Una bella grana il petrolio che è una risorsa finita ma prima di finire ci permette di finire (quasi) tutto il resto. E ci accorgiamo che i nostri magici macchinari invecchiano, che non dovevamo nemmeno pensare a costruirli dove li abbiamo costruiti e che anche le nostre sicurissime e stupende centrali nucleari sono improvvisamente tutte ingestibili, tutte a rischio, è il global weirding: clima, ambienti naturali, industria, economia, società umane... Tutto ha perso efficacia, senso, direzione, tutto è rovinato e se il sistema umano ha conservato energie pare più che altro che le utilizzi per autodistruggersi, continuando nell'errore, obbligati a tener accese le tre candele che al contempo ci bruciano i lembi della veste...
Bruceremo vivi, alla fine dell'era elettrica,
ma almeno avremo sconfitto il buio ed il freddo!
Bruceremo vivi, alla fine dell'era elettrica,
ma almeno avremo sconfitto il buio ed il freddo!
http://maps.google.com/maps?t=h&q=34.703889,-87.118611&ie=UTF8&ll=34.7038,-87.118492&spn=0.104008,0.154324&z=13
A questo link, ed in questa immagine sopra, è possibile visualizzare la centrale nucleare ad acqua bollente (BWR) di Browns Ferry, in Alabama (Stati Uniti). Costruita dentro la golena del fiume Tennessee, principale affluente del fiume Ohio. Che ora è in piena. Assieme al Mississippi, che non è per nulla pronto a ricevere altra acqua dallo stesso fiume Ohio.
Mentre scrivo il livello del fiume all'altezza della centrale è sceso da 6,60 a 6,31 piedi ma supererà 7 piedi entro 48 ore e gli 8 piedi tra 5 giorni ed in attesa di altre piogge. Il record degli ultimi 3o anni è 10,29 piedi (http://waterwatch.usgs.gov/new/wwapps/ftc.php?site_no=03577150), oltre 11 piedi si ha inondazione turbine aspirazione e circuito di raffreddamento primario; di 13,50 piedi è il limite del disastro, oltre il quale la centrale (leggermente sopraelevata rispetto ad entrata acqua) sarebbe inondata. La situazione con le previsioni è visibile in diretta qui: http://water.weather.gov/ahps2/hydrograph.php?wfo=hun&gage=deca1&rssDate=1305444600
Ben dentro alla antica zona paludosa, per minimizzare i costi di aspirazione dell'acqua utilizzata dall'impianto nucleare ad acqua bollente... Si è deciso di costruire i tre reattori proprio lì. Anche un solo metro ulteriore di dislivello per i pompaggi di acqua avrebbe reso anti-economica l'aspirazione, impossibile la redditività dell'intera centrale, dal punto di vista della potenza da utilizzare, esattamente come a Fukushima: le due centrali non si poteva costruirle più in alto, insomma non più al riparo di così da rialzi rapidi ed oltre i limiti storici di piene fluviali, tsunami marini, etc. In breve: sono state costruite il più vicino possibile all'acqua.
Come ci si è esposti a tsunami statisticamente di cadenza millenaria per Fukushima ed il Giappone, così per gli Stati Uniti e Browns Ferry ci si è esposti alle piene del bacino del fiume Ohio, statisticamente probabili ogni 300 anni.
Ebbene, a causa di un tornado proprio la centrale di Browns Ferry è stata danneggiata solo due settimane fa. E qualche ora fa per ben 40 minuti non c'è stato nessun raffreddamento, fortunatamente i generatori di emergenza hanno poi ripreso a funzionare. La cosa ha causato un aumento della temperatura rapidissimo di circa il 15%. Il problema non è gravissimo, anche se tutto questo non dovrebbe accadere per un semplice tornado: http://www.utilityproducts.com/news/2011/05/1417357240/browns-ferry-loses-cooling.html
Ma nelle prossime ore la centrale di Browns Ferry sarà certamente anche allagata dalle acque del Tennessee* che sta avendo una piena storica al limite (o forse oltre) di quella considerata negli anni '60 per la progettazione e costruzione della centrale. Non si sa se e che tipo di conseguenze si avranno I reattori sono già stati "spenti", ma si sa che occorrono settimane, mesi di operazioni per arrestare e raffreddare un reattore, mettendolo in sicurezza. E che comunque non è al riparo da eventi catastrofici estremi che si sia previsto di non considerare (come per il Giappone, i progettisti hanno pensato: "Conosciute le statistiche millenarie, noi prevediamo di non prevedere altro che i rischi secolari: altrimenti il tutto non s'avrebbe da fare. Stop.").
E come se non bastasse la centrale è colma** di combustibile usato che ha tanto bisogno di un raffreddamento continuo ed efficace, barre di combustibile per le quali il Dipartimento dell'Energia (DOE) non ha ancora pensato una nuova e definitiva sistemazione: eh sì, la costruzione della centrale è iniziata nel 1966, di tempo ne hanno avuto, ma tutto il denaro a questo scopo ipoteticamente di sicurezza è finito in stipendi, profitti, bonusm premi aziendali e dividendi. Come quasi sempre riscontriamo, il nucleare civile a posteriori (o a fine esercizio) si dimostra in perdita.
Tutto questo lo si sapeva da sempre: non ci sarebbero stati soldi , energie, volontà politichem et cetera per risolvere il problema smantellamenti, stoccaggio durevole e sicuro di rifiuti e per la gestione di eventuali catastrofi maggiori a quelle previste (che con assai poca precauzione si è scelto di non prevedere...).
Si è di nuovo nel tempo delle preghiere.
Per seguire le piene attualmente in corso negli Stati Uniti, soprattutto la grande piena del Mississippi che potrebbe eguagliare e superare quella record del 1927, basta andare qui: http://waterwatch.usgs.gov/new/index.php?id=ww_current
*http://www.lettera43.it/attualita/15764/usa-centrali-a-rischio.htm
**http://www.decaturdaily.com/stories/DOE-sabotaging-safer-nuclear-power,79589
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