"Fottuta puttana ecologista, giornalista terrorista, zecca comunista... Ma io ti massacro!" avrà pensato l'agente della forza pubblica poco prima di sferrare il suo vile attacco.
Nella foto dell'agenzia Reuters scattata da Yannis Behrakis, si vede la giornalista greca Tatiana Bolari pigliare un forte schiaffone* (probabilmente un pugno), cosa accaduta a molti altri suoi colleghi quel giorno, il 5 ottobre 2011 nella Piazza della Costituzione (...) ad Atene. Siamo alla punizione sommaria. Ma gli schiaffoni dei cittadini-poliziotti non ripareranno la Grecia dal fallimento e nemmeno i 400 elicotteri da guerra americani comprati or ora dal governo greco per continuare a fronteggiare l'eterno nemico turco.
Ricordo che la Grecia è il paese europeo col più alto tasso di dipendenza dal petrolio nel suo energy mix, come da studio stilato da Luis de Sousa** per TheOilDrum.com: fino al 2010 era al primo posto seguita da Irlanda, Portogallo, da Spagna ed Italia. I prezzi alti del greggio, del gas naturale, del carburante raffinato a margini di profitto quasi nulli, la forte dipendenza dal trasporto marittimo e dalla abnorme importazione alimentare e di consumatori-turisti hanno dato un colpo di grazia ormai tre anni fa alla Grecia ed il paese si riprenderebbe solo con un barile a 20 $, la qual cosa non esisterà mai più sul Pianeta Terra... A meno di varare un "dollaro pesante", sopravvalutato di 5-6 volte... Con guerra civile immediata negli Stati Uniti, dove ci sono quasi 90 armi dichiarate per 100 abitanti!
La fine del petrolio è multiforme: oggi è l'ennesimo pugno in faccia ad una giovane greca. Dopodomani sarà il pasto mancante sulla tavola di un pensionato irlandese. Tra una settimana sarà l'ennesima lettera della banca tra le mani tremanti di un italiano...
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il barile a 20 dollari?? manco se è vuoto!!
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