18.10.11

Roma, 15 ottobre: "black block" o poliziotti? (3a parte)

Dopo essermi a lungo documentato, concludo che a mio avviso sabato scorso a Roma vi è stata unità di intenti (molto probabilmente non concertata) tra cosiddetti "black block", maggioritari, e un gruppo minoritario di agenti di polizia infiltrati. I primi hanno danneggiato soprattutto mezzi della polizia ed affini, i secondi hanno dato fuoco ad un paio di auto private e distrutto altrettante vetrine di banche scortati da altri colleghi in abiti borghesi e casco.
In ogni caso, questa violenza profitta essenzialmente al governo in carica, che è ai suoi minimi livelli di gradimento.
_____________

2 commenti:

  1. Lo vedi che sei un inguaribile complottista.

    Rassegnati, erano pericolosissimi anarco-insurrezionalisti-antitavisti, non hai letto l'intervista a F, il blackbloc, uscita su Repubblica, ha confessato tutto, pure che si allenava in val di Susa.

    E Saddam aveva le armi di distruzione di massa, i soldati di Gheddafi prendevano il viagra per stuprare le donne, i soldati iracheni buttavano i neonati per terra, 19 musulmani semianalfabeti armati di un temperino hanno tirato giu 3 grattacieli a NY e centrato il Pentagono, Pasolini l'ha ammazzato un ragazzino etc etc

    RispondiElimina
  2. E Stalin è morto di influenza!

    Certo che sarebbe facile girare la frittata contro chi ci governa: basterebbe che i manifestanti normali chiedessero conto al governo delle farsesche inefficienze mostrate nella gestione dell'ordine pubblico. Non mi pare che nessuno stia facendo niente. Non siamo molto astuti.

    RispondiElimina