14.3.12

Demografia mondiale sempre più in frenata

Con gli ultimi dati disponibili a livello planetario, è ormai evidente che ovunque si sta smettendo di fare bambini. Per la terza decade consecutiva, infatti, i prolifici paesi arabi diminuiscono la loro storica alta fertilità* e cominciano ad allinearsi ai paesi industrializzati. Le rivolte arabe hanno per ora aumentato l'intensità della frenata. Guardando il grafico a lato, è chiaro che non saremo mai 50 miliardi sul Pianeta: dubito arriveremo persino a 10: le morti massive arriveranno prima.

Il tasso di fertilità mondiale evidenzia che la specie umana sta comprendendo, prima nei paesi industrializzati (con le maniere gentili) ed ora nei paesi che non si svilupperanno (con le maniere forti), che "siamo troppi" rispetto alle variabili ambientali: rispetto ai sistemi di produzione naturale di fertilità ed acqua dolce ad esempio o rispetto ai criteri locali e globali di produzione e distribuzione di strumenti e di valore. Ora bisogna vedere quando iniziano le morti in massa. Gli studi di "Limits to growth", rivisitati, ci danno il decennio delle morti in massa globali tra il 2045 ed il 2070 (ne parlo in un post più in basso). Chi nasce ora, in Italia, non ha una aspettativa di vita sana di nemmeno 45 anni. Mi spiace per i lettori, ma so che i miei lettori ne sono consapevoli: vedranno morire i loro figli durante la loro vita, è probabilissimo anzi è certo. Amen. E' andata in questo modo...

Per la Grecia la morte è già iniziata, col 51% di disoccupati nella fascia al di sotto dei 34 anni: dove saranno e cosa mangeranno questi miei coetanei tra nemmeno dieci anni? Un semplice ascesso dentale se li porterà via in pochi giorni o lascerà conseguenze gravi in caso di necrosi... L'anno scorso per due volte son stato salvato da antibiotici. Chiaro che avrei sfiorato il camposanto senza cure. Il futuro sarà fatto di morti in gran numero e molto banali: appendiciti, intossicazioni alimentari, ascessi, cistiti, infezioni virali che debilitano e si portano dietro batteriemie. Curarle senza medicine sintetiche? Andrà bene una volta, due, ma... Vivere oltre i 50 anni per coloro che nascono oggi, sarà qualcosa di improbabile, unitelo al fatto che dagli anni '90 in poi non si sono scoperti nuovi ceppi di antibiotici ed ogni anno ne escono dal mercato a decine, non rimpiazzati: i batteri hanno già capito tutto in centinaia di generazioni, sopravviveranno loro sempre più e noi meno.
Spesso guardo i figli di quei pochi (pazzi, illusi "ricchi" o "al riparo"...) che ancora ne fanno, lo leggo nei loro occhi che una banale bronchite se li porterà via tra non troppi inverni... Eppure per i genitori questi qui saranno "ancora" degli umani fortunati. Sti genitori sono là che si fanno il mazzo per pagare delle polizze vita e farli studiare un giorno, per laurearsi nel 2038, magari per diventare piloti di aerei...

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12 commenti:

  1. non capisco l'ultimo riferimento al mestiere di pilota d'aereo.. forse legato all'impossibilità di volare nel futuro?

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  2. L'impossibilità di volare (con un mezzo meccanico e non buttandosi" manualmente" giù da un ponte) nel futuro appartiene al dominio della Certezza. Bisogna capire quando. Viste le previsioni di gittata produttiva di raffinati (da petrolio fossile, da agro-carburanti, da lavaggi di carbone, etc) direi che tra una quarantina d'anni il numero di voli annui, mondiali, sarà dell'ordine delle decine. Non temo smentite.

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  3. Ho letto da qualche parte le previsioni ufficiali sul trend della popolazione mondiale. Nel 2050 dovremmo essere arrivati a 9 miliardi di individui, per poi subito dopo cominciare il declino demografico.
    Io ritengo fin troppo ottimistiche queste previsioni. Ora che è nata la 7miliardesima persona (una bambina in quel dell'India mi pare) col +/- 5% di margine d'errore, mi chiedo se ce la faremo a raggiungere almeno gli 8 miliardi.
    Resta il fatto che cimentarsi in previsioni da oggi a 38 anni nel futuro è puro esercizio matematico e niente più. Ovviamente immagino che in tali previsioni non abbiano considerato epidemie/pandemie e guerre, come altri eventi assolutamente imprevedibili.
    Nel frattempo in questa repubblica delle banane continuano a calcolare l'assegno sulle future pensioni (fantasma) sull'aspettativa "in aumento" della vita media...

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  4. Demografia mondiale sempre più in frenata

    si con questo modello di societa e consumi
    il cambio sara durissimo ...e le morti numerose
    ma se non si fanno figli il futuro non ci appartiene
    tocca lottare e adattarsi per ripartire ...

    il paradiso è perduto si torna nelle tenebre,
    per ricostruirlo altri valori e molto sudore
    le maccjne non lavorano piu per noi.

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  5. Medo ti leggo da molto, prima nei commenti di vari blog e qui da quando hai aperto petrolitico.
    Sono spesso d'accordo con te e anche con il tuo nero catastrofismo. Però cazzarola mo esageri davvero.
    "vedranno morire i loro figli durante la loro vita, è probabilissimo anzi è certo."
    addirittura è certo!
    L'umanità qualche millennio è andata avanti senza penicillina quindi non è certo per un... per niente.
    Ok che ci sarà un delirio infinito che tanti ci lascieranno la pelle ma tu stai dicendo che tutti i figli dei tuoi lettori moriranno entro 50/60 anni. E che cristo.
    O smetto di leggerti o smetto di crederti... e non ho figli!
    Un saluto e cerca di essere meno categorico che la verità è sempre un pochino diversa.
    Daniele

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  6. Caro Dabon, grazie per il seguito. Proprio oggi durante un mio giro di lavoro (produco e distribuisco cibo localmente, biologico, etico, equo e fuori dai grandi marchi) ho trovato su uno scaffale un libro: "Gli antibiotici naturali". Ergo. Quando gli antibiotici di sintesi saranno diventati inefficaci, invece di morire cinque volte tanto rispetto ad oggi, forse moriremo solo quattro volte tanto. Un miglioramento è possibile. Detto questo: è probabilissimo, a mio avviso e dopo anni di letture, osservazioni, pensieri che se uno mette al mondo un figlio oggi in Italia lo vedrà morire prima: di violenza, di infezioni che a noi sono stare curate facilissimamente, etc. In Italia si operano 50000 appendiciti all'anno, molte in urgenza (ci si va in auto o ambulanza), senza carburanti regolarmente disponibili ed a prezzi abbordabili anche per ospedali di provincia, quanti di questi morranno, operati magari in ritardo o in condizioni poco soddisfacenti? Parlo soprattutto di gente tra i 14 ed i 35 anni, i più colpiti. E chi e come curerà le sequele? Già oggi una grandissima parte di questi operati ha episodi ricorrenti di coliti e colon irritabile ed è più fragile ad infezioni di origine alimentare... Tanto per citare un caso che conosco bene.

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  7. ti ho già scritto che sono d'accordo con te sul fatto che moriranno (moriremo) in tanti per malattie che oggi sembrano innocue. Succederà forse presto anche se non possiamo dire quando.
    Il mio appunto era sulla tua "certezza".
    Insomma, già è difficile far capire alla gente il problema del picco del petrolio: in molti non ci "credono". Se ci si mette anche ad essere categoricamente catastrofisti e si perde l'obiettività, si rischia di perdere anche la credibilità.
    Questo non vuol dire nascondere le cose che la "ggente" non vuol sentirsi dire, semplicemente rendersi conto che non è vero, non è dimostrabile dire frasi del tipo: tutti i neonati degli anni 2000 in occidente moriranno con certezzza prima dei loro genitori.
    Se uno legge queste cose poi ti prende pazzo e con butta via il bambino con l'acqua sporca.
    Un saluto e buon lavoro, se passi in provincia di Modena vienimi a trovare che sto progettando di fare un lavoro simile al tuo. (ho iniziato a incuorisirmi a quello che dicevi inizialmente sul blog di Nicola)

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  8. Tanto per non essere catastrofista, parliamo di una categoria a caso tra quelle con cui lavoro. Di 20 macellai di cui ho conoscenza, non ce n'è UNO che non voglia vendere o chiudere (a chi se vogliono tutti vendere e nessuno comprare?). In Francia. E ti parlo di macellai iscritti ad associazioni di carni particolari (Limousin, Cantal, Aubrac etc), anche biologici, iper-locali, etc etc.
    Ce ne sono che lavorano 11-12 ore al giorno per 800 € al mese. Rispetto allo scorso anno girano tutti su un calo di fatturato del 40%. In Francia. Non in Burundi.
    Almeno 10 di loro non esisteranno più come imprese nel 2013... Lo sanno, usano la parola "paura".
    Dei macellai.
    In Francia.

    E comunque rivoteranno tutti Sarkozy, l'uomo delle banche.
    Tanto per dire come siamo messi. Andiamo tutti verso il muro a velocità sempre maggiore. Non è tra 100 anni che la società industrializzata finirà, ma è più probabile tra 10.

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  9. Ciao, interessante articolo davvero, ma molto al negativo, ma ti capisco anche io sono così.
    Però dico che se chia 'ha una sensibilità' maggore non fa figli non è possibile formarli noi.
    Lasciamo fare figli ai ricchi, così li manderanno in qualche scuola privata di massoni così la resistenza sarà nulla.... ormai noi siamo fottuti ma proviamo a formare una nuova misera generazione no?
    www.ilcielosufirenze.com

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  10. Quando la realtà è negativa, che cosa è possibile dire di positivo? Che non è domani ma dopodomani che moriremo, è un passo avanti no?

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    1. Ciao, mi incuriosisce come attendi la fine.

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    2. Se è una domanda, attendo la (mia) fine occupandomi
      a) di trasformazione locale di materie prime alimentari biologiche e/o locali
      b) di distribuire i prodotti "biolocali" trasformati da me ed altri che aderiscono ad accordi comuni
      c) mangiando meglio che posso ed insegnarlo agli altri
      d) viaggiando quando posso cercando di migliorare a+b+c
      e) evitando di mettere al mondo figli, fin tanto che vivo in Europa e non so quanto durerà

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