8.12.11

Fallimenti all'orizzonte: Parigi, Roma, Bruxelles...

Cos'hanno in comune la città di Milano e quella di Parigi (e Vienna, Bruxelles, Roma, etc) oltre al traffico, il consumo smodato di cocaina, la speculazione immobiliare, la violenza che aumenta?
Beh, hanno in comune i grandi passi che stanno compiendo verso il fallimento*.

Quando arriva il 21esimo secolo e tu città sei al 99% di importazione di materie prime, cibo ed energia, beh prima o poi ti succede qualcosa di grosso anche se sei (eri) una città troppo grande ed importante per fallire.
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3 commenti:

  1. la svolta in questa crisi la portera' solo un effettivo/marcato calo delle risorse che non sia più compensabile dalla naturale elasticità' del sistema fino ad allora tutti i discorsi rimarranno accademia e nessun cambiamento inizierà. Del resto sono tutti occupati a tenere in piedi il sistema attuale. Solo quando ci sarà vera concorrenza sulle risorse e la carta che avrai stampato non sarà più accettata ci sarà la resa dei conti. non so cosa sperare, la continuazione di questo mondo non è certo auspicabile perché si può proseguire su questa strada solo accentuando le disparità che il sistema ha creato ma tant'è non credo che abbiamo scelta.
    Sto a guardare finché posso risparmiando le mie energie per quando servirà .....
    un caro saluto
    Carlo

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  2. Io per fortuna vivo a Monaco, città che sta puntando tantissimo sull'indipendenza energetica e sulle energie rinnovabili.
    Le altre città dovrebbero seguirne l'esempio, ma forse sono troppo grosse!

    Ciao,
    Nicola

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  3. L'indipendenza energetica di Monaco di Baviera è legna e scarti vegetali. Senza carburanti a basso costo ed in crisi recessiva mondiale, di vegetali di scarto non c'è e si deve andare a coltivarne per bruciarli. Capita ad esempio in Lombardia, dove sono fiorite ovunque le mini-centrali per bruciare scarti, ipotizzate prima della crisi, che importano cippato dai paesi dell'Est per funzionare! Sull'andare a legname per una città come Monaco, forse ci sta a livello di riscaldamento, ma l'elettricità? Centrali a legna, o carbone scarsissimo locale, per far girare turbine? Hm... Non ci riescono nemmeno in Austria che è UNA unica foresta, perchè dovrebbe riuscirsi la Baviera che ha 180 abitanti per kmq e 35% di superficie boschiva 25 000 kmq ovvero per 12 milioni di abitanti fa nemmeno un quinto di albero a persona (in 2 metri quadrati di superficie, non ci stanno tanti alberi). Sei ancora "al sicuro"? Nessuno è sicuro da nessuna parte di questi tempi, te lo dice un altro espatriato...

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