10.2.11

Non tutto in Mali viene per cuocere

Leggo* che in Mali (Africa), si sono finiti il gas per cucinare: si daranno al crudivorismo che va tanto di moda nelle metropoli europee.
Il gas se lo sono finito per ragioni varie: troppo caro o troppa domanda o poca offerta (solito falso dilemma), troppe speculazioni e corruzione del gestore (solito falso problema, perchè allora al mercato nero dovrebbe essercene e non ce n'è), traffici poco chiari a livello di dogane (mancano 500mila bottiglie di gas, sono tutte state rivendute agli stati vicini perchè son più ricchi... Ma questo lo facevano pure prima), distribuzione complicata, etc.
Tagliam corto. Manca. E manca per un mix tipico di cause nella sindrome da collasso post-industriale... Anche dove l'industria non è mai realmente arrivata: cose che accadono nel Petrolitico, niente di nuovo per chi si interessa al problema energetico globale.

Più problematico constatare che il Mali aveva praticamente finito di deforestare non solo grazie a pratiche meno dannose legate all'allevamento estensivo, ma soprattutto grazie alla economicità del gas in bombola che era arrivato in quantità sufficiente in ogni villaggio da una trentina d'anni. Ora gli abitanti dispongono di ben 9000 kmq di foresta per mille abitanti, non è un guaio enorme la fine del gas, in un'ottica di bosco gestito soprattutto vista la bassa densità boschiva tipica della regione, che non permette un vero taglio massivo "rapido". Non si dimentichi comunque che la Storia insegna che la "gestione" del bosco sulla Terra ha avuto momenti assai poco felici, anche durante amministrazioni relativamente illuminate e comunitarie; per decenni in Francia era la pena di morte se ci si azzardava a tagliare alberi in certi boschi, poi venne la Rivoluzione Francese e le lame da boscaiolo finirono, perchè con quelle ci si scannava il vicino e poi si esportarono Oltralpe e ad Est assieme al modello di democrazia parlamentare repubblicana. Che ha funzionato finchè ha funzionato. Salvando anche i boschi. Ma sento scricchiolare da più parti.

Il guaio delle bombole di gas nel Mali, mi ha stimolato a sbirciare su Nationmaster.com e fare l'indovino su chi nel futuro avrà più guai "se si passasse al taglio del bosco per uso alimentare e di riscaldamento" (mangiare, sempre riscaldamento è, da fuori o da dentro...): gli italiani, per dire un popolo a caso, dispongono di 1700 kmq di area boschiva per 1000 abitanti ed il dato è in leggero aumento.
Da stare allegri? Beh, non tanto. Ma ne parleremo un'altra volta. Voi intanto compratevi delle vere calze di lana, di quelle che durano; o pigliate la lana ed imparate a farle; che vi riscaldate le mani nel frattempo (personalmente ho provato, non ci ho capito niente la 1a, la 2a e la 3a volta ho mollato, ne ho comprate dall'ultima laneria locale ed artigianale di Francia, che si trova non lontano da dove abito, esattamente a Saint Pierreville, nel Sud-Est).

Quello che non volevate sapere invece è che pare vero il dimenticato detto ecologista "no trees, no men". Guarda un po' infatti, l'Egitto ha il record negativo assieme all'Iraq e un paio di staterelli desertici laggiù, con un dato infinitesimo di area boschiva per abitante, praticamente cinque rami d'albero a testa. Si sarebbe potuta prevedere la prossima rivolta o guerra da collasso, solamente guardando questi dati? Non credo, ma aiuta a comprendere.
Vero è che gli egiziani stanno in mezzo ai deserti, che coltivano in ogni millimetro libero e "da sempre" (quando iniziarono a coltivare non era oltre un centinaio di tribù nomadi che prese a stanziarsi, ora sono 85 000 000 di abitanti e solo l'anno scorso sono nati 2 milioni di piccoli umani). Ma i millimetri coltivati o coltivabili si liberano o si sterilizzano con velocità assai relative rispetto alla malthusiana frenesia demografica locale sospinta da TV, giornali, regimi malinformanti, stili di vita all'occidentale e politiche monetarie da credito/debito infinito che hanno fatto credere anche agli egiziani la storiella che ogni forma di progresso è eterna, voluta, imposta e protetta dal Signore Iddio ("moltiplicatevi", dice... e poi? Sull'argomento, non ci è mica più tornato), dalle 195 confindustrie mondiali, l'FMI, il WTO, la BCE e tutte le lunghe ciocche serpentine di Mamma Medusa Stato-Banca-Industria.

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2 commenti:

  1. Penso che stiamo parlando di 1700 kmq per ogni milione di abitanti, o sbaglio?
    Con immutata stima,
    WB :-)

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  2. No, è per 1000 abitanti. Purtroppo.

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