Nella foto a lato, il reattore 3 com'è oggi. Lo stato è pietoso e preoccupante; la foto è di grande qualità ed interesse: scattata il 19 settembre 2012, diffusa qualche ora dopo dalla Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA, in inglese) rispetto alle foto dei mesi scorsi, mostra una parete Ovest molto più "verde": muschio? Alghe? Ossidazione? Rame per allontanare i parassiti?! In compenso quel che era inclinato prima è inclinato anche oggi, pregando che non avvengano terremoti importanti nelle vicinanze. Oppure che non ci cadano dentro oggetti penzolanti,... come è accaduto proprio tre giorni fa.
Fukushima Dai-ichi, sabato scorso: durante le operazioni di rimozione detriti alla centrale nucleare, una trave d'acciaio di 470 kg è caduta "innavertitamente" nella piscina del carburante usato, al reattore numero 3. Ieri, Tepco ha mandato sott'acqua la consueta videocamera, poi dichiarando* a fine giornata che c'è effettivamente una putrella adagiata sul fondo della piscina, a 11,50 m di profondità, ma non possono confermare che sia quella caduta. Ma quante altre ne sono cadute là dentro, nel marzo del 2011?
Tepco sempre ieri dichiara che all'interno della piscina non riscontrano danni in seguito a questa caduta, ma che un oggetto di almeno 300 kg potrebbe crearne cadendo, anche se la caduta è attutita dal liquido presente.
Si impone un personale riassunto: una putrella di acciaio del tetto esploso nel marzo 2011, del peso di 470 kg, è caduta sabato nella piscina del combustibile, Tepco indaga subito ma anche con la videocamea non la individua, ma dichiara che comunque l'incidente di sabato scorso non ha fatto danni; tuttavia, comunica sempre Tepco, un oggetto di oltre 300 kg "potrebbe fare danni" agli assemblaggi delle barre di combustibile e quindi devono continuare le indagini, infine ci dicono che effettivamente in fondo alla piscina hanno trovato una (un'altra) putrella, caduta dentro chissà quando, ma della caduta di quest'ultima non risultano danni.
Siamo arrivati a questo. Camminiamo sempre sull'orlo del baratro e del comico. Chissà cos'altro hanno nascosto, nascondono o nasconderanno? Un'altra notizia inquietante, meno recente ma che non vedo essere seguita da nessuna parte, è che l'edificio del reattore numero 4, quello della piscina "barcollante" sta spanciando, di circa 13 mm ad ogni nuovo rilevamento** (a cadenza per ora bimensile), gonfiandosi e afflosciandosi verso l'esterno (verso Ovest): siccome l'immobile è crepato in vari punti, si sta muovendo di lato ed inizia a pendere, gravato dall'immenso peso sovrastante a cui si aggiunge il peso di una piccola gru posizionata sul tetto da molte settimane ormai. Lo spanciamento avviene, forse, anche in seguito alle scosse di assestamento ed alla liquefazione del suolo attorno al reattore, fenomeno che accade durante terremoti di medio-alta intensità e che si è verificato a Fukushima (è stato fotografato a poche centinaia di metri dai reattori). Se il movimento non si arresta, all'orizzonte 2015 l'edificio sarà senz'altro crollato dal lato della piscina. C'è da sperare che a quel tempo abbiano rimosso tutto il carburante, ma pare che non sarà una faccenda tanto rapida, soprattutto se il Giappone non accetta da subito che forze internazionali collaborino sul campo. E non lo accetteranno mai.
C'è mica tanto spazio per fare gli ottimisti. L'ottimismo ha lasciato da tempo spazio al silenzio, la minimizzazione e la censura...
Ricordo che nella piscina 3, sotto quei detriti in foto in alto, sono tuttora contenuti 514 assemblati di combustibile usato e 52 di non usato, raffreddati alla meno peggio da Tepco, ognuno lungo circa quattro metri. Ogni assemblato pesa circa 300 kg e contiene 72 barre di combustibile UOX. 170 tonnellate di materiale in totale. La barra di combustibile di per se' è una lunga matitona formata da "pellet" (di uranio) infilati uno dopo l'altro grandi ognuno come una moneta da 20 centesimi di euro: ogni pellet fornisce l'energia equivalente di 3 barili di petrolio (ed ha un potenziale di inquinamento radioattivo su cui sorvolo per amore del lettore). La barra di pellet UOX è protetta da una lega metallica speciale. Se niente va storto, per rimuovere tutto quanto a Fukushima, e farlo in sicurezza, ci vuole almeno un anno secondo Tepco.
*link: http://www.yomiuri.co.jp/dy/national/T120925003337.htm **link: http://enenews.com/bulge-in-no-4-reactor-building-40-larger-than-previously-reported-in-tepco-data
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