"... il Signore Dio piantò un giardino ... e vi collocò l'uomo ... il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare ... prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse ..."
(Antico Testamento, Genesi I)
Chissà cosa intendeva il Signore Dio, probabilmente non gli serviva che un custode e giardiniere del Creato?
Forse intendeva dare un nobile compito che elevasse proprio l'uomo, non più una bestia tra le altre?
E perchè proprio a lui? Questione di pollice opponibile e questione che senza il pelo del gorilla, gli faceva pena quando se lo immaginava sotto la pioggia o tra i venti delle burrasche della Gola di Olduvai?
In ogni caso, il patto era che questi non mangiasse dell'albero del bene e del male, che gli avrebbe consentito di porre un diabolico dominio sul giardino stesso...
Sia come sia, a distanza di qualche annetto dall'assunzione dell'uomo nel giardino, lo stato di quest'ultimo è disastroso, e lo stato dei giardinieri non è migliore. Occupiamocene.
Poi ci occuperemo della capra, che va salvata coi cavoli; ma prima va salvato il giardino, assieme al giardiniere.
Non è mai troppo tardi per far quel che è ancora possibile.
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