3.9.11

Costa più il brodo che la carne

Aggiornato ad agosto 2011*, il costo dei carburanti in Italia è il QUINTO in Europa dopo Olanda, Danimarca, Norvegia, Inghilterra e Grecia.
A parità di parametri economici (PIL pro capite, inflazione, etc.) solo la Grecia sta peggio di noi.

Costa più dare da bere alla propria auto per andare a lavorare, che comprare il pane; pane... la ragione per cui andiamo a lavorare. "Ehi là fuori? Ci conviene stare a casa." Come diceva Bukowski, i nati nel 20esimo secolo vivono in una sorta di incubo con ospedali così costosi per gli stati, che è più conveniente morire.

Ed il grafico del costo della benzina segue pedissequamente quello del prezzo del barile (Brent), come si vede dall'ottimo grafico del blog "Oro Nero"**. Con l'ovvia altalena dovuta ai ricavi della raffineria che si ottengono, con margini sempre più risicati, con ritardo aumentato rispetto ai picchi di prezzo del barile, ai quali segue solitamente la caduta della domanda. Ed il ciclo riparte, ma con meno raffinato disponibile e meno soldi in tasca, ma la fame resta pressochè stabile, anzi aumenta perchè nonostante l'Italia sia in declino demografico, ancora sono più i nati che i morti.

*link: http://www.theaa.com/motoring_advice/fuel/
**link: http://oronero.wordpress.com/
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6 commenti:

  1. ho vissuto per anni ad Amsterdam e Copenhagen e li la gente se puo' usa la bicicletta. Ovunque ci sono immensi parcheggi di biciclette.
    Le aziende hanno docce per chi viene al lavoro in bici.
    Se in Italia vai al lavoro in bicicletta ti prendono per pezzente e mentecatto. A Napoli e Roma non vedi una bicicletta per strada.

    Altro che morire di fame... la gente muore ancora di obesita' e malattie cardiocircolatorie perche' non schioda mai il culo dall'auto o dalla poltrona davanti alla TV.

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  2. aspetto con piacere che la benzina arrivi a 10 € al litro, così che l'auto torni ad essere un mezzo da utilizzare quando ce n'è veramente bisogno.

    e che tassino la benzina invece che il pane!

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  3. Oddio addirittura con piacere...se la benzina costasse 10 euro immagina a quanto sarebbe il pane.

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  4. Non credo che costerà mai 10 € al litro. Smetteremo di poter fare il pieno molto prima. O avrà smesso di esistere l'Euro, se saremo arrivati a quel punto.

    L'età della pietra non finì perchè finirono le pietre, quella del petrolio finirà per impossibilità tecnica di produrne ancora e impossibilità economica di farlo pervenire agli utilizzatori. Un grande incidente potremo considerarlo. Poi l'era che verrà dopo non so come si chiama, ma vedrà scendere gli abitanti della Terra sotto al miliardo in un secolo.

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  5. La gigantesca bolla di energia fossile in cui viviamo da oltre un secolo e che ci ha permesso un’espansione immensamente superiore a quella che ci sarebbe stata se avessimo continuato ad utilizzare la sola energia solare, sta iniziando a mostare i previsti rendimenti decrescenti sul piano dell’EROEI e sopratutto fra qualche anno comincerà a decrescere in toto provocando una spettacolare contrazione delle attività economiche e delle società. Non vedo l'ora di godermi lo spettacolo.

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  6. "La gigantesca bolla di energia fossile ... fra qualche anno comincerà a decrescere in toto"

    Ehm veramente è già accaduto questo inizio di decrescita. Ora sta iniziando la decrescita molto rapida. Basta vedere qualsiasi grafico mondiale e nazionale di energia totale consumata pro-capite e a parte Brasile, India e Cina non c'è nessuno che cresce da anni... Solo che i grafici che vediamo son sempre produzioni totali o altre scemate del genere. Insomma: siamo sulla cresta dell'onda della decrescita di energia da fossile ed ora l'onda si sfracella pian piano... Dall'Italia vediamo bene, proprio in diretta, lo sgretolarsi di ogni appiglio sociale ed economico. Culturale l'abbiamo buttato nel cesso accendendo le TV private, tanti e tanti anni fa, compiendo il disastro affidando il paese al mariuolo numero 1, sperando di coprire con le sue furbate tutte le minori furbate degli italioti padroncini di ogni sorta. Col risultato che abbiamo tipo il 30% del PIL in nero ed un altro 30% fondato sulla distruzione sistematica del territorio e della comunità...

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