20.6.13

Santuari di Lourdes verso la bancarotta

"Allora Dio disse a Noè: «È venuta per me la fine di ogni uomo, perché la Terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la Terra.
da il diluvio universale ; Gn 6,13-22, Bibbia

Il dio buono (?) dei cristiani non promette aiuto: è scritto nel suo contratto biblico. In sintesi la Bibbia dice: "non fate cazzate". Da tempo non facciamo che cazzate: come finirà?
Sia come sia, sembra che Gesù, la Vergine e lo Spirito Santo anche mettendosi di buona volontà non possano fare molto per salvare i mercanti del tempio di Lourdes dalla bancarotta dopo la seconda piena (storica...) del Gave de Pau nel giro di 9 mesi (totale di 7,5 mln di euro di danni). La seconda meta turistica francese, almeno per quel che riguarda il sistema dei santuari, va dritta verso la bancarotta*. 30 milioni di euro di budget di funzionamento annuo e, in soli tre giorni, si contano ulteriori cinque milioni di danni, la stagione "turistica" estiva in malora, ristoranti ed alberghi inagibili per mesi e alcuni - da poco faticosamente ristrutturati dopo i danni di fine 2012 - non riapriranno mai più... Un secolo di balordaggine religiosa finito per colpa di poche PPM di CO2 e CH4 in più in atmosfera.
Dopo il picco del petrolio, anche un diluvietto locale costa la vita. 

_____________

23 commenti:

  1. Medo un uomo, il suo blog uno spasso ;-)

    RispondiElimina
  2. Eh eh... il dio della Genesi è piuttosto cattivello o meglio come dice lui stesso è fonte di ogni benessere e di ogni sciagura per l'uomo (ebrei compresi). I cristiani hanno cercato di castrare il dio della Genesi della sua imbarazzante metà oscura e distruttrice cercando di attriburla a un'entità malvagia, potente ma comunque sottoposta a dio....ne è uscito fuori una sorta di singolare manicheismo zoppo... Per quanto molto antromorfizzato il dio della Genesi rappresenta tutto sommato la concezione del divino più vicina all'unica linguisticamente rigorosa e cioè quella greca dell'Essere impersonale, (di cui l'unica cosa che si può dire è che è e che non è un ess(ente)), l'anonima potenza del neutro (nè buono nè cattivo, visto che le distinzioni etiche sono solamente umane)....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lettura perfetta del guaio monoteista e della soluzione non-soluzione dell'impasse logica del bene e del male.

      Elimina
    2. Non vi è nessun principio primo nel mondo fisico, semmai ce ne fosse uno è che tutto, anche la massa, è informazione. Ma non ci dice niente su come dirigere la nostra povera vite di scimmie in lotta con il brodo entropico che ci portiamo appresso e che non facciam che incrementare.

      Elimina
    3. Hai perfettamente ragione Medo. L'uomo è un (ess)ente (una cosa che è) il quale osserva, misura e calcola altri (ess)enti (altre cose che sono) che gli sono circostanti, a mezzo di strumenti di osservazione, misura e calcolo che non sono altro, a loro volta, che (ess)enti (cose che sono). Gli (ess)enti, però, per loro stessa definizione (cose che sono), stanno in qualche luogo originario. Questo luogo originario che non può essere osservato, misurato e calcolato (in quanto non è un (ess) ente e l'uomo può osservare, misurare e calcolare solo gli (ess)enti) è chiamato “essere” ovvero “mondo”. Il concetto di “mondo” (essere) è, quindi, una necessità linguistica (il luogo originario in cui gli enti stanno) ma non è un concetto fisicamente determinabile. In effetti si potrebbe dire che è propriamente l'unico concetto meta-fisico. E se la suggestiva traduzione del frammento di Eraclito (Ethos anthropo daimon) proposta da Heidegger (che traduce: il luogo dell'abitare è per l'uomo dio) è filologicamente corretta allora possiamo dire che, per i sapienti greci presocratici, il “mondo” (il luogo originario in cui l'uomo abita e soggiorna) è dio. Ethos è il nome greco di dio.
      Ps. da non confondere, come si fa spesso, il “mondo” come luogo originario, con l'insieme di tutti gli essenti e cioè con quella che chiamiamo “natura”.

      Elimina
    4. Splendido intervento il tuo. Complimenti sinceri Arsan.

      Elimina
  3. Intanto suggerirei ai canadesi ed agli americani di aumentare ancora l'estrazione di petrolio dalle sabbie bituminose o di darci dentro col fracking... Nello stato di Alberta, è il diluvio: interi villaggi evacuati, quartieri spazzati via. Ovviamente tutto quel che accade in questi giorni in Canada è "da record", si legge ovunque "mai accadute cose simili" o "da quando si misurano eventi meteo", ecc ecc. Qui una pletora di immagini: http://www.google.com/search?q=Southern%20Alberta%20floods&um=1&ie=UTF-8&hl=en&tbm=isch&source=og&sa=N&tab=wi&ei=h4_DUaiYNsjQ0QXK24Bo&biw=1280&bih=713&sei=oI_DUfqSCu-20QWM_oDQCw#imgdii=_

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Con l'ondata di calore record in Alaska c'era da aspettarsi qualcosa del genere nel Paese confinante...

      http://www.climatecentral.org/blogs/all-time-heat-records-broken-in-alaska-heat-wave-to-continue-16131

      Elimina
    2. Chi offre di più? Mentre scriviamo e leggiamo le nostre sciocchezzuole, in Yakutia (Siberia centro-orientale) si pappano allegramente 30°C da giorni. La media del periodo è 16,5°C. L'ondata di calore che sta massacrando (da varie estati) il centro ed il nord della Siberia, per quest'anno dovrebbe fermarsi nei prossimi giorni (per ricominciare in agosto). Domani tutti a fare il bagno al fiume a Mirnyy, coi suoi 35°C all'ombra! http://www.yourweather.co.uk/weather_Mirnyy+Yakutia+Sakha-Europe-Russian+Federation-Mirnyy+Yakutia+Sakha--1-13514.html

      Elimina
    3. Be', i 30 gradi in Russia li hanno visti già dal mese scorso...

      Elimina
  4. Ah ce n'è un'altra di notizia bellina oggi, dopo che la polizia di San Paolo si è unita ai manifestanti brasiliani, le tariffe dei trasporti pubblici sono state riabbassate di quei 7 centesimi che hanno scatenato la rivolta. E, attenzione, SUBITO dopo decine di migliaia di nuovi manifestanti sono tornati a protestare per chiedere la GRATUITA' dei trasporti pubblici! Ma si, cibo gratis per tutti. Ovviamente da pagare con debito pubblico ed altra Amazzonia da radere al suolo e milioni di ulteriori tonnellate di mangimi di serie Z per il pollame asiatico. Che mondo, che mondo! Ahahah

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma perchè nessuno suggerisce ai brasiliani di aprire le porte a crrrrristo per risolvere i loro problemi?

      Non capisco, proprio non capisco. Crrrristo non salva?

      Elimina
  5. "per colpa di poche PPM di CO2 e CH4 in più in atmosfera.", e dell'eccessiva modificazione antropica del territorio (cemento, strade, disboscamento, argini naturali dei fiumi alterati o cancellati, costruzioni urbane dove non dovrebbero essere, ecc). Se dobbiamo elencare i peccati di questa (in)civiltà umana di merda, elenchiamoli tutti.
    E comunque non sarà certo il riscaldamento globale (antropico? ciclico? boh?) a far fuori la suddetta civiltà, quanto lo scontro violento con i limiti delle risorse del pianeta, scontro già in pieno svolgimento...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo pienamente, sintetizzavo per ragioni di spazio. Se dovessi elencare ogni volta le ragioni, tutte valide, per cui questa città o quella regione viene spazzata via da uragani o da crisi economiche, non mi basterebbero post di 5000 righe...

      Elimina
    2. Ctastrofista, profeta di sventure!
      Limiti alle risorse del pianeta??

      Ma non avrai letto e creduto in quel cumulo di cazzate contenute nel 'Limiti dello sviluppo'?

      Non sai che il pianeta Terra può sostenere ben 16 (sedici) miliardi di umani?

      Chi l'ha detto? Una assemblea di cogl..., hoops di mantenuti con anche il tuo 8 x 1000. Indovina chi sono.

      Elimina
  6. IL Dio monoteista appartiene ai deserti : sarebbe stato meglio che l'avessimo lasciato ai cammellieri e radi pastori di capre; con i greci non c'entra proprio niente.I romani dovevano usare molta più spada nelle terre desertiche...Sarei affascinato da un film tutto incentrato sula vita interiore di Ponzio Pilato , fin dalla sua nascita...Il papa Francesco fa tenerezza quando richiama la Chiesa alla povertà, così come lo Stesso Ratzinger richiamava alla cura dell'ambiente, ma anche dei poveri e dei giovani..Mi ricorda la barzelletta sulla pecora, il lupo ed il cavolo che devono attraversare il fiume uno alla volta, ma senza possibilità di una soluzione che accontenti tutti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "la barzelletta sulla pecora, il lupo ed il cavolo che devono attraversare il fiume uno alla volta, ma senza possibilità di una soluzione che accontenti tutti"
      Durante il 21esimo secolo la soluzione è a portata di mano: pecore sterminate da febbre catarrale a livelli mondiali, i lupi ormai sono decimati all'arma da guerra (con visore notturno, in Francia), i cavoli ben presto non esisteranno quasi più perchè appena il trasporto privato finisce finisce la diffusione delle semenze che sono al 98% in mano a pochi semenzieri.

      Elimina
    2. Ovviamente esagero. Comunque è più probabile che mentre lupo, pecora e cavolo sono sulle rive, il fiume li trascini via in un'improvviso flash flood di quelli moderni fangosi e catastrofici che ci piacciono tanto.

      Elimina
    3. Francesco sai come chiamo papa Francesco? papa Pampurio I.

      A te fa tenerezza a me fa ridere (in realtà molto peggio).

      Elimina
  7. Tempesta di grandine sulla Svizzera francofona, il 30% delle vigne distrutto. Zone intere col 100% dei raccolti distrutto. Decine di migliaia le auto crivellate da chicchi di grandine "anche grandi come mele". Una decina di feriti gravissimi per un piccolo tornado verso Berna, etc. etc. Ovviamente interessante la dichiarazione del presidente della federazione agricola "Mai vista una tempesta di grandine cosi ampia ed importante": http://www.rts.ch/info/regions/5007020-vignobles-et-cultures-detruits-premier-bilan-des-degats-de-la-tempete.html

    RispondiElimina
  8. ..Saranno contenti i carrozzieri..Cmq prima crolla lo stato centrale italiano più si può salvare delle provincie manifatturiere italiane strozzate dalla tasse...Leggevo proprio oggi che vogliono aumentare l'irap per coprire il deficit sanitario... ora che i lavoratori della sanità pubblica passino qualche mese senza stipendio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma ancora questa storia dei lavoratori pubblici? Guarda che se non la finisci ti mando a lavorare al Fondo Monetario Internazionale dove adorano ragionamenti come i tuoi... Peccato che poi a quei livelli devi accettare i festini con trans e cocaina, purtroppo all'inizio quello che riceve i fisting degli altri dirigenti saresti tu, proprio mentre decreti misure "anali" per i paesi spendaccioni.
      Spero tu colga l'ironia e accetti la mia simpatica disapprovazione per le tue continue botte alla pubblica occupazione, che è un problema ma non è IL problema.

      Elimina
  9. "The inevitable is baked into the cake", per citare il prof. Mobus.

    http://questioneverything.typepad.com/question_everything/2013/06/fifth-annual-biophysical-economics-meeting.html

    RispondiElimina