Lisbona è l'unica capitale europea dove ancora sussistono delle bidonvilles (in foto, quella di Prior Velho, a pochi metri dall'aeroporto ma c'è di peggio e c'è purtroppo l'imbarazzo della scelta*, ci son pure finito quando passai di là in "vacanza": vidi giovani scalzi trascinare sacchi di patate verso casa, come fossero le ultime patate del mondo). Da quando sono "nate", per lo più abitate da diseredati arrivati dalle ex-colonie portoghesi (soprattutto Angola), le baraccopoli non sono mai più sparite ed ora - causa crisi - sono abitate da portoghesi di ogni rango sociale, etnia, età, etc.
Nelle altre capitali europee le bidonvilles torneranno presto; per ora guardiamo con sdegno ai campi lerci dei nomadi, in un futuro non lontano alcuni di noi ci abiteranno e faranno meno gli schizzinosi.
Lisbona,
RispondiEliminae Atene.
http://www.ilgiornale.it/news/esteri/i-greci-ginocchio-si-rifugiano-nella-favela-937938.html
presto sotto casa nostra
90.000 famiglie sfrattate:
RispondiEliminahttp://www.beppegrillo.it/2013/07/90000_famiglie_a_rischio_sfratto.html
Famiglie per bene senza casa:
http://www.beppegrillo.it/2013/05/famiglie_per_bene_senza_casa.html
A Brescia le famiglie nei container:
http://www.youtube.com/watch?v=edfEa8kOTQY
Se nella ricca Brescia, governata dai soliti politici che non capiscono niente dei bisogni della gente, le persone sono costrette ad andare nei container, allora le bidonvilles sono già tra noi.
Emergenza perenne anche a Bologna: nella città felsinea sfratti, occupazioni di massa e tendopoli non sono mai scomparse. Ridicolo in un'area urbana imbottita di immobili inutilizzati, e in effetti gli sfrattati con un po di iniziativa un tetto abusivo lo trovano generalmente in fretta.
RispondiEliminaNel mentre il nostro governicchio pensa a nuove svendite di patrimonio: tenetevi forte, se mettono all'asta qualche palazzo ne vedremo delle belle sul fronte immobiliare / banche.