Per decenni l'Inghilterra è stato il maggior produttore ed esportatore di carbone al mondo, là è nata la rivoluzione industriale spinta da migliaia di macchine a vapore... Eppure oggi non hanno nemmeno più il carbone necessario per far andare le loro locomotive storiche*, un patrimonio a cui gli inglesi tengono molto. Il fallimento della Scottisch Coal ed un recente incendio alla miniera del Warwickshire** hanno praticamente tolto di mezzo il tipo di carbone adatto alle locomotive oltre che quasi ridotto a zero la produzione nazionale.
Brutta notizia per chi pensava che dopo aver bruciato tutto il gas ed il petrolio torneremo a funzionare a carbone...
*link : http://www.keighleynews.co.uk/news/news_keighley/10445858.Coal_crisis**link : http://www.guardian.co.uk/business/2013/apr/11/slow-death-coal-industry
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Il carbone di qualità sarà solo un palliativo, se è vero che il suo picco è previsto intorno al 2025, e comunque non avrà mai la versatilità del petrolio.
RispondiEliminaDel resto già negli anni '30 la produzione inglese non era più sufficiente a garantire livelli ottimali di export ed una delle conseguenze principali fu lo spostamento baricentrico italiano verso i crucchi, che potevano esportare il carbone vitale verso l'Italia di Mussolini. Negli anni seguenti poi, sempre per il picco produttivo di carbone, se ne andò in gloria anche l'impero coloniale di sua maestà britannica.
Più che il carbone, il vero dramma per gli Inglesi è il declino petrolifero del mare del nord. Semmai quello del carbone è la conferma che il Regno Unito è diventato un pallidissimo ricordo di quello che è stato nei secoli passati, sebbene abbia l'atomica.
Avrà anche l'atomica ma da qualche anno hanno pure inverni gelidi e prolungati oltre la norma.
EliminaLa vedo dura per i sudditi di sua Maestà.
Hanno l'atomica? E l'atomo ce l'hanno?
RispondiEliminaAnche l'uranio avrà il suo picco.
OT.
RispondiEliminaIntanto quel che scriveva Medo diverso tempo fa si sta avverando:
http://www.lefigaro.fr/conso/2013/06/07/05007-20130607ARTFIG00380-contre-la-desertification-des-communes-deviennent-pompistes.php.
Selon la Fédération nationale de l'artisanat automobile (FNAA), 1600 stations-services seraient menacées de disparition cette année, alors que la France dispose déjà de la plus faible densité de stations-services en Europe. La tendance n'est d'ailleurs pas nouvelle: en 1980, la France comptait 41.500 stations, contre environ 12.000 en 2012.
Succederà anche negli altri Paesi prima o poi.
EliminaI margini di guadagno per i gestori sono troppo risicati.
Al momento si stanno diffondendo le stazioni Self-service 24 ore su 24 prive di personale fisso ma con un incaricato che periodicamente le visita.
Quelle dalle parti di Cremona le stanno già chiudendo, in perdita pure loro.
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