8.4.12

Riprogettare la città secondo la Costante di Marchetti

Buona Pasqua a tutti, in dono vi lascio uno dei più illuminanti post dell'ultimo periodo. Di Anna Ryden, esperta di guai energetici.

Nel 1994 il fisico italiano Cesare Marchetti ha pubblicato il lavoro "Anthropological Invariants in Travel Behaviour" che dimostra come gli spostamenti personali sono molto più regolati da istinti di base che da ragionamenti economici. La costante di Marchetti dà il valore di 1,5 ore giornaliere come tempo massimo accettato da noi umani per gli spostamenti. Da sempre, 10.000 anni fa, ma anche oggi.
http://oronero.wordpress.com/2012/03/01/la-costante-di-marchetti-e-larea-c/

Ripensare i proprii bisogni secondo il raggio di 45' di bicicletta (o di cargo-bike tutte da costruire) attorno alla propria abitazione... Sembra pure una facile missione per un'Italia storicamente densa di micro-attività. Non so se il futuro sarà delle biciclette, di certo non è delle automobili.
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8 commenti:

  1. l'altra sera ho avuto il piacere di conoscere Medo di persona, abbiamo fatto chiacchere fino a tardi, è stata una piacevole serata, e posso assicurarvi che non è solo sempre così pessimista e catastrofico come qualche volta può apparire!
    e questo post lo dimostra: noterete infatti che, prima dell'affermazione che il futuro non è delle auto, c'è la positiva visione di un futuro di spostamenti brevi, in bici, che si porta dietro ritmi di vita differenti, meno agitati di quelli di oggi, più umani.
    Certo, bisognerà riorganizzarsi un pochino, vabbè, ma magari ce la possiamo fare!
    a presto, Stefano di Ivrea.

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  2. Grazie Stefano, piacere di avervi conosciuti. Da Nicola succedono sempre cose belle. Riguardo al dibattito decrescita felice o sobrietà felice o allegra rinuncia, come parafrasare il nostro vate locale? Egli disse "Una cosa anche ostica è un conforto se la scegliamo noi, mentre se viene imposta da altri è tutta sofferenza." Cesare Pavese

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  3. Io sogno un futuro cittadino di sole biciclette, o almeno in numero preponderante sugli scarsi autoveicoli privati. Ma temo che ci saranno ben altri scenari e meno piacevoli di una città più vivibile sul sellino di una bicicletta.
    Purtroppo c'è un'intera classe dirigente globale, col culo difficilmente schiodabile dalla poltrona del potere, che si sta affannando per assicurarci il peggiore scenario di cambio di paradigma.
    Piacerebbe anche a me conoscere medo di persona in qualche trattoria e parlarci fino a tardi...

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  4. Sono effettivamente in qualche trattoria italiana da dopodomani e fino a sabato sera. Tra Arezzo e Roma. Basterebbe essere vicini e poi mettersi daccordo. La mia e-mail è "medori", seguito da chiocciola e da gmail.com .

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  5. Vivo a Bari, troppi 500 km da Roma. Pazienza, seguirti nel blog non è così male...

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  6. se passi nei dintorni di venezia. dimmelo che ti invito a cena.
    climber15
    carlo

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  7. Appena tornato da Venlo, Paesi Bassi, Floriade. Bicilette d'appertutto e anche di èpiù, e sembrava di essere in un'altro pianeta.

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  8. Carlo, ho visto troppo tardi l'invito; grazie mille. Venezia era ormai troppo lontana.

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