25.6.13

Euro? Yen? E' il dollaro il malato terminale

Mi si chiedeva come sta l'America. Rispondo: ancora bene ! Finchè il dollaro non varrà zero spaccato, beh tutto andrà peggio, certo, ma relativemente meglio di come poi andrà... l'anno successivo. Nell'ultimo secolo il valore intrinseco del dollaro ha avuto una reale rivalutazione solamente grazie all'esplosione di nazionalismi, dittature e totalitarismi "altrove". E' appunto da quel giorno che gli Stati Uniti lavorano per tenere il mondo "sotto", alimentando la barbarie mondiale, eppure non basta... chè anche per fare i cattivi non bastano la volontà maligna, la malafede o la voglia di morte e distruzione (altrui), ma ci vuole energia primaria in abbondanza e soprattutto da sprecare.
Quindi: o gli U.S.A. ripartono in guerra (dove?) o il dollaro deve uscire di scena.
Proposta.
Come moneta globale, seriamente io propongo le gambe di Maria Sharapova*, la nuova moneta sarebbe il Leg. La più grande tennista di sempre, russa che vive negli Stati Uniti, è seria, forte, bella e brava ed è adorata da milioni di giovini arabi, è un idolo delle donne asiatiche,... metterebbe insomma d'accordo tutto il mondo e garantirebbe la pace nel mondo. Se Obama, Draghi e Xi Ping Pong mi leggono, propongo loro un doppio tra i pini dei Fori a Roma per discuterne serenamente. 

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8 commenti:

  1. OK, grande idea, però al posto di quelle della Sharapova, esagerate, io propongo quelle della Pironkova...

    http://olympicgirls.net/sport-girls/tsvetana-pironkova_02.jpg

    ...come ci mettiamo d'accordo per il tasso di cambio? ^_^

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    1. Cavolo, ho appena deciso la moneta mondiale e già le prime contestazioni e trattazioni (blasfeme per altro, poichè intaccano lo sharapovismo). Il tasso di cambio di una gamba di Pironkova? Vale 0,07 Legs (Sharapova).

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  2. Non ho capito il grafico, il declino rispetto a cosa? all'inflazione?

    anche una lira nel 1900 erano un sacco di soldi e ora è meno di nulla

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    1. Rispetto ad un dollaro del 1775. "Tu chiamala se vuoi inflazione...". Oppure è più corretto parlare di svalutazione, tecnicamente parlando.

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  3. Un bel raccontino bardesco (o bardiano) ambientato negli States:

    http://ugobardi.blogspot.it/2013/06/distopia-ii-luomo-che-ha-distrutto-gli.html

    "Mio nonno vide arrivare questo molti mesi prima; prese i suoi 100.000 dollari e i suoi risparmi di una vita e si diresse verso una vecchia fattoria che era stata di suo nonno e dove aveva trascorso la sua infanzia, qui. Sistemò la fattoria e comprò altra terra, tutta quella che poté comprare, e portò i suoi amici e operai. Impararono a fare i contadini ed a sopravvivere, mentre l'America crollava e, nel giro di pochi anni, smise di esistere. All'inizio venivano assaliti da gente che fuggiva dalle città, ma che in seguito smisero di venire. Forse si stancarono o morirono. E così nacque la nostra comunità, quando l'America morì".

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    1. Questo in America... In Italia la gente puo arrivare a piedi pressochè ovunque. Quindi gli assalti saranno da ovunque ad ovunque, non dalle città alle campagne. Forse, FORSE, chi sta sopra i 500 metri di altitudine avrà meno problemi, chiaramente nessuno a priori è al riparo da niente e nessuno visti i tempi che SONO arrivati (e non "che stanno arrivando" o peggio ancora "che arriveranno").

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    2. Più che una questione d'altitudine la vedo di distanza dalle zone densamente abitate; ad esempio gli abitanti delle valli del cuneese verso la Francia (Maira, Varaita, Stura, Po) potrebbero anche sopravvivere decentemente. Mi riferisco chiaramente a una realtà a me nota per le frequentazioni montane, potrebbero essercene altre sparse per lo Stivale.

      Ma come dici tu nessuno può sentirsi al riparo da nulla.

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    3. Lo scenario (definito da alcuni studiosi di decrescita come "scenario del fortino") in cui qualcuno potrà sopravvivere sarà quello di piccole comunità che cercheranno di difendersi in qualche modo da scorribande di morenti di fame, di predoni, di saccheggiatori disposti a tutto.
      Anzi il rischio è che le campagne vengano predate e gli agricoltori uccisi il che peggiorerebbe ulteriormente lo scenario complessivo di carestia.
      Un'altra dimensione sarà lo scoppio di violenti conflitti tra/con enclavi etniche-religiose (ad esempio quelle islamiche o cinesi che non si sono integrate e che non si integreranno), una sorta di scenario tutti contro tutti già visto nei Balcani e una sorta di resa dei conti nelle città (già sta avvenendo in Siria, ad esempio).

      Rispetto al medioevo italiano però ci sono numerose aggravanti: la disponibilità residuale di tecnologia bellica distruttiva di massa, la distruzione di territorio (verde, biotico, a capacità fotosintetica) definitiva e non recuperabile né biologicamente né dal punto di vista agricolo in tempi umani per milioni di ettari, la perdita completa di saperi "agricoli, artigiani e di economia domestica" per la gran parte delle masse (un contadino del gas dice(va) che per fare un contadino ci vogliono tre generazioni, sempre più persone non sanno neppure più cucinare o ripararsi una calza con un buco).

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