24.5.11

Muovere l'Italia immobile

Leggevo il dossier 2007 del FAIB, Federazione Autonoma Italiana Benzinai*.
In Italia esistevano a quella data 23800 stazioni di servizio. Tante? Tantissime. Ma meno che negli anni'80 e ancora meno che negli anni '70. Nella foto a lato vedete "l'ufo", un defunto distributore ed officina dalle parti di viale Certosa a Milano (foto di Davide Oliva). Quanta benzina al piombo avrà erogato? Quanto inquinamento trasformato in "benessere" economico?
Per far due conti, basti pensare che una carina ed innocua Fiat 500 spargeva per Milano, fin dentro le case, ben 2 kg di piombo all'anno.

Al 2007, dicevo, in Italia vi era un impianto ogni 1507 vetture. Ovvero uno ogni 2500 abitanti. 8 impianti per 100 kmq, tantissimo se consideriamo quanto vasti sono gli Appennini e le Alpi, dove trovare un distributore è sempre stata un'impresa... In Italia si ha dunque la più alta densità in tutta Europa. In Francia, dove la razionalizzazione totalitaria degli ultimi 20 anni ha fatto in modo che non esista praticamente più il gestore autonomo ed è anche un paese più vasto, si ha una densità di poco superiore ai 2 impianti per 100 kmq, per altro in costante calo con obiettivo di 1 impianto ogni 100 kmq al 2020... Da loro sarà più facile metterci una camionetta di militari ed una di poliziotti quando, molto prima di quanto i cittadini si aspettino, il carburante sarà razionato. Cioè, a 1,60 € al litro per tanti è già razionato di fatto. Va beh.
La domanda è: ma insomma da noi i distributori calano o no? Calano. Fortemente.
La frase più interessante del dossier è appunto quella sul calo drastico della capillarità di distribuzione...

"Dal 1990 al 2005 – ovvero in 15 anni - i punti vendita di carburanti in Italia
si sono ridotti di circa 9000 unità, pari ad un calo di circa 600 unità all’anno."

Andiamo verso un collasso dell'offerta? Certo, perchè i distributori chiudono quasi a vista d'occhio ed appaiono le prime code alle pompe delle periferie urbane; a forza di chiudere, il prezzo medio carburanti è anch'esso logicamente in aumento, aldilà dell'aumento del costo del petrolio da raffinare... Il quale è pressapoco aumentato di undici volte negli ultimi quindici anni.
Non credo che il calo della domanda compenserà il collasso economico del comparto.

Se avete figli, semmai avrà ancora un senso avere una patente tra dieci anni, dubito che sarà semplice per loro rifornirsi in poco tempo e spendendo somme ragionevoli, a meno che non abitino nell'hinterland di Milano o di Roma.
Tempo quattro o cinque anni ed il paradiso dei carburanti disponibili ovunque e a buon prezzo, ovvero l'Italia, somiglierà di più ad un purgatorio... Se potete, voi che leggete, cercate ora di saper vivere senza carburante.
Se ci riuscite.

5 commenti:

  1. i numeri parlano chiaro, ma qui nelle zone di modena e reggio continuano a costruire solo stazioni di servizio....

    ciao

    Davide

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  2. Non ho i dati alla mano, ma sono sicuro che sono diminuite solo le stazioni di servizio, non le pompe e i litri di carburante venduto.
    E' come con gli alimenteri, le botteghine sono scomparse perché ci sono i sepermercati.
    Prima esistevano distributori in centro con una sola pompa, adesso ci sono stazioni di servizio in periferia che occupano lo spazio di un campo di calcio.

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  3. Veramente i litri di carburante venduto non sono affatto diminuiti: sono crollati. Per verificare è utile farsi un giro sul sito dell'Unione Petrolifera; dicono che nel periodo aprile 2010 - aprile 2011 si sia avuta una perdita del -1,6%. E andiamo giù dal 2005 senza sosta.

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  4. Il calo dei carburanti venduti è netto dal 2008. Annualmente la caduta è lineare e continua, ci sono mesi in cui invece si ha un aumento, ma solo su base mensile. Rispetto agli anni 2000, il trasporto su gomma di merci "tiene" ancora, ma gli italiani stanno consumando a livello di famiglia circa il 25% in meno di carburante. Basta vedersi i bollettini PDF di Unione Petrolifera, al sito omonimo, per rendersene conto. Chiaro che non va mai a vederli nessuno... E che quei pochi che lo fanno vogliono leggere solo i grassetti con le cifre positive.

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