4.10.11

Fine dell'auto, fine dell'America, fine di un (del) mondo

Un ottimo indicatore di come va e come andrà l'economia reale americana (quindi mondiale) è il "Vehicle Miles Driven" che indica il totale stimato delle miglia percorse su tutte le strade americane.
Ad agosto 2011 il buon Doug Short, professore di economia alla North Carolina State University, notava* che il picco del traffico negli States data ormai di giugno 2006 e che siamo oggi agli stessi livelli di traffico del 1997 e nel più lungo periodo recessivo da quando esiste il traffico su gomma. Nessun calo di kilometraggio è mai durato oltre due anni ed in nessun caso si è rimasti in fase recessiva per oltre 61 mesi. Come indica il grafico sopra, i mesi di recessione "stradale" sono ormai 73; questo grafico è solo un indicatore parziale, ma l'automobile non è forse IL bene di consumo per eccellenza e la strada percorsa non è di fatto un fondamentale misuratore economico dell'area OCSE?

Altri anni di rivolte e collassi socio-economici a catena avverranno certamente, di dimensioni maggiori rispetto al quadriennio di crisi mondiale appena passato, che poi non è passato... In Grecia sono in recessione da quattro anni ormai, il totale delle vittime negli scontri e nelle sommosse delle "rivolte greche" è di 3 morti ed oltre 300 feriti (grazie per la puntualizzazione su mio precedente errore a tale "Nero Tulip", nei commenti). Nonostante sia doloroso un tale conto, questi non sono ancora numeri da mondo che sta cambiando. Spiace dirlo, sono troppo cinico e realista, ma solo quando il sangue scorrerà a fiumi la Storia cambierà velocità, purtroppo accelerando verso il Peggio, assieme ai nostri salari e le nostre rendite per chi ne abbia ancora...

*link: http://SeekingAlpha.com/article/289030-vehicle-miles-driven-and-the-ongoing-economic-contraction
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7 commenti:

  1. Veramente in grecia il morto c'è stato, un ragazzo di 16 anni ucciso dalla polizia... :(

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  2. Negli scontri del 2008, in effetti fanno parte della crisi greca 2008-2011...

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  3. E in quel mentre in Italia collassano le vendite di auto, ma attenzione: solo i segmenti A e B. Tra C-D-E c'è relativa stazionarietà.
    Come dire che spariscono le auto dei poveretti, e non quelle dei signori. E per auto dei poveretti intendo anche il trasporto pubblico locale.
    Forse è ora di arrabbiarsi.

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  4. Il mondo, come insieme di motori termici, si sta spegnendo a poco a poco. Arrabbiandosi o no, anche i SUV avranno vita breve...

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  5. Arrabbiandosi o no, anche i SUV avranno vita breve...

    Marchionne é stato informato?
    Ho sentito che é ancora indeciso se costruire il SUV targato AlfaRomeo ;-)

    Quello FIAt dice che lo costruirà. Dice

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  6. Marchionne lo sa benissimo. E' anche per questo che è residente in Svizzera e che sta scappando col bottino "solido" di FIAT. Ma i dipendenti se la sono fatta mettere in quel posto ormai da tempo, il sindacato in Italia è ormai una burla e tra un decennio di certo FIAT sarà il nome di uno dei tanti musei a cielo aperto che costelleranno l'Italia.

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  7. che la recessione non si sia mai fermata è un dato di fatto che chiunque può verificare di persona facendo il conto di quanta gente che conosce ha perso il lavoro (e/o è stata costretta a ricevere stipendio molto inferiore) e quanta l'ha trovato (e/o ha avuto un miglioramento salariale). E se da noi siamo messi così, negli USA va molto peggio visto che il disoccupato medio di laggiù oltre a non avere di che tirare avanti ha pure debiti assurdi accumulati quando lavorava grazie alle banche che concedevano mutui e fidi a strafottere senza problemi, tanto che anche l'ultimo sguattero di McDonald's aveva la sua bella sfilata di carte di credito. Ma riconosciuti questi dati di fatto, non è possibile che, lentamente, si stia diffondendo l'idea che avere una macchina per ogni persona sia un lusso che si può sostituire benissimo con il carpooling, che oggi col telefonino è anche molto più facile da organizzare che in passato (negli USA è stato diffuso già durante l'ultima guerra mondiale e la crisi petrolifera di 40 anni fa, http://en.wikipedia.org/wiki/Carpool#History)? Certo, è una modalità di trasporto da tempi di crisi (e infatti, ripeto, nessuno nega che la crisi ci sia, specialmente per i lavoratori dipendenti), ma se getta le basi per far capire ai cittadini che condividere è meglio che essere consumatori alienati separati dal mondo, male non fa.

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