In Francia siamo alla fantascienza: oltre all'aumento di un ulteriore 5% del costo del gas al 1 luglio 2012, il Consiglio di Stato francese ha appena dichiarato legittimo lo "sblocco" delle tariffe dell'autunno 2011 (avete letto bene, dell'anno scorso...) e approvato un aumento RETROATTIVO di un ulteriore 10%*. Il prossimo conguaglio per alcune famiglie sarà salatissimo, già oggi 6,5 milioni di francesi sono considerati "mal chauffés" dall'Osservatorio sulla Precarietà Energetica, di questi molti hanno rinunciato stabilmente a riscaldare l'abitazione.
Il governo Fillon aveva congelato il costo al metro cubo lo scorso inverno, autorizzando un misero 4,4% di aumento semestrale ed in parte per ragioni elettorali, ma ora nessuno potrà fare molto sulla questione, pena l'incapacità della società Gaz de France di fornire gas a tutti già dal prossimo autunno.
Questo accade mentre la Francia arriva al 99% di importazione di gas: nel 1977 produceva 12 miliardi di metri cubi di gas all'anno, per il 2012 avrà invece estratto poco più di 1 miliardo di metri cubi dai proprii giacimenti nazionali (il giacimento "gigante" di Lacq è praticamente esaurito) ma in proiezione ne avrà consumati circa 45 miliardi**.
*link: http://www.maisonapart.com/edito/construire-renover/energie-chauffage-climatisation/vers-une-hausse-retroactive-de-10--du-prix-du-gaz--7010.php
**link: http://www.ufip.fr/?rubrique=1&ss_rubrique=317&inner=348&ss_inner=498&id=d_30
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La francia è veramente molto simile all'Italia ...non abbiamo nessuna meteria prima.
RispondiEliminaAnzi loro ora forse "hanno" il petrolio libico.
Cmq se non ci fosse la russia , enorme russia, a pochi passi da noi mezza europa dovrebbe congelare d'inverno.
Da ciò che sono testimone perchè avviene intorno a me ed a volte pure mio malgrado mi coinvolge e da quello che leggo in blog come il tuo, che i sognatori fessi definiscono catastrofisti, mi convinco sempre di più che siamo alla viglia di una devastazione sociale che sfocierà INELUTTABILMENTE in una spaventosa mattanza.
RispondiEliminaProprio oggi i ministri delle finanze si riuniscono per decidere le prossime tappe: far fallire quali banche europee per prima (delle piccole tedesche o francesi o dele grandi italiane e spagnole?) e far scattare quando il congelamento (e in parte il sequestro) dei conti correnti dei privati cittadini in Spagna, cosa che è piuttosto urgente...
EliminaMedo, che la Francia fosse l'anello economico debole dell'ex asse Merkozy non era in discussione. Hai qualche notizia negativa anche sulla patria della culona tedesca? Spero di sì...
RispondiEliminaSulla Germania la notiziona è che la bolla immobiliare spagnola è stata ben coltivata dalla BCE (ovvero in gran parte dalla Bundesbank...) e che ora i tedeschi vogliono indietro almeno l'investimento iniziale e che siamo alla vigilia di un blocco dei conti correnti in Spagna (per pagare la Germania): http://www.tlaxcala-int.org/article.asp?reference=7590
RispondiEliminaL'evento -blocco dei conti-redde rationem- a quando lo pronostici?
RispondiEliminaFerragosto
Equinozio d'autunno
Ognissanti
Natale
Capodanno
E nel caso, 2012 o 2013?
O forse appena concluse le olimpiadi a Londra?
Un saluto, Marco Sclarandis
Per la Spagna potrebbe avvenire entro agosto e durare semplicemente il tempo di un prelievo notturno...
Elimina...Piccola consoierazione sulle socialdemocrazie europee, ovviamente non conclusiva ed aperta a critiche : meglio la concentrazione della ricchezza in poche mani, che si spera investano presto e molto nelle rinnovabili, maturatiormai i tempi e fiutato l'affare, piuttosto che consumare l'impossibile nei servizi diffusi socialdemocratici ormai insostenibili...Cosa ne pensate ? ( Ovvio che io preferirei piuttosto che una oligarchia economica che magari investa nelle rinnovabili con palese ritardo una dittatura tecnocratica basata sull'evidenza scientifica con forte invasività nelle libertà non civili ma biologiche del cittadino e spietata meritocrazia, fino al punto di vietare la trasmissione dei beni ai figli...)
RispondiEliminaHanno investito poco e male nelle rinnovabili, continueranno su questa scia. In Francia il nucleare più pulito e sicuro mai esistito, di quarta generazione (al torio), è stato bandito dalla ricerca nazionale. In ogni caso servono circa 30 anni perchè sia operativo e bastano altri due o tre crash finanziarii e niente sarà finanziabile. La centrale di Fessenheim in Francia è situata esattamente sopra la più grande falda freatica di tutta Europa ed anche su una faglia capace di un terremoto 7 Richter, ha solo un metro di protezione prima del terreno (contro le decine di metri di Fukushima) ma il governo francese ha deciso e deciderà sempre che deve continuare ad operare perchè fa girare i quattrini (soprattutto da export verso Germania) e salva il paese (per ora) dal black-out che è comunque scritto nelle sacre carte della fine del mondo elettrico. Le socialdemocrazie non sono da tempo socialdemocrazie ma oligarchie competitive. L'Europa è sotto i colpi di Stati Uniti ed Inghilterra, la Germania con il suo terrore dell'inflazione non ci aiuta e la BCE è un vespaio.
Eliminama almeno un pò di elettricità lasciacela, altrimenti come faremo a commentare il tuoi post.
EliminaAhahah! Ci sarebbe poco da ridere, ma ridiamo va'.
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