22.4.13

La spoliazione dell'Italia

Sono l'unico commentatore in lingua italiana che ci aveva preso, e che non si era fatto prendere dalla fregola delle inutilissime elezioni, delle più ancora inutili chiacchiere su un cambiamento in corso e dagli altri "fumogeni" agitati dai poteri marci: il nuovo esattore, dopo mesi di distruzione operata da Monti, è l'attuale senior advisor di Deutsche Bank per l'Italia. Ve lo ricordate?
Mai, dal 1945 ad oggi, tanta ricchezza era partita per sempre dall'Italia verso l'estero e tanto lavoro era stato distrutto in patria.
Dal 2004 le cinque maggiori compagnie petrolifere mondiali hanno visto il loro output ridotto del 26%, le esportazioni verso paesi dipendenti come l'Italia sono crollate a profitti di pesci grossi (Germania, Stati Uniti, Francia). L'Italia era ed è, dopo Grecia ed Irlanda, il terzo paese per dipendenza del PIL dall'importazione petrolifera. Senza greggio in abbondanza sui mercati, l'Italia avrà nel giro di 5-6 anni il PIL di un paese africano. Gli esattori che si susseguiranno dovranno accelerare questa caduta a profitto dei burattinai moderni, la cui gioia durerà comunque solo pochissimi anni, poi i milioni di immigrati musulmani presenti nei loro paesi daranno comunque fuoco a tutto quel che possono.
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12 commenti:

  1. La riduzione della dipendenza da petrolio (ed altre risorse) se fosse un passo di transizione, di descrescita potrebbe essere un ottimo segno di razionalità e di logica ritrovata e avere eccellenti prospettive. Un passo importante verso la ricerca della autonomia e della sovranità energetica (ma non solo).

    Invece ho l'impressione che siamo in quella che gli altri chiamano "crescita negativa" ovvero una acquiescenza malmostosa e a musi lunghi cullandosi e inquinandosi la mente con l'illusione tossica di una ripresa del tumore della crescita e dei consumi(smi) che non verrà mai.

    Ieri mentre camminavo per luoghi di Italia residuale nei quali la Natura sta fagocitando tracce umane che l'abbandonarono negli anni del boom sciagurato, anche per la vita assai misera che permetteva, ci chiedevamo se gli scenari ormai prossimi di scarsità di risorse prima e di carestie poi riporteranno degli homo a ricolonizzare quei luoghi grami.

    Una delle poche cose sensate del fascismo fu una qualche idea di autonomia e sovranità altrimenti detta autarchia.
    In quel ventennio in quei luoghi di Appennino si viveva sostanzialmente senza petrolio, direi apetroliticamente. E proprio la sostanziale "ostilità" dei luoghi impose una densità demografica assai scarsa.
    Considerando che tra 1930 e 1940 eravamo tra i 35M e i 47M ca. in quegli anni e si tirava la cinghia in molti posti, potete immaginare come diverrà tra un paio di lustri? con un terzo della Superficie Agraria Utile distrutta per sempre da speculazione e crescita edilizie e infrastrutturali? (e peggio del peggio, la migliore SAU, quella dei pochi campi in terreni fertili, piani e con disponibilità di acqua).
    Quando si arriverà alla fame le città e le periferie esploderanno e gli odi etnici saranno scintille in una polveriera preparata con indescrivibile buonismo idiota panmixista in anni di crescita, di immigrazione. In particolare le enclavi peggiori saranno quelle islamiche e il conflitto tra nord africa ed europa mai sopito sarà dentro le nostre moltitudini urbane/periferiche di morti di fame.
    Chissà se saranno i neocartaginesi ad esplosione demografica a spargere il sale sui resti ci ciò che fu dei buonisti debosciati politicamente corretti italici.

    P.S.
    Nel grafico dei censimenti si noti la gravissima sensibile ripresa della crescita demografica tra 2001 e 2011 proprio dovuta alle nascite da immigrati, dopo che si era arrivati ad un timido cenno di stabilità tra 1991 e 2001.

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  2. ...Di petrolio ne usiamo ancora parecchio: il problema è l'uso...Pensiamo a quanto della nostra spesa pubblica va in resilienza dei suoli ed energetica...I servizi alla persona di stato sono oggi un abominio contro tutto il biota...Quanto alla sovrappopolazione è un problema che in Italia non c'è visto l'attuale tasso di fecondità delle italiane a 1,2 : fra 20 anni di baby boomers ne saranno rimasti ben pochi, il problema è non ingrassarli con cure mediche e diritti di stato contro i meno anziani e tutto il pianeta.

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    1. > Quanto alla sovrappopolazione è un problema che in Italia non c'è visto l'attuale tasso di fecondità delle italiane a 1,2

      La sovrapopolazione è un problema già da decenni.
      Direi un problema del petrolitico.
      L'impronta ecologica già ora eccede di gran lunga la biocapacità (qui il grafico).
      Quindi già da tempo siamo sovrapopolati come quasi tutti i paesi (consumisti).

      Francesco, tu confondi il problema in assoluto con il fatto che avevamo iniziato fortunatamente un rientro demografico (1.2 figli per donna, come tu citi).
      Io sto parlando della ordinata a questo tempo (t), tu della derivata prima.
      Il fatto che le donne italiane abbiamo un tasso di riproduzione potenzialmente favorevole verso la decrescita demografica e la sostenibilità diventa un problema nel problema se poi arrivano ondate migratorie di immigrati con una ferocia riproduttiva e consumistica folle.

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  3. .. la cui gioia durerà comunque solo pochissimi anni, poi i milioni di immigrati musulmani presenti nei loro paesi daranno comunque fuoco a tutto quel che possono.
    ....
    Chissà se saranno i neocartaginesi ad esplosione demografica a spargere il sale sui resti ci ciò che fu dei buonisti debosciati politicamente corretti italici.



    Perfetta sintonia di pensiero e convinzione con Medo.

    Una domanda: approdato a quella conclusione per lettura di profezia o come per il sottoscritto per semplice logica supportata non da buonismo coglione ma sano e cinico realismo?

    Ah quasi dimenticavo l'equazione che spiega tutto (per chi la capisce):

    Cacchianesimo = Agonia d'occidente

    Firmato: Luigi Zambotti (luigiza per pura comodità)

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    1. Ritengo il modello "sistemi 5" sia una follia completa che non ha alcun raziocinio, che è matematicamente, biologicamente, sociologicamente molto efficace nel condurre al collasso.
      Io vorrei che questi apologeti della crescita, del politicamente corretto spiegassero le loro profezie dementi e sciagurate che confliggono con aritmetica elementare e la matematica semplice, scienza e conoscenza e pure la storia che è un susseguirsi di atti di sopraffazione (migrazioni violente, predazioni (quella dei paesi consumisti ai paesi del secondo e terzo mondo per le risorse) guerre.
      Ma invece di trarre insegnamento da essa e apprendere il concetto di rispetto dei limiti si spera sempre di essere dalla parte dei forti e che gli altri schiattino cazzi loro.

      E' ovvio che ad essere minimamente logici si diventa cinici nello smascherare questa colossale e suicida finzione.

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    2. @UnUomo.InCammino

      Il punto é che quelli rifiutano la realtà di questo mondo e le leggi che lo governano:

      uno stato di esistenza dove ciascun individuo NON è bastante a se stesso. Ed é da qui che nasce il male (per chi lo subisce).

      Ed é per questo che i fondatori di religioni vere, come il Cristianesimo, hanno solo indicato la strada per liberarsi dai vincoli di questo stato di esistenza e non hanno per nulla preteso di cambiarlo.
      "Il mio regno NON é di questo mondo", diceva il Nazareno.

      Sono i suoi stupidi sedicenti seguaci che si illudono di poterlo creare in questa terra e combinano solo disastri.

      Ecco perchè per la loro folle, demente, criminale, utopia utilizzo il nome di Cacchianesimo.
      Danno la colpa del disastro all'Altro, a chissà chi, persino al Maligno ma mai alla loro stupidità.

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    3. Le religioni vecchie o nuove rimangono e sono oppio per le menti.
      Nel momento in cui tu rifuggi dalla realtà e ti metti ad apologizzare una soluzione che non lo è, lo era in altri contesti, che è parte del problema, spegni critica e osservazione della realtà qui e ora, insisti con morali astruse, rifiuti l'osservazione etica razionale e critica della realtà, stai aumentando il problema.
      Poi ci sono gli illuminati, come Cristo che hai citato e le religioni che li hanno da sempre combattuti (nel caso specifico giustiziato/eliminato per crocifissione).
      Le religioni monoteistiche e la loro anacronistica teologica natalista (andate moltiplicatevi soggiogate) direi che sono tra i principali responsabili di questo grave degrado della biosfera.

      Le nuove religioni (capitalismo, lilberismo, consumismo, comunismo, tecnoteismo, accrescitivismo...) competono al peggio con quelle tradizionali, direi.

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    4. Per chi legge anche l'inglese un ottimo articolo sulle carissime vecchie religioni (tutte piene zeppe di compassione)

      Juan Cole: Terrorism and Other Religions

      http://www.commondreams.org/view/2013/04/23-1

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  4. Nuovamente OT, almeno parzialmente, ma credo valga la pena darci un'occhiata:

    http://kelebeklerblog.com/2013/04/22/la-modernita-che-cresce-o-lurbanistica-futuribile/

    "Astraiamo un momento dall’irrilevante fatto di cronaca, e guardiamo tutto lo scenario.

    Le auto in perenne movimento persino sotto i colpi di arma da fuoco, la folla incontenibile di giovani maschi senza futuro vestiti nell’universale jeans-e-maglietta, lo scenario urbano in cui le impalcature erette da qualche speculatore con i soldi del Fondo Monetario si mescolano con le costruzioni che contemporaneamente si sbriciolano, le camionette della polizia, uguali anch’esse dalla Tailandia a Roma.

    Non si poteva rappresentare meglio il presente del Terzo Mondo, né il futuro prossimo del Primo".

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    1. Ho letto l'articolo e alcuni commenti.
      Egitto è molto avanti.
      S', sulla strada per la sperimentazione de Il Collasso.
      80M di homo in una terra che a parte la striscia intorno al Nilo è desertica o subdesertica.
      Sarebbe interessante calcolare la densità media di popolazione per superficie agraria utile totale.
      La polveriera dell'impronta ecologica (demografia e consumi(smo)) che aumenta di anno in anno.
      Tanto poi possiamo emigrare in Europa, no!?
      Milionate di giovani senz'arte ne parte, senza prospettive di lavoro (non oso neppure aggiungere sostenibile / ecologico / produttivo di beni utili e primari).
      Poi certo sarà colpa di mubarakiani, dei salafiti, dei fratelli mussulmani no di quelli copti, di democrazia mancate, di mancata crescita e altre buffe teorie antropocentriche del genere.
      Non mi sembra di leggere nulla sul collasso ecologico di questi paesi già in corso.

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    2. Al momento il botto lo hanno già fatto i siriani, poveri loro. Popolazione in crescita e declino delle produzioni di petrolio: senza revenues si sono trovati a mal partito piuttosto in fretta. I vicini hanno ovviamente approfittato dei disordini, ma questo lo sapete già.

      Per noi europei è davvero una sciocchezza soffiare sul fuoco di queste rivolte: le ondate di profughi degli anni '90 non ci hanno insegnato niente?

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  5. Non ci ho preso. Ma non è una buona notizia comunque..........

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