Avrei potuto dire "prima e dopo i cereali". Oppure prima e (molto) dopo l'allevamento, oppure prima e dopo l'"industria" in generale (soprattutto visto quel cielo pallido, con al tipica cappa di smog e calore post-moderna della foto sotto). Oppure prima o dopo l'era carbolitica e l'abuso di legna, carbone e poi petrolio e gas naturale. Va beh di cose se ne potrebbero dire tante...
Ovviamente nella seconda foto la più parte degli umani ci vede opportunità, lavoro e soldi, nella prima "solo" natura. Dovremmo fare un esperimento domandando alla gente comune, quella senza senso comune che vive da parassita nelle città..., cosa vede mostrando paesaggi antropizzati o meno. Tanti avrebbero orgasmi innanzi ad un polo chimico o un quartiere della Torino anni '60, mentre farebbero smorfie di incomprensione se messi davanti a boschetti perfettamente e naturalmente equilibrati non ancora rasi al suolo.
Ah, per i più romantici... volevo giusto deludere le aspettative, infatti mentre la prima foto è scattata vicino a dove abito, a pochi kilometri da miniere di carbone e città orrende e violente, la seconda foto è scattata nella "bellissima" Borgogna. Che di bello ha ben poco quando la si conosce davvero, in lungo ed in largo: migliaia di ettari a cereali (di orripilante qualità), appezzamenti di suolo morto anche di 30 ettari - continui ! - tutti a grano, insetti e volatili scomparsi da oltre vent'anni; rarissime aree boschive ma lasciate solo per cavarne tartufi. Insomma: morte, morte, tanta morte.
Ovviamente nella seconda foto la più parte degli umani ci vede opportunità, lavoro e soldi, nella prima "solo" natura. Dovremmo fare un esperimento domandando alla gente comune, quella senza senso comune che vive da parassita nelle città..., cosa vede mostrando paesaggi antropizzati o meno. Tanti avrebbero orgasmi innanzi ad un polo chimico o un quartiere della Torino anni '60, mentre farebbero smorfie di incomprensione se messi davanti a boschetti perfettamente e naturalmente equilibrati non ancora rasi al suolo.
Ah, per i più romantici... volevo giusto deludere le aspettative, infatti mentre la prima foto è scattata vicino a dove abito, a pochi kilometri da miniere di carbone e città orrende e violente, la seconda foto è scattata nella "bellissima" Borgogna. Che di bello ha ben poco quando la si conosce davvero, in lungo ed in largo: migliaia di ettari a cereali (di orripilante qualità), appezzamenti di suolo morto anche di 30 ettari - continui ! - tutti a grano, insetti e volatili scomparsi da oltre vent'anni; rarissime aree boschive ma lasciate solo per cavarne tartufi. Insomma: morte, morte, tanta morte.
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