Ben 10500 passeggeri di treni ad alta velocità (TGV) hanno subito ritardi di molte ore, in gran parte a causa di una "piccola ondata" di suicidi*. Nel silenzio, nonostante la Francia sia il paese europeo che spende di più in assistenza di categorie fragili, disoccupati e poveri in generale, sempre più francesi colpiti a fondo dalla crisi colgono l'occasione dei ponti festivi per mettere a profitto la loro solitudine e... togliersi di mezzo in modi plateali. Di solito si conta un suicidato al giorno sui binari, qua siamo a quota 4 e la Francia per ora non è che all'usuale 10% di disoccupazione, nessuna banca collassa, niente rischi di default, niente austerità...
Per le ferrovie è un dramma nel dramma, ogni suicida dà diritto a molti giorni di malattia per gli autisti di treno (che già sono sempre meno e devono lavorare sempre di più, con l'ultimo regolamento interno SNCF ha aumentato il loro tempo di guida minimo giornaliero da 7h43' a 7h45', senza relativo aumento di stipedio...) e richiede dalle due alle tre ore per gli accertamenti e la rimozione dei corpi dei poveri suicidati. Più delle proteste, per bloccare l'alta velocità potè la crisi.
"Siamo molto preoccupati per l'aumento dei suicidi", ha dichiarato Michel Pronost della SNCF, "negli ultimi tre giorni abbiamo registrato ben 12 suicidi sui binari del territorio nazionale".**link: http://www.europe1.fr/France/TGV-nuit-de-galere-pour-10-500-voyageurs-1104127/
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Impressionante. Chissà cosa accadrà quando saranno in piena crisi.
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