28.3.12

Total, Mare del Nord: incidente più grave del previsto

Riguardo alla notizia qui sotto*, pare che la piattaforma di Total corra il rischio di saltare in aria, magari assieme a parte dei due giacimenti di gas su cui opera (battezzati anni fa "Elgin" e "Franklin"). Pare anche che la fuga di gas e petrolio potrebbe durare oltre sei mesi**, sempre che il tutto appunto non salti per aria, a quel punto potrebbero anche complicarsi le cose... La produzione della piattaforma prima dell'incidente ad uno dei pozzi era di 9 milioni di metri cubi di gas al giorno, immaginate di mandarne anche solo un decimo, nell'atmosfera, ogni giorno, per qualche anno. C'erano anche 60000 barili di greggio (Brent) prodotti al giorno e solo questo incidente potrà mandare su l'indice Brent di 2-5% sul breve-medio termine. Già che lo pagavamo poco... Prima dell'estate di certo la benzina passerà oltre i 2 Euro al litro, non solo in Italia.
Ah, il pozzo Macondo alla base del disastro del Golfo del Messico aveva pressione e temperatura molto più basse rispetto a Elgin. Total ha paura che salti tutto in questi primi giorni, in periodo di elezioni il governo ed il presidente francese hanno tutto l'interesse che non trapeli nulla e forse stanno coprendo un disastro già avvenuto che tanto i vicini inglesi, danesi e tedeschi scoprirebbero in pochissimi giorni.

Questo ed altro accade quando vai a cavar fuori gas a 6000 metri di profondità.

3 commenti:

  1. Quanti disastri ancora ci vorranno per consapevolizzare la gente che il petrolio è, era una risorsa limitata??
    Beh, alcuni dicono che tanto prima che finisce hanno trovato qualcos'altro!!

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  2. Prima che finisca trovano la miseria, a palate. Ma in omaggio non ci sono badili per spalarla.

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  3. IL miglior uso dei combustibili fossili è appunto come ricerca di base per afffrancarsene: invece ce lo semo magnati tutti non solo per consumi privati ma anche e per servizi pubblici alla persona, quando invece è lo stato che dovrebbe guidare e pianificare il futuro.

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