italia, il Belgio e l'Olanda lasceranno ai nipponici il primato di morti di tumore, un record di cui chiunque vorrebbe fare a meno.
La radioattività del Pianeta Terra subirà anch'essa un significativo rialzo, il livello di emissioni "naturali" si è già alzato, si alza e si alzerà, di pochissimo ma è un poco che riduce in modo non trascurabile l'aspettativa di vita, di vita sana, sul Pianeta.


Migliori spiegazioni nel testo in inglese
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26.3.11

Catastrofe di Fukushima, aggiornamento

Elenco incidenti ad impianti di energia nucleare, per numero di morti e irradiati totali, cifre ufficiali

1. Chernobyl (Ucraina), 1986 ............................. 4056 morti, 600000+ irradiati
2. Mayak o Kyshtym (Russia), 1957 ................... 200+ morti, 270000+ irradiati
3. Windscale (GB), 1957 .......................................... 33 morti, 240+ irradiati
4. Mihama (Giappone), 2004 .................................. 4 morti, 7 irradiati
5. Tokaimura (Giappone), 1999 .............................. 2 morti, 667 irradiati
6. Fukushima (Giappone), 2011 ................. 0 morti, 17 irradiati*

Fuhushima: tra l'11 ed il 15 marzo, in soli 4 giorni, emissioni radioattive stimate al 50% del Cesio-137 e 20% dello Iodio-131 totali emessi a Chernobyl in totale. Analisi del del Dr. Gerhard Wotawa del Z.A.M.G. di Vienna (Istituto Centrale di Meteorologia e Geodinamica, Austria): http://www.zamg.ac.at/docs/aktuell/Japan2011-03-22_1500_E.pdf

*Incidente di grado 6 sulla scala INES (su 7), in corso:
Fukushima (Giappone, 2011), aggiornamento conseguenze sanitarie ufficiali accertate...
0 morti, 0 irradiati (11 marzo 2011)
0 morti, 3 irradiati (25 marzo 2011)
0 morti, 17 irradiati (26 marzo 2011)

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Comunicati stampa gestore del sito nucleare di Fukushima Dai-ichi (TEPCO):
Comunicati stampa Agenzia per la Sicurezza Industriale e Nucleare Giapponese (NISA):
Comunicati stampa Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA):
Comunicati stampa "speciale Fukushima" dell'Agenzia Sicurezza Nucleare Francia (ASN):

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25.3.11

"Evacuazione volontaria"

Il governo giapponese ha appena inventato l'evacuazione volontaria. E' sempre stato un paese all'avanguardia tecnologica, anche nel disastro si dimostrano innovatori.

"Il governo giapponese ha anche esortato i residenti nella fascia compresa tra i 20 e i 30 km dalla centrale nucleare di Fukushima a trasferirsi volontariamente altrove. Lo ha riferito il portavoce del governo Yukio Edano, spiegando che la decisione è dovuta più alla preoccupazione per le difficoltà di approvvigionamento della popolazione piuttosto che per la salute pubblica, secondo quanto riferito dall'agenzia Kyodo news."*

Il breve Petrolitico racchiude in se' la brevissima epoca del nucleare civile, un disastro a Chernobyil ed uno a Fukushima, nonostante le censure all'opera ora e sempre, bastano ed avanzano per dichiare l'energia da nucleare una cosa del passato... Gli USA e la Francia continueranno con le loro centrali finchè potranno, con o senza l'appoggio della maggioranza dei cittadini (non dei votanti/mutanti). Peggio per loro, peggio per noi. Radiazioni più, radiazioni meno, non farà differenza nel post-Petrolitico. Volenti, nolenti, coscienti o incoscienti, le conseguenze di tutto questo sono ben lungi dall'aver esaurito i loro effetti sull'ambiente e su homo sapiens sapiens.

*http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_25/giappone-allarme-vasca-reattore-tre_94f7126c-56b2-11e0-847d-b307f7e234b2.shtml

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Cifre ufficiali disastri nucleari (industriali)

Incidenti ad impianti di energia nucleare nel mondo, classificati per numero di morti e totale irradiati "gravi", cifre ufficiali

1. Chernobyl (Ucraina), 1986 ............................. 4056 morti, 600000+ irradiati
2. Mayak o Kyshtym (Russia), 1957 ................... 200+ morti, 270000+ irradiati
3. Windscale (GB), 1957 .......................................... 33 morti, 240+ irradiati
4. Mihama (Giappone), 2004 .................................. 4 morti, 7 irradiati
5. Tokaimura (Giappone), 1999 .............................. 2 morti, 667 irradiati

Incidente di grado 6 INES (su 7), in corso:
Fukushima (Giappone, 2011) ............. 0 morti, 3 irradiati


Link rapidi (ognuno contiene decine di link, anche in lingua italiana, per approfondimenti sulle cifre non ufficiali ed altre stime dei danni):
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24.3.11

Profeti dimenticati

Un profeta tempo fa parlava di queste orde di umani che per una ragione o per l'altra salgono e sempre saliranno dall'Africa verso l'Europa.
Si chiamava Pier Paolo Pasolini ed ha fatto una brutta fine, come tutti i profeti. In questi giorni le domande che mi pongo sono: ma siamo noi, animali umani, una forma di vita intelligente? Ma è vita questa qua dei nostri giorni e lo fu quella dei giorni passati? Che teatrino replichiamo, violento ed infernale ogni giorno che invoca sempre Morte, per proiettarci in quali radiosi futuri ci stiamo ammazzando e preparando ad ammazzarci l'un l'altro?


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Va tutto bene

Successo niente.
Il Giappone? Terremoti? Tsunami? Vulcani che si risvegliano? Centrali nucleari fuori controllo e radiazioni? Razionamento carburanti? Sony, Hitachi, Nikon chiuse a tempo indeterminato?
Successo niente. Mai successo niente.
Tutto va bene nel migliore dei mondi possibili.
Dimenticate tutto, tutto è risolto: gli ingegneri sono al lavoro, i funzionari gestiscono, le banche incassano ed i politici decidono.
Ma "la gente" com'è che sta? Beh, la gente se lo fa mettere letteralmente nel culo ogni giorno che il Signore Iddio manda sulla Terra, esattamente come prima, nel bellissimo paese del Sol Levante come qui da noi nello stupendo Occidente.

Tutto va bene nello splendore eterno del Petrolitico.
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22.3.11

Dal secolo del Petrolio, al mese del Plutonio

Secondo il Japan Times di alcuni giorni fa, direttamente spulciando una fonte di novembre 2010 di TEPCO, al reattore n.3 in fusione totale a Fukushima con incendio di materiale radioattivo usato in corso sono presenti o erano presenti prima della fusione, ben 210 kg di Plutonio su un totale di 8,3 tonnellate di barre di combustibile usato.

Invece all'interno del reattore n. 3 in fusione parziale (cioè verso quella totale) non dovrebbero (dovevano?) esserci oltre 172 kg di uranio e 3 kg di plutonio. Ma è un dato che sul NY Times è stato dibattuto**. In ogni caso il potenziale è quello di una grossa ondata di rapidi ed abbondanti eventi letali, a seconda dei venti, in queste ore e nelle prossime settimane in Giappone (e forse fino alla penisola coreana, alcune parti costiere della Cina, pezzetti della Russia Orientale: dove comunque l'allevamento, l'agricoltura e la pesca andrebbero vietati o almeno scrupolosamente controllati per un bel pezzo) 100, 10000, qualche milione? Non lo sapremo forse mai. Bastan due polverine inalate per andare all'altro mondo in 30 giorni (dose letale per l'uomo in questo caso è di 9 milligrammi, dose possibile entro poche centinaia di metri dalla centrale)...

Il massimo teorico di capacità di avvelenamento rapido, irreversibile e mortale di questo totale quantitativo polverizzato nell'aria (210 kg) è pari a 210 miliardi di esseri umani.

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Tsunami marino, nucleare, sanitario, industriale, economico, sociale, umano, ...

La linea di produzione europea dei motori PSA Peugeot Citroën in collaborazione con Ford è stata messa in cassa-integrazione* poichè dipende totalmente dai pezzi prodotti dalla Hitachi in suolo giapponese, la cui produzione è stata chiusa "per tsunami". Si tratta di centinaia di migliaia di motori HDi 1,4, 1,6 e 2,0 l dei modelli Peugeot 3o7, 407, C5, Mazda 2, Ford Fiesta, etc. etc. Si tratta di pezzi impossibili da costruire altrove nell'immediato, da cui dipendono centinaia di milioni di Euro di investimenti finanziari, salari e produzione reale.
Le borse quotano ancora positivamente le azioni dei gruppi industriali automobilistici interessati, Peugeot oggi perdeva solo 1,4% e Renault-Nissan l'1,8%: ma un tonfo a catena di tutto il settore automobilistico ha forti probabilità di verificarsi, un'ennesima "bolla" sta per scoppiare.

Hitachi, come l'altro gigante Toshiba, sono in gravissima difficoltà industriale, commerciale e finanziaria, situazione aggravata dall'essere tra l'altro costruttori e gestori di nucleare. Si parla di nazionalizzalizzazioni (o s-vendite alla Cina, come per Sony, che ha chiuso fino a data da definire ben 5 siti di produzione su suolo giapponese**), proprio nel momento in cui le maggiori istituzioni finanziarie mondiali parlano di un conto di almeno 235 miliardi di dollari*** per rimettere in sesto il Giappone, tra ricostruzioni di villaggi, infrastrutture, possibile alienazione almeno trentennale di migliaia di ettari di territorio urbano e rurale, ripristino della capacità industriale e di produzione energetica (al momento al Giappone manca ufficialmente "solo" un 20% di capacità di raffinazione di petrolio greggio ma, anche a Tokyo, si raziona ancora**** e dubito che mai più il Giappone riavrà bisogno della totalità di quel consumava "prima" dell'11 marzo 2011, checché ne dicano i più ottimisti: dopo un rialzo tra qualche trimestre, torneranno a calare inesorabili come calano da tempo e per tutti i paesi mondiali, tranne per il momento Brasile, Cina ed India).

Lo tsunami arriverà molto presto sui mercati finanziari e toccherà l'economia reale mondiale: il collasso potrebbe avere intensità, complessità sistemica e durata ben più importanti che tre anni fa.

Elenco di link:




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21.3.11

Fukushima: fusione totale ed incendio del MOX in corso

Purtroppo il peggio del peggio sta accadendo. E non lo hanno nemmeno censurato.
E' qui in una banale foto (più sotto) e gli effetti, per la densità di abitanti, la durata degli eventi in corso ed il fatto che è attualmente impossibile ogni intervento risolutivo comprese le ipotesi di sarcofagi e simili, lo rende una Chernobyl moltiplicata per decine di volte. Il reattore 3 della centrale Fukushima è evidentemente in fusione e il combustibile (ci sono putroppo anche 210 kg di plutonio facenti parti del combustibile usato al MOX messo a raffreddare nelle piscine sovrastanti il reattore) si sta incendiando come tutto quel che si trova nelle immediate vicinanze del reattore...
Il Giappone è già un ricordo. Non sarà mai più lo stesso.
La megalopoli di Tokyo andava evacuata da subito. Ma non era ne' previsto, nemmeno era possibile... Ci volevano settimane, dove mettere tutta questa gente? Avrebbero dovuto almeno evacuare donne e bambini, ma avrebbe scatenato il panico. Li evacueranno, forse, ma tanti moriranno come mosche.
In fondo non siamo che grandi mosche alle prese tuttavia con pericolosi giocattoloni ad orologeria.
Forse non sapremo mai quanti, e nemmeno come, saranno morti nel dopo Fukushima. Come per Chernobyl: chi dice che ne morirono solo 4000 (governo russo), chi dice che il conto alla fine sarà di almeno 9 000 000 (WWF ed altri).
Oggi arrivate in Scandinavia le prime nuvole di Cesio-137. Ne parlan solo i tedeschi. E' stato bello finchè è durato. Ma è davvero stato bello?

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Benvenuti nella Terza Guerra Mondiale

Una guerretta di Francia e Inghilterra contro Germania ed Italia? L'Italia che in venti minuti prende parte alla "cosa" militarizzando l'aeroporto di Trapani cacciando RyanAir, AirOne e Meridianafly? Hm, suona un po' di obbligo col ricatto del debito sovrano e solo dio sa cos'altro.
Guarda caso Francia, Inghilterra, USA hanno testate nucleari per minacciare chiunque, invece Germania ed Italia la guerra precedente l'hanno persa ed hanno giusto cento soldatini, quattro aerei e tre navi del cazzo (costruite giusto per far girar tre quattrini).

Ma siamo proprio nel 2011? Una guerretta con i denari "ripresi" grazie alla trappola dell'Euro ai paesi morti di fame Portogallo, Grecia, Irlanda, Spagna?

Quindi la storia annunciata da 40 anni, che ci attendevano attorno al 2010 anni di black-out, carestie moderne, il collasso del mondo elettrico e dell'era industriale era vera?

No, non è possibile!
Deve essere un incubo causato dalla super Luna di marzo 2011. Il mondo c'ha la Luna! Gli passerà pure stavolta. Ma non tutti saremo presenti nel Nuovo Mondo Vecchio.
Buona notte...
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20.3.11

Ultima foto autorizzata da Fukushima

Il governo giapponese ha definitivamente infine posto la censura su ogni pubblicazione di foto scattate sul suo territorio, in particolare sui siti nucleari e appena dopo il sorvolo da parte di droni americani nelle scorse ore. La Cina ha posto la censura su ogni tipo di rilevazione con contatori Geiger su suolo cinese, proprio mentre una delle decine di nubi che si susseguono (alcune sono inedite nubi di morte al plutonio, ma che non volano lontane) sta ruotando su Giappone del Sud, poi Corea del Sud e Cina...

Questo è il link all'ultima foto "autorizzata" del reattore 3 alla data del 18 marzo sera (che metto anche a lato):

Il reattore saltato a Chernobyl era messo molto meglio e c'erano già migliaia e migliaia di pompieri, militari, operai e volontari, tecnici ad intervenire, ai quali venivano sottoposti sinistri fogli da firmare che li dichiaravano in pensione anticipata dopo solo una decina di turni da qualche minuto. Si insospettirono, ma in quelle ore fecero il loro lavoro. Alcuni di loro già dopo un paio di turni avevano gusto metallico in bocca, occhi rossi, pelle arrossata. Quelli che gettarono i blocchi di grafite in un turno unico di due minuti sul tetto semi-esploso, vissero qualche giorno. Sui 250mila che intervennero a Chernobyl, tutti sono morti o moriranno per le conseguenze di quelle ore, giorni, settimane.
In Giappone, si è pensato ad un piano: il Nulla. In queste ore sul luogo non è confermata la presenza di oltre 50 addetti della centrale e non oltre 200 tra pompieri, agenti di polizia, qualche elemento della protezione civile. E a Tokyo ieri si è misurato, ad oltre 200 km di distanza, dello iodio radiattivo che usciva dai rubinetti.
Non è previsto l'imprevedibile. Anzi: non è previsto quel che hai previsto non accada o hai relegato in 1 possibilità di evento di questo tipo ogni 500 milioni di anni: se l'era del nucleare civile ne dura 100, le probabilità di incidente "ultimo" sono almeno di 1 su 100 anni. Stop.
Quindi non andavano costruite queste centrali, in quel modo, in quel luogo. Stop.
Gli ecologisti avevano ragione. Stop.
La situazione è gravissima per almeno tre reattori. La censura è imperante. Il Giappone è sul bordo del Nulla.

Sapremo solo tra mesi la portata del disastro giapponese, ma avremo noialtri europei ben altri problemi, come ad esempio il tracollo delle esportazioni petrolifere dei paesi produttori ampiamente annunciato più o meno ufficialmente per questi mesi da centinaia di ingegneri, geologi, più o meno indipendenti.
E' per questo che ci si affanna ad usare gli eserciti in questo momento, la Terza Guerra Mondiale è ad un millimetro.
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"Oil spill" Golfo del Messico. Risolta?

Non proprio.
Sarà la Luna che tira e tira e tira, sarà la corruzione, sarà che siam tutti cialtroni, tranne i cialtroni. Ma la società industrializzata finisce in rapida bancarotta, quando non si scopre da un giorno all'altro in perdita e "signori, si chiude", per una catena di incidenti uno dopo l'altro.

Paul Bernard, responsabile delle operazioni della USGS per la Louisiana ha riportato di nuove chiazze di petrolio avvistate dagli elicotteri del servizio oceanografico, per una superficie pari a 1200 miglia quadrate (un po' meno del Molise), che provengono necessariamente dal fondo oceanico, traforato, crepato, ma rattoppato ormai in più punti dopo i gravi problemi causati dal pozzo Macondo.
La notizia non è stata riportata da nessun media internazionale, neppure l'USGS sul sito nazionale ha ancora assorbito la news e la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) non l'ha inserita nel flusso di articoli sull'attualità del Golfo del Messico, ancora zona sotto alta sorveglianza...
L'USGS United States Geological Survey con i suoi oltre 10000 impiegati di cui i maggiori geologi, oceanologi e vulcanologi mondiali, con un budget di 1 miliardo di dollari annua è la prima organizzazione mondiale e fonte di notizie di "mega-disastri" in corso o in arrivo. Ma non c'è da stupirsi che i disastri finiscano insabbiati: normale che tra una rivolta araba, una guerra mediterranea, una decupla Chernobyl a Fukushima in corso, si eviti di parlare delle bazzecole.

18.3.11

Moltiplicare Chernobyl per 10 o per 1000 volte?

Lo ammettono: per Fukushima I e per il Giappone "è finita".

A Chernobyl fuse un solo nocciolo, qui sono almeno tre. Un altro non è confermato, ma potrebbe. A Chernobyl da subito furono dispiegati migliaia e migliaia di uomini e mezzi che fecero di tutto per bloccare incendi e contenere la fusione, alcune centinaia morirono nel giro di un mese ma salvarono decine di migliaia di vite umane. Qui? Niente. Si aspetta. Si censura. Si tranquillizza. Si spera nei venti, che tuttavia da domenica pare gireranno su una zona abitata da oltre 30 milioni di persone... Nessuno finora ha fatto praticamente nulla.
E da 50 tecnici ora siam passati a forse 320 in tutta la centrale con nemmeno una decina di mezzi dei pompieri.

L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica si riunirà tra tre giorni "per decidere il da farsi sulla situazione senza precedenti e gravissima a Fukushima I".
Il presidente dell'AIEA, il giapponese Yukiya Amano, si è recato in queste ore di persona in Giappone prima a Tokyo e poi andrà alla centrale personalmente, forse per aiutare a direzionare gli idranti dei furgoni anti-sommossa della polizia che si stanno usando in queste ore verso le pareti delle unità della centrale e magari per fare hara kiri a due passi da quattro piccole stelle ad oltre 1500°C che fondono, fondono, fondono; da subito ha dato ordine perchè siano effettuate misure delle radiazioni di vari radionucleidi a Tokyo, più accurate ed indipendenti di quelle del governo giapponese, ha inoltre dichiarato che l'incidente è passato al grado 5 su 7 e che ha alte possibilità di peggiorare ancora, anche dopo un eventuale intervento massiccio di eserciti e squadre speciali internazionali (che per ora inviano qualche aereo con materiali da catastrofe nucleare, ma non uomini e tecnici). Dovrebbero esserci centinaia di elicotteri ed aerei anti-incendio tutti concentrati in zona. Ma non hanno usato che due elicotteri con carichi d'acqua di mare ridicoli. Un paio di camion dei pompieri... E' un totale disastro della società umana. Stanno abbandonando di fatto la battaglia, a parte quei 50 o 320 (le fonti discordano) che sono ora dentro ed attorno alla centrale al lavoro per raffreddare l'intera unità e ripristinare una sistema elettrico ed un sistema di raffreddamento entrambi teoricamente danneggiati in modo irreparabile.
Quindi: la situazione è gravissima, almeno 210 kg di plutonio ufficialmente a pochi metri dalle zone in fase di fusione stanno per polverizzarsi tutt'attorno e non esistono soluzioni al momento se non gettare "acqua per raffreddare", ma non con l'attuale acqua di mare che contiene troppo ossigeno, troppo cloro (nel sale, ad oltre 3%) e concorre ad aumentare la criticità della camicia d'acciaio dei reattori, delle barre nelle piscine, etc. Insomma: un disastro industriale, tecnologico, umano pressochè totale.
Il worst case scenario è quindi confermato.

Per trovare gli approfondimenti, scrivere il nome completo "Yukiya Amano" o "IAEA" nei motori di ricerca e cambiare le varie lingue per verificare le fonti. E' molto più semplice per me che linkare gli almeno 20 articoli differenti che ho letto, prima di scrivere questo post.
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Addio Giappone, addio era industriale

CONFERMATO WORST CASE SCENARIO DALLE IMMAGINI DI TEPCO DI IERI

Le barre nella piscina dello spent fuel del reattore 4 della centrale Fukuskima Dai-ichi, ieri, erano scoperte e ben oltre i 1100 gradi per via del colore giallo di media intensità, a poche ore/giorni dall'incendio... La Tepco ed il governo giapponese dicono che era il riflesso dell'acqua contenuta ed era dovuto al fatto che l'elettricità era stata riattivata ed era "la luce elettrica". Molto probabilmente è falso. Quindi quel che sta accadendo è l'incidente imprevisto e andrebbe evacuata un'area pari a 500 km attorno al reattore, lasciarlo fondere abbandonandolo al suo destino con emissioni di radioattività immense e nubi che circoleranno per varie volte attorno al Pianeta (quella di Chernobyl, prodotta per alcune ore ha gironzolato per mesi e mesi).

http://ac360.blogs.cnn.com/2011/03/17/video-japan-nuke-best-worst-case-scenarios/

Quindi, il Giappone, e la radioattività dell'atmosfera terrestre anche in parte, è finito e di nubi radioattive se ne avranno per lungo tempo. Oltre metà del Giappone potrebbe diventare inabitabile per sempre, l'inquinamento da plutonio ha ordine di oltre ventimila anni. Dove si mettono 30 o 40 milioni di persone? Attorno alla centrale i sindaci si dicono già pronti a morire, sono stati abbandonati totalmente, il riso sta già finendo e le donne si riorganizzano per cogliere le radici nelle isole del distretto di Myagi, tagliate via dalla terra-ferma.

Speriamo che i giapponesi trovino 1 000 000 di candidati kamikaze per interrare il tutto. Ci vorranno alcuni anni perchè il sarcofago va messo su 4 reattori, non uno come a Chernobyl (che sta per altro sprofondando per il peso immenso e fratturandosi senza nessun vero piano attuabile di sostituzione del sarcofago). Le dimensioni dell'opera da mettere sopra Fukushima Dai-ichi sono impressionanti, la quantità di cemento da usare è pari solo a quella della diga delle tre gole in Cina ed il Giappone ora è una nazione senza nessun tipo di governo. ¨Probabilmente abbandoneranno presto il sito.

Una soluzione estrema per avere il minimo di radiazioni possibili è bombardare il sito intero e le colline appena dietro, cercando di seppellirlo sotto rocce e facendo in modo che rimanga sotto al mare. Ci vorrebbe metà dell'arsenale di testate nucleare americano, il fallout di polveri delle esplosioni potrebbe provocare un inverno nucleare e qualche decina di milioni di morti di fame nei prossimi anni.

Il terremoto dell'11 marzo 2011 ci porterà ad un popolo in parte spazzato via, di nuovo i giapponesi, ed una specie di distruzione dei mercati finanziari ed un collasso economico mondiale senza precedenti ed imprevedibile nelle sue conseguenze...

Ed è il peggiore degli scenari possibili. Chernobyl moltiplicata per innumerevoli volte. Siamo in terra di nessuno... Il deserto tecnocratico ha anche queste forme.

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17.3.11

Guerra alla Libia!

Tra un'ora il Consiglio di Sicurezza dell'ONU (tutte lettere maiuscole, per abitudine) deciderà di attaccare Gheddafi.

Riecco la guerra nel Mediterraneo, appena di là dai nostri confini?
Saremo tutti concentrati sulla catastrofe giapponese, mentre proseguiranno rapidi i piani di GB, USA e Francia per sparare qualche buon maverick (in foto) e mettere in sicurezza quei trenta barili di petrolio che restano in Libia.

Ma ci riusciranno ed in fretta? Sembra un teatrino: forse Gheddafi ha già ottenuto promesse di protezione da qualche parte, si farà sparare quattro bombette vicino alla sua finta tenda nel bunker, anonimi civili moriranno a centinaia, tanto che importano mille vite, la dignità di un corpo, se siamo quasi sette miliardi e nonostante tutto siam sempre di più? E poi si riaprirà la corsa all'oro nero (che pure in Libia è sempre meno, di sempre peggiore qualità, ma che vuoi farci? Non si negozia la Democrazia Automobilistica Occidentale).

Sono già lontani i tempi in cui tra i primi importatori dalla Libia c'erano Italia, Spagna, Portogallo, Irlanda e Grecia...
Portogallo, Grecia, Irlanda e Spagna non importeranno che misere goccioline in futuro, che già sono fatti fuori dalla tagliola dell'Euro. I paesi indebitati e maldestri "PIGS" eccolo a che servono: a pagare, con manovre "lacrime e sangue", il carburante che non avranno più e che finirà ad altri. Ottimo metodo di Francia e Germania per non far andare i costi a 3 € al litro per tutti: farli salire a 2 € per francesi e tedeschi e sottrarre prodotto ai soliti pezzenti terroni che tanto non pagano le tasse, hanno il coltello in tasca, spaghetti, baffo nero, feta, siesta, birra Guinness, sardine arrosto e fado.

Ora, io ho un grande dubbio: ENI, cioè l'Italia, tornerà in Libia? Siamo sempre stati utili pezzenti o diventeremo altro? Senza il petrolio libico, la decrescita sarà veramente troppo rapida e forse per nulla felice.
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16.3.11

"Worst case scenario"

Seguendo gli aggiornamenti della situazione, quello che sta accadendo in Giappone è il maggiore incidente nucleare, industriale e tecnologico della Storia dell'Uomo, sostantive che scrivo maiuscoli per abitudine. Ed il tutto accade durante la peggiore crisi petrolifera degli ultimi 100 anni ovvero da quando il petrolio è diventato il pilone fondante la nostra società: tra i silenzi dei paesi produttori e consumatori, vi è già un grave ammanco di prodotto, soprattutto delle qualità adatte alla vetusta capacità di raffinazione europea, sul mercato mondiale; si tratta di un ammanco per fortuna mascherato dalle crisi economiche, dalle rivolte arabe (che in realtà lo accelerano e lo aggravano) e dagli ultimi eventi naturali. Ma la mascherà cadrà presto: i razionamenti saranno cosa di ogni giorno, in Europa, molto prima di quanto ci si attenda.
Il biennio 2011-2013 vedrà un ulteriore calo della produzione di petrolio, ma anche in misura minore dei liquidi assimilati che da anni falsano il dato produttivo, di almeno un 20% su base annua rispetto al 2010, al 2013 ci troveremo con il 40% in meno di prodotto rispetto ad oggi: sono milioni di persone, in maggioranza europei ed americani, che dovranno letteralmente farne a meno, niente petrolio, niente energia elettrica, gas naturale, cibo; se i prezzi non riusciranno a distruggere la domanda "in tempo", i governi dovranno prendere le misure più drastiche.
Solo la Spagna sta razionando ufficialmente il carburante. S'era detto agli spagnoli che "ce n'era per secoli", esattamente come si è ripetuto ad ognuno di noi, ora il governo incentiva le stazioni di servizio periferiche a chiudere, per evitarne il presidio da parte di forze di polizia, diminuiti i limiti di velocità e le velocità consigliate, rimossi gli sgravi fiscali per acquisto veicoli, tutto questo rischiando di aumentare la disoccupazione di un altro 4 o 5%, ma forse evitando il caos che altri paesi invece stan decidendo di veder arrivare (Italia, Inghilterra, Francia, Germania... I paesi del "tutto andrà per il meglio").

Tornando alla centrale giapponese Fukushima Dai-ichi
Non esistono superlativi o comparativi su altre situazioni. O meglio, al momento il danno potenziale in cui si sta incorrendo è quello di tre Chernobyl. Le zone interessate da vicino sono molto più abitate, i tempi di fine crisi possono essere superiori di alcune settimane...
I Corium dei vari reattori in fase di fusione emetteranno calore fino a 3000°C per settimane, mesi, nessuno sa o puo' prevedere se smetteranno di fondere fino a raggiungere, e superare in profondità, le falde freatiche e poi sprofondare ancora più sotto forse per anni: stanno già fondendo le pareti di contenimento dei reattori, la società di gestione non aggiorna più su quel che accade perchè non ne ha il controllo diretto e l'idrogeno che ha fatto saltare "i coperchi" delle pentole nucleari qualche giorno fa, proveniente da elettrolisi dell'acqua, denuncia picchi di temperature di decine di centinaia di gradi all'interno dei reattori (oltre 1800°C... Altro che "esplosioni secondarie"). Per lunghe ore il personale non ha potuto, e non potrà di nuovo forse per giorni, avvicinarsi a causa delle dosi di radiazioni e delle stesse temperature. Dovranno immolarsi oppure lasciare che il tutto prosegue nella fusione totale dei core.
L'uso di elicotteri è il segno chiaro del punto di non ritorno. Chiamare gli USA ad intervenire, come è stato fatto 48 ore fa, non servirà a molto, anche se il reattore che ha iniziato a fondere l'avevano costruito proprio loro, ormai 40 anni fa: il processo di fusione massiva è iniziato per almeno due reattori i quali non hanno più un adeguato raffreddamento continuo. Il reattore 4 della centrale Daini Fukushima ha bisogno ora di una catena di camion cisterna riempiti con acqua e tutto il boro disponibile sul mercato mondiale, per settimane. Poveri quegli autisti, non possono esporsi che per 10 minuti ognuno, superando quella soglia moriranno entro un paio di mesi. E non servirà forse ad evitare il prodursi di nubi radioattive una dopo l'altra. Insomma. Una piccola "stella" sta fondendo tutto... Non fonderà il Pianeta Terra, ma per la prima volta avremo inquinato fino a qualche kilometro di profondità. Tutto sarà stato compromesso e manomesso, simbolicamente e nei fatti. Uno dei paesi più densamente popolati al mondo si troverà con una decina di milioni di abitanti, uno su dieci, da collocare in qualche altro posto... La produzione alimentare sarà compromessa e la Cina dovrà ospitare, dar lavoro e/o alimentare centinaia di migliaia di giapponesi (lo farà? E a che prezzo?).
L'allarme nucleare dovrebbe, ora , essere di grado 7 su 7.
Alcuni abitanti di Tokyo, per la prima volta nella loro storia stanno scappando, anche a piedi, dalla città, nonostante il governo rassicuri. Autostrade vietate al traffico privato, stazioni di servizio con limitazione di 10 litri di carburante per vettura o per tanica, con irrazionali code kilometriche per averli (poi ci fai 150 km ed un'altra coda del doppio di kilometri ti attende, per andare dove? A comprare cosa?) treni razionati, aerei strapieni anche se alcuni aeroporti chiusi o irraggiungibili se non a piedi, negozi con scaffali vuoti ormai ovunque, la corrente elettrica è tornata quasi ovunque, invece l'acqua potabile ha gravi problemi di distribuzione anche in zona metropolitana, da ricordare che in una metropoli non puoi mangiare i kilowattora.
Se l'incidente continua, verso il compimento della fusione/incendio dell'intera centrale, come pare probabile, un'area oggi abitata da 35 milioni di abitanti dovrà essere abbandonata per alcuni secoli. E la duratura nube radioattiva potrebbe toccare zone agricole ed urbane in Asia o America del Nord da evitare per decenni. E ti saluto autonomia o export alimentare da quelle zone: nessuno più vorrà riso di quei luoghi, a meno di ammettere che una vita sana, che la vita non ha più alcun valore. Oppure ecco dovranno essere cambiati il modo di vivere, i costumi, la morale, le leggi ed i regolamenti, accettando che la vita non ha nessun tipo di valore qualitativo e cronologico, che è tutto molto più precario, insensao e temporaneo e la salute ed il benessere non sono più un valore.
Enrico Fermi è morto di cancro allo stomaco a 50 anni. Scelse in nome del progresso scientifico ed umano di correre alti rischi radioattivi in modo continuato. Ma chi ha deciso di trasformare sette miliardi di umani e trillioni di altri animali ed i vegetali in cose che, semmai l'avevano avuto, non hanno nessun valore in virtù di un progresso tecnologico?
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15.3.11

Paradosso di Fermi

Insomma, capiamoci. Capiamoci bene alla luce del disastro giapponese apocalittico...
Il Paradosso di Fermi sul perchè non abbiamo noi umani fino ad oggi incontrato altre forme di vita intelligenti (extra-terrestri) è che noi non siamo una forma di vita intelligente.
La "vita delle cose" non vive proprio, non ha insomma una forma, non c'entra col tempo che passa e se ne ha una di forme, beh evidentemente questa non è intelligente, almeno non nel caso umano. O meglio: autodistruggersi o distruggere il proprio ambiente che è la stessa cosa ovvero che è smettere di vivere, in modo incidentale o meno, per costruire o favorire la costruzione di utensili al fine di non distruggersi (continuare a vivere) beh non è intelligente.
Stop.
Che l'abbia deciso la specie o un solo uomo, o i suoi strumenti calcolanti per lui, che è la stessa cosa.

La vita vive, finchè poi non muore e non importa come.
E non importa nemmeno come ha vissuto. Forse.
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In memoria di Homo "sapiens sapiens"

I gravi problemi nucleari in corso in Giappone in questo marzo 2011, comunque vadano a finire, decretano la fine di homo sapiens sapiens. Cambierà poco cambiandogli la classificazione nel regno animale, chè tanto "avanti si deve andare". Come in quei treni nipponici che salivi ed eri già arrivato. Dove? A far che? Non importa. Sei obbligato a quello, l'ha deciso il Progresso.

Davanti al rischio, all'imprevedibile, al totalitarismo ottimistico di un certo uso della Statistica, un sapiente, perchè sapiente e saggio non vuol per nulla dire uno che sa (tutte) le cose, avrebbe comunque sempre scelto la prudenza. Il sapere, di per se stesso, non porta che ad abitare il deserto.
Coloro che hanno pensato, voluto, costruito, promosso e supportato aggeggi nucleari ad uso militare e civile non erano già più i sapienti. In questi giorni ne abbiamo un'altra prova: ce ne stiamo andando ufficialmente dalla scena.
Siamo finalmente, veramente soli. Non siamo mai stati tanto soli e siamo talmente tanti, noi scimmie nude.

...A riprova che la Storia non va dove vogliono gli uomini.

Vada come vada, da domani il sottoscritto indosserà al braccio sinistro un nastro di seta nero. E lo indosserà forse per molte lune a venire.
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13.3.11

Ricordarsi della Luna

La Luna sta arrivando alla ciclica vicinanza minima con la Terra, a circa 356577 km (al massimo raggiunge 406700 km). Accadrà tra qualche giorno... Tirerà su i liquidi tutti, come non mai. Farà sbocciare semi e piantine a più non posso.
Le più imponenti maree dei prossimi mesi erano e sono previste appunto per il 21 marzo 2011, sulle coste atlantiche, in Europa, con fattore di marea elevatissimo. Poi la Luna tornerà ad allontanarsi lentamente. La probabilità di terremoti di tipo "big one" sono anch'esse più elevate in concomitanza con avvicinamenti lunari.
Le probabilità. Anche se giocano fattori endogeni al pianeta Terra molto più determinanti. E puo' scatenarsi energia tellurica, come invece dissiparsi grazie all'avvicinamento lunare... Va beh.
Gli oceani si spostano, alleggeriscono i fondali oceanici, possono smuoversi faglie dormienti e spazzare via migliaia di umani in pochi giorni. Tutto qua. Non mi sembra il caso di farne una tragedia. Se siam sempre di più, sempre maggiori saranno i defunti a seguito di eventi naturali. Che sono catastrofici perchè in riva al mare o sotto al macigno ci abiti tu, ora e con una telecamerina puntata su di te, e prima non ci abitava nessuno o comunque non potevamo sapere se... Etc etc.

Se vi eravamo dimenticati della Luna, va beh. Ora ce ne siamo ricordati. Tu indichi la Luna, tutti guardano il dito. La Luna è fatta di frammenti del pianeta Terra. Anche questo non bisogna scordarlo.
Il problema è che molti han dimenticato anche la Terra e avevano dimenticato pure l'Uomo.
Tempi duri per chi credeva alla Dea Tecnologia ed alla eternità dell'era industriale in-umana.

Finiranno tutte le cose degli uomini, poi finiranno gli uomini, pian pianino, come tutto ha inizio e fine, tranne l'inizio e la fine.
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11.3.11

Catastrofe del secolo in Giappone?

"(ANSA) 11-3-2011 h.15 - Dopo ore d'ansia, si è appreso che i componenti della tournée del Maggio musicale fiorentino, ora in Giappone, stanno bene."

Ah, ma allora è tutto ok, viva il giornalismo del Petrolitico!
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Hitler voleva solo fornirci petrolio a buon prezzo

La Seconda Guerra Mondiale è stata anche e soprattutto una guerra per il petrolio.
La Germania hitleriana voleva sbarazzarsi del cartello delle società petrolifere Exxon, Mobil Oil, Texaco, Gulf Oil, S.O.C., Anglo-Persian Oil Company, Royal Dutch-Shell che già erano presenti in zona. Hitler voleva pigliarsi tutto ma proprio tutto il petrolio che si era ormai capito chiaramente esistesse nei territori dell'immagine qui sotto (suddivisione delle influenze occidentali nel '33)... Poi avrebbe stabilito prezzi bassi e democratici, ci avrebbe unito il carbone polacco, le risorse minerarie russe, il potere sui mari ed avrebbe fondato una unica Europa nella Pace Eterna. Ci ha prima provato finanziando e dirigendo i colpi di stato degli anni '30, nel periodo del Kingdom of Iraq, poi non è più bastato ed è finita come è finita. In un certo senso la guerra in Europa è ri-nata in quegli anni, ancora una volta, dal conflitto di interessi occidentale sulla Mesopotamia. [Anche se sono dell'opinione che sia più corretto parlare di Guerra Civile Europea 1917-1945 (vedasi le ricerche di Ernst Nolte), invece che solamente di due grosse guerre mondiali... Ma va beh.]
Sia come sia, nel 2011 non va meglio: il conflitto di interessi dei soliti USA, GB, Francia, Germania, Russia, Italia, Olanda, Spagna con aggiunta della Cina e della Corea del Sud va dal Marocco al Pakistan. Tutti vogliono mangiare (da soli) le tre bricioline rimaste. Evvai con la miccia in mano a questo o quel gruppo etnico; ma tutta questa zona è abitata da dieci volte più abitanti che 70 anni fa, tutto è appeso ad un filo sottilissimo. Ce la faranno i nostri eroi bianchi (e gialli) a scatenare, o evitare, una bella Terza Guerra Mondiale? Ma non saremmo mica tutti noi occidentali i nazisti del presente e del futuro, che vogliamo sempre la roba d'altri per i soliti trenta denari?
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10.3.11

Addio Libia, addio Italia!

E' ufficiale: entro pochi giorni la Libia avrà output petrolifero pari a ZERO. Almeno: anche ENI si sta preparando a spegnere, tutto il personale "locale" non è più presente e attivo; dovranno presto evacuare e fuggire "in attesa" di una situazione tornata alla normalità. Potrebbe essere mai. O potrebbero, tra quattro mesi o quattro anni, essere altre società a tornare ed esplorare, produrre, esportare. Tutti gli attuali contratti potrebbero finire in qualche incendio di documenti tra qui e la fine delle rivolte. O la fine delle manovre occulte, se complotto ammericano c'è...

All'Italia comunque mancherà fino al 35% del petrolio importato (e il gas già non arriva più da giorni)... Dove, quando, come ed a che prezzo lo sostitueranno i genii che governano?

- Inizio del messaggio -
Senza dittatori esterni non esiste democrazia repubblicana interna,
semmai ne sia mai esistita e semmai ne fosse restata un briciolo.
E' stato ed è un errore dimenticare che l'Impero ha sempre bisogno di barbari, di guerra, di mobilitazione contro sempre nuovi nemici.
- Fine del messaggio -

Notizia:
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Mangiarsi un cane, oggi, in Italia

In attesa del razionamento dei carburanti (maggio 2011?), dei black-out programmati per mancanza di prodotto per i turbogas (giugno 2011?), dell'assalto ai palazzi del potere, degli ammanchi di prodotti alimentari un po' qui ed un po là, ecco una nuova storia di degrado, di follia, di fame, di ritorno al peggiore passato dell'uomo o tutte queste cose insieme?
Nella periferia di Firenze un giovane occupante abusivo di un casolare ha tranquillamente macellato e mangiato un cane corso di 50 kg, "ma la carne è buona, sa di tartufo" si è giustificato:
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Sport Utility Vehicle

Ieri a Mantova un fatto di cronaca che finalmente rivela ai più quale è lo "sport" per il quale gli italiani si sono tanto affrettati in questi anni, comprando migliaia di SUV. Sapete quei macchinoni golosi di carburante che fanno tanto "ammericano" e accelerano più d'ogni altra cosa la fine dell'era petrolitica?
Ecco il fatto: una povera donna di origine senegalese chiedeva la carità, un giovane si accosta col suo SUV, le tira un mozzicone di sigaretta nell'occhio, poi scappa. Il tutto accade a due passi dalla sede del giornale locale: i testimoni del fatto e un paio di giornalisti decidono di portare la donna, sotto choc e ferita, all'ospedale.

Lo sport è dunque il tiro al negro, nel girone di qualificazione alle Olimpiadi degli Uguali si tirano mozziconi, poi si passerà a ben altro.
Anche questa è l'Italia del 2011: serate passate tra coca, cattiva musica o calcio, voti ad un premier che si circonda di magnaccia e puttane in una immaginaria continua orgia collettiva nazionale, ogni tanto una preghiera a Gesù Maroni e San Bossi che liberino la Padania dai Diversi.

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9.3.11

Vite malmenate

Nei paesi che hanno inventato il Petrolitico, ognuno è diventato una piccola banca ed è obbligato a prestare denaro ed a contrarre debiti. In Italia a questo si aggiunge che, debito più debito meno, il 77% del tuo reddito è prelevato, addirittura in anticipo tramite fosche previsioni e "studi di settore" stilati da maghi e streghe, dal più alto tasso totale, tra prelievo diretto su reddito ed indiretto su consumi, di fiscalità al mondo (ci battono solo Zaire, Zimbabwe, poi la Corea del Nord e credo la Cina con l'81%... Ma sono paesi ufficialmente socialisti...): siamo con due piedi nella rivolta legittima, ma ancora crediamo a Greggio e Iacchetti, ci sembra di essere ancora i figli dei nostri padri e dei nostri stronzi ma valorosi nonni campagnoli e ridiamo grassamente alle barzellette di Totti propinate all'interno dei TG mentre divoriamo l'arrosto di maiale affettato dall'precario dell'Esselunga.
Divagare, divagare sempre, ma che palle!
Insomma: conoscete qualcuno che non dispone di un conto corrente? Perchè quello è un prestito. Certo sempre tutto è teoricamente disponibile, ma bisogna avvertire la banca, prenotare il denaro e simili per riaverlo in toto. E conoscete qualcuno che non ha un fido bancario per la sua attività imprenditoriale? Quello è ancora peggio, perchè si sta già lavorando in produzione di reddito... per la banca. Ma siccome è ormai una abitudine, lo si fa: l'aziendina ne ha bisogno, la consulente in banca poi ha delle belle tette.

Bene, in questo tipo di mondo in cui il petrolio, il carbone, l'uranio, la fertilità dei suoli sono eterni perchè lo vogliono gli Stati, le Banche, l'Industria, il Popolo, e beh basta un aumento del 15% dei carburanti su un trimestre o un raddoppio del costo degli alimentari su un solo anno e intere famiglie sono di fatto spazzate via. Ma santo il cielo come è possibile? Forse allora non è vero che i beni primarii di cui sopra sono eternamente disponibili? Forse è solo speculazione o complotto per impoverirci? O è solo il complotto dell'intelligenza (che abbiam deciso di non avere)?
Ma come facevamo "prima" quando in Itaia l'inflazione si pigliava dei 30% in tre settimane (tipo trent'anni fa)? Ah dimenticavo: erano ancora vivi e attivi centinaia di migliaia di contadini che ora non ci sono più e ci si arrangiava e senza alcun motivo ci si voleva anche più bene o almeno si recitava al meglio la parte dei "collaboranti".
Ad oggi invece è una "macchina" che ci aiuta a finirla coi buoni sentimenti e con la favola del buon contadino. La macchina del debito riesce a rimbalzare la pallina della roulette su altri sfortunati, ma non sempre finisce bene. Ciclicamente la pallina scompare o appaiono cinque palline o il croupier viene al lavoro ubriaco e spacca giù tutto mentre grida "un altrho negrooni cazzo!".

Divago sempre, ma che stronzo! Ma vengo al punto di questo post inutile. In uno stupendo articolo di Rue89.com, in francese, vedete come la vita di sei persone ,intervistate a caso qualche giorno fa presso le pompe di benzina della progredita ed eterna Francia, sia passata dalla "normalità" all'incubo nel giro di poche settimane. Tutti "sperano" che passi, che i carburanti possano calare di almeno qualche centesimo, copione già letto e recitato da altri prima di loro, li ritrovate avvolti da cartoni e buste di plastica alla Stazione Termini o alla Gare de l'Est a Parigi.

Oggi, 1,50 € al litro per del carburante significa che sei condannato a morte o che uccidi di debito pubblico/privato i tuoi figlioli.
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8.3.11

Collasso in corso, pregasi non disturbare


Si impenna esponenzialmente la curva del costo del gasolio... E' il primo indicatore di "andiamo contro il muro" per gli statunitensi. Dal 2005, anno del picco di produzione del petrolio, il prezzo è "impazzito". Prima era un mondo petrolitico lineare, che sembrava letteralmente eterno. Son fiorite aziende ed aziendine, chiunque ha potuto fare la vacanzina in aereo, costruito la casetta con piscina e pratino diserbato e demuschiato. Trilioni di metri cubi di acqua potabile sono finiti in status symbol. Trilioni di metri cubi di gas hanno riscaldato ville sconsiderate costruite in pochi mesi in cui tra gli wow e gli yeah, si consumavano gli ultimi sovrappiù naturali di un pianeta collassato. Trilioni di litri di carburante hanno fatto andare i James e le Joanna in weekend da 1000 miglia, verso Sud d'estate o verso Nord d'inverno, giusto per cambiare lo status di Facebook, fare wow sugli sci acquatici o wow sugli sci nordici.
Ma di nuovo, in questi mesi, il sogno diventa incubo. Innanzitutto per i cugini americani. Se continua l'andazzo di alti e bassi drastici, non son 50 gli anni petroliferi che gli/ci restano ancora, ma 'manco 5. Dal '98 il greggio è aumentato del 1150%.

Voglio dire che poi la mobilità privata sarà solo con guardie armate, per ambulanze, polizia, poco altro. Era previsto negli scenarii peggiori, che ovviamente sono quelli meno popolari. Ma il mondo raramente è andato nella direzione preferita dagli ottimisti. Almeno, nei libri di storia c'è ben altro che la cronaca del Migliore dei Mondi Possibili.
Dimenticavo: per i corrotti e corruttori che potranno pagare mila e mila Euro per farsi proteggere fisicamente 24 ore su 24, la mobilità privata forse esisterà davvero per altri cinquant'anni. Che poi, le guardie private e i body-guard... In tempo di pace tutto va bene, ma poi sono i primi che vengono a derubarti e massacrarti. Pace all'anima dei poveri ricchi che ne hanno bisogno!

Certo vi diranno che è la speculazione bla bla, che i musulmani bla bla, che gli ecologisti bla bla, che il progresso bla bla, che la Russia Cina Brasile India USA Iran Israele e soprattutto che l'Arabia Saudita bla bla e bla bla bla!
La realtà è che di petrolio di buona qualità, protetto da decenni da armi e dai comodi dittatori, industrialmente facile da estrarre, beh ne resta proprio pochino e se ce n'è sono coloro che ci abitano attorno che ora ne vorrebbero approfittare. I primi ad avere amare sorprese saran proprio loro: stanno scoprendo, prima di noi, che è di nuovo giunto il tempo della estrema collaborazione oppure dell'estrema violenza. Per ora pare che la seconda sia la via preferita, nulla di nuovo sotto al sole.

Per noi europei invece, mangiare o guidare è già la scelta quotidiana da qualche annetto. Ma a fine mese facciam sempre tornare i conti sulla pelle di un altro, e rilanciamo la sferetta nella roulette, da un lato speriamo arrivi un nuovo duce, una gnocca che impazzisce e ce la dà gratis e anche un po' speriamo nei finti santi, dall'altro quel che vogliamo fortemente ed italianamente è il fallimento del nostro vicino al quale ruberemo la catasta di legna, gli ori e magari pure la vanga, dopo avergli fracassato democraticamente il cranio.
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6.3.11

Gli USA raschiano il barile

Il Presidente degli Stati Uniti d'America ha appena dichiarato che per alleviare l'inflazione folle sui carburanti saranno sbloccate le riserve strategiche (le famose "SPR" che vanno su e giù a seconda che gli USA siano in guerra o no...).
Cioè. E' la notizia dell'anno. Del secolo.
E' veramente raschiare il barile, essere al tracollo. Siamo entrati ufficialmente nel "double dip" della recessione, che quindi diventa il triennio iniziale di una depressione.

Dopo queste azioni, visto che il prezzo non è riuscito "pacificamente" a far cambiare di paradigma e di usi gli americani, resta solo il razionamento di fatto.
Gli Americani sono in guerra. E noi con loro?
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3.3.11

Cos'era il denaro? Di chi era? (parte 1a)

Parlo al passato. Ma l'ho detto varie volte che sono apprendista profeta. Cito ora non so chi di preciso, ma lo cito in quanto uno che l'ha pensato prima di me: coloro che han messo vasi di fiori alle finestre delle loro "prigioni", se mai una buonanima verrà a liberarli aprendo la porta, beh non vorranno più uscirne. Risvegliarsi a volte fa male, ma il dolore eterno della sottomissione non è forse il più doloroso per l'anima?
Se la somministrazione avviene giorno dopo giorno, ci si abitua più di tutto all'essere qualcun'altro, a ricevere botte ed a vivere nel Brutto.

Ma quel che vorrei dire oggi è solo che ci sarebbe molto bisogno di queste cose qua un po' dappertutto: "Programma per la Riforma Monetaria Italiana", http://www.primit.it
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2.3.11

Autostrada Napoli - Mondo

A lato, una foto dei primi anni '30. Vi è ritratta la romantica casupola, adornata di busso e di glicine, che fungeva da casello dell'autostrada Napoli - Pompei, all'altezza di Portici.
E' tra le prime autostrade a pagamento d'Italia, costruita solo sei anni dopo la Milano - Laghi, primo tronco autostradale propriamente detto al mondo, inaugurato nel 1923. L'inventore del sistema autostradale integrato a pagamento è appunto italiano: Piero Puricelli, conte di Lomnago, ingegnere poi divenuto senatore del Partito Fascista, alla cui opera d'ingegno si devono i progetti dell'Autodromo di Monza, la Firenze-Mare, la Padova-Mestre, la Roma-Ostia, etc.
[Fu invece a Woodward, vicino Detroit (nella Wayne County), che per la strabiliante cifra di 13492 $ nel 1909 si era asfaltato il primo miglio per automezzi.]

Insomma. Pompei, i laghi, il mare, Venezia...
Qualcuno lo dimentica, ci mischia dentro ragioni di progresso democratico-capitalistico, ma il sistema autostradale, che sarà pure diventato altro, è nato per permettere a chi se lo poteva permettere di andare rapidamente da Napoli fino ai resti di Pompei e dire "ohhh", da Firenze fino ai villini al mare e dire "ahhh", da Milano e da Padova verso il laghetto o verso la bella Venezia, il tutto su questi rumorosi apparecchi a quattro ruote che ogni due ore andavano riparati, ri-carburati, ri-lubrificati. Un bellissimo disastro, un'avventura, roba da pionieri che ti costava di più un giorno di viaggio che il successivo mese di vacanza. Ma tanto era sperpero di denari dati con la mancina e ri-rubati con la destra al popolo sempre in nome di dio e del re o in nome delle partecipazioni azionarie anonime o in nome del nuovo imperante dio Lavoro, che creava gli asili e le scuole mentre infilava le madri nelle fabbriche coi mariti. E nasceva il falso surplus sociale, le pensioni, gli aiuti del welfare che tu guadagni 10 soldi ed io va bene ti faccio pagare 0,1 di altra tasse e ti do 1 se stai male, 2 se sopravvivi a decenni di lavoro, intanto te ne rubo altri 5 in busta che divido col tuo capo, oltre ai 4 soldi che ti piglio già con la scusa verissima che con 2 ti do dei servizi e con 2 assumo personale pubblico.
STOP.

Torniamo al Turismo che fonda l'autostradalità. Poiché ancora questa è la realtà: siamo turisti e spettatori dell'opera delle macchine, in un mondo in perdita che osserviamo e fotografiamo da finestrini grandi e piccoli, una perdita che ritroviamo nei nostri occhi assetati di un Autentico e di un Vero sempre più rari e da modellare con Photoshop. E possiamo contare nel bilancio monetario del mondo, indebitato per trillioni di dollari o, se volete, indebitato per secoli e secoli, amen. Time is money, but with money you cannot buy all the time you need, dovrebbe esser scritto ovunque per ricordare ai nostri scellerati contemporanei che sempre si vive a spese d'altri e a spese dei figli e nipoti che non avranno.

Quella dell'autostrada, e torno coi piedi per terra, era allora un'avventura rapidissima e personalissima, quasi segreta, rispetto al già banale viaggio in treno o al preistorico spostarsi a cavallo. Il cavallo è scomparso pure lui, roba da entertainment, da circo, semmai i migliori li teniamo per la caccia alla volpe o sotto al sedere dei Carabinieri per le feste nazionali, e quando è vecchio il ronzino, via al mattatoio per qualche Euro per rifornire di ferro gli sbiancati figli elettronico-digitali dell'homo impiegatus.
Almeno in Italia, l'autostrada nasce quindi per sollazzare padroni e padroni dei padroni, nobili compari del Re d'Italia, caporali ruotanti attorno a Mussolini, lord inglesi e madame francesi in vacanza dalla nascita...
Le conseguenze di questo primordiale sollazzo, solo negli Stati Uniti, coprono oggi di asfalto e bitume qualcosa come 16 milioni di ettari, fatti di strade e parcheggi che ci vuole tutta la ricchezza di intere nazioni per la sola manutenzione.
E sotto le strade, la vita.

Tutto in Italia nasce là dove i carburanti stanno, in questi primi giorni di marzo 2011, superando record storici (1,65 Euro al litro è la media carburanti a Napoli per questa settimana) ed il traffico è ai minimi sul decennio.
Un kg di pane o 6 km di coda in tangenziale.
Si dovrà presto scegliere: mangiare o guidare.

S'hanno nel Belpaese alcune centinaia di migliaia di kilometri di asfalto; per rendere tutto un grande giro turistico in automobile e Napoli ne resta la capitale simbolica.
Questo voglio dire. E dove c'è simbolo nasce conflitto, si muove battaglia, è la guerra. Dio come faremo, marcondirondero?
"Simbolo più penuria" è la formula esplosiva.
Ce lo dicono i libri di storia, di filosofia, ce lo urlano gli etnologi, gli antropologi e pure l'ingegnere o il teologo, il prete, il vescovo ed il Papa (scrivo maiuscolo per abitudine) che proprio lui su un simbolo e le antiche penurie ancora ci campa e domina da lassù, nonostante Copernico, Galileo, il Secolo dei Lumi, Einstein, Internet. Gli stati nazionali son fondati e sfondati di a da in con su per fra tra i simboli. Ci han mandato milioni di contadini a morire, per i simboli e per trenta denari, da soldati (soldato, soldus...). E la penuria è accantonata solo con stratagemmi contabili, sorrisi e seni nudi tele-inviati, e qualche miglioria tecnologica che non basta mai e non basterà mai.

Certo, le code ci son sempre a Napoli, ci saranno ancora per qualche tempo, là m'immagino sempre un fiume di auto ed una sinfonia di clacson che avvolgono i napoletani tutto il santo giorno.
Ma il nuovo collasso sistemico, il nuovo gradino in giù verso l'era senza petrolio, potrà cominciare proprio da laggiù... Camorra, corruzione, monnezza, traffici illeciti e malgoverno, la vera faccia di cosa è lo Stato Italiano (maiuscolo per abitudine) sono tutte tappe verso un nuovo caos che a macchia di petrolio si estende già e si estenderà al resto del paese e dell'Europa.

E pensare che ancora non l'ho visitata, Napoli, non ho visitato le mille meraviglie accanto, sopra e sotto alle mille miserie. E come dice il detto, non avendola ancora vista, purtroppo non sarei 'manco autorizzato a morire.
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1.3.11

Sono ottimista sul futuro dei pessimisti

Come diceva lo scrittore e giornalista Tristan Bernard, ottimisti e pessimisti sono ugualmente accomunati dalla paura della verità. Un bel giorno, proprio a lui che aveva per anni contribuito alla vera informazione nella Francia nazionalista degli anni '30 e avvertito i francesi dei mala tempora che stavano per venire, la verità si presenta alla porta: viene deportato in quanto ebreo, dallo stesso Stato Francese sottomesso al potere del Reich, da un governo già anti-ebrei e diventato poi collaborazionista e filo-nazista. Liberato quasi subito grazie ad una sollevazione di intellettuali e di una parte dell'opinione pubblica, muore qualche anno dopo per le conseguenze fisiche e morali della prigionia.

Allora... L'ottimista ed il pessimista, si diceva.
E la paura della verità.
L'uno la scansa, sostituendola con un mondo di uccellini cinguettanti, di ciclica eternità immutabile e sperando in politici e/o scienziati-stregoni che inventeranno certamente la magia che risolve ogni (nuovo) guaio umano.
L'altro, il pessimista, la verità la cerca spesso solo, spesso troppo a lungo ed in profondità, ci rimugina mentre spazzola le ultime sementi non ibride che è riuscito a trovare in giro, ma il tutto lo fa con un pochino di sana angoscia e con la ragione più pura di cui dispone. E cerca di prevenire la violenza estrema dell'ottimista che un bel giorno verrà a cercarlo, armato di pietre e bastoni, appena sarà finito il cibo all'Esselunga, appena si saranno spente le luci e tutto nel frigo marcirà in poche ore e nessun sistema di pompaggio farà arrivare l'acqua nelle belle dimore dei moderni cinguettanti.

Sintesi...
Mondo, anno 2011 d.C. Riponete per un attimo i vostri sogni e riflettete su questa mia frase: se Churchill fosse stato un ottimista, in Europa parleremmo tutti tedesco.
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