Questo aumento sconsiderato dei suicidi, delle tragedie nazionali ed internazionali... Quanto terrore sta per invadere le vite di tutti? Ancora poco ed ognuno avrà un "suicidato economico" tra le sue conoscenze. Per quel che mi riguarda, comincio a sentire voci di conoscenti di conoscenti.
Lo dissi in un paio di post passati: il decennio in corso, in Europa, è quello dei suicidi. Poi verrà il decennio degli omicidi. E tra vent'anni non so nemmeno quanto valore avrà la vita umana e se ci si farà più tanto caso.
A queste mie profezie, alcuni mi dissero: "ma quanto pessimismo, viviti la vita, fregatene e lavora sodo come me!". Ora questi signori dove sono? Forse son già morti.
Beh. Bastava prepararsi leggendo ad esempio le parole del grande esperto del petrolio arabo, Samsam Bakhtiari* fondatore del "Centro Studi sulla depletion del Petrolio**; l'intervista è a cura di Debora Billi e risale al 4 ottobre 2004 (duemilaquattro!)...
Lo dissi in un paio di post passati: il decennio in corso, in Europa, è quello dei suicidi. Poi verrà il decennio degli omicidi. E tra vent'anni non so nemmeno quanto valore avrà la vita umana e se ci si farà più tanto caso.
A queste mie profezie, alcuni mi dissero: "ma quanto pessimismo, viviti la vita, fregatene e lavora sodo come me!". Ora questi signori dove sono? Forse son già morti.
Beh. Bastava prepararsi leggendo ad esempio le parole del grande esperto del petrolio arabo, Samsam Bakhtiari* fondatore del "Centro Studi sulla depletion del Petrolio**; l'intervista è a cura di Debora Billi e risale al 4 ottobre 2004 (duemilaquattro!)...
Dottor Bakhtiari, cosa sta succedendo al petrolio?
"Molte cose contemporaneamente, la maggior parte delle quali causate
dall'imminenza del picco di produzione petrolifera, che secondo il modello
matematico che ho elaborato avverrà intorno al 2006-2007. Il prezzo del
petrolio è in continua ascesa, ma dal momento del picco crescerà senza più
sosta. La gente ricorderà a lungo i bei tempi dei 50 dollari al barile. Il
petrolio rimarrà in cima alle agende internazionali per parecchio tempo".
Secondo lei i leader internazionali sono consapevoli del picco di produzione
che si sta approssimando?
Stanno facendo programmi o strategie al riguardo?
"Poche persone sono al corrente della situazione. Alcuni politici sono tra
queste, ma preferiscono non parlarne: agli elettori è doveroso offrire solo
messaggi positivi. Non credo, inoltre, che si stia preparando alcuna
strategia riservata in proposito, non esiste un "piano B" quando si tratta
di energia. Per questo il picco di produzione coglierà tutti impreparati,
creando enormi problemi. Sarebbe saggio provvedere fin da ora (correva l'anno 2004!, ndr), perchè prima
si comincia meno sarà costoso, sia in termini economici che di vite umane".
**link: Oil Depletion Analysis Centre
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quasi sicuramente il post crisi ci portera' ad una nuova era di barbari,altro che societa' orizzontale paventata dai grillini,sara' solo una soceta' a 45° che non guardera' in faccia a nessuno!
RispondiEliminahttp://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=100.000%20manager%20licenzati&source=web&cd=1&sqi=2&ved=0CFcQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.businessvox.it%2Ffinanza%2Fnotizie%2Fitem%2F3609-la-crisi-falcidia-anche-i-dirigenti-l-italia-ne-perde-100-000.html&ei=OzaqT7HGF4vZsgalwuHtBA&usg=AFQjCNHJurT1cavs1JQHZTrrDNCpDrtskw
In un contesto di crisi cruda e reale (non quella ancora soft di oggi), prevarranno sia la solidarietà che il 'ognuno per sé'( a sfaccettature più o meno cruente). Nelle città cosa prevarrà di più? E' corretto ipotizzare che le comunità rurali, meglio se piccole, avranno più possibilità di affrontare decentemente il medioevo prossimo venturo?
RispondiEliminaIo credo nell'impossibilità di fare ipotesi più o meno corrette su un qualcosa che, a partire dai 60enni fino agli ultimi nati, nessuno ha vissuto sulla propria pelle, se prendiamo come parametro di confronto l'economia di guerra nell'ultimo conflitto mondiale.
Ma ci sono ottime probabilità che il medioevo prossimo venturo possa essere molto peggio dal punto di vista del tenore di vita nel periodo 1940-45...
Il declino momentaneo degli anni 1940-1945 si è potuto passare grazie al "piede nel medioevo" che aveva una buona fetta di italiani rurali. Ora gli anni di caduta saranno perpetui, solo la tecnologia e la mole di informazioni "facili" da reperire possono salvarci ma non per sempre e non salveranno certo tutti. Il fatto che siamo passati dall'80% di "rurali" all'80% di urbanizzati, non solo non giova ma controbilancia MALISSIMO la realtà delle cose: stanno sopravvivendo meglio degli altri coloro che hanno un solo sapere tecnico preciso e che ad esempio hanno un posto fisso garantito in certe amministrazioni pubbliche o private. Invece coloro che hanno un mestiere, gli artigiani, gli orticoltori, gli stessi manovali edili o operai diversi beh questi stanno veramente scegliendo in questi mesi la dimensione del cappio da mettersi al collo.
RispondiEliminaQuando viene il tempo del mondo alla rovescia, i pazzi sono al governo, i savii si ammazzano, finiscono in prigione, vengono uccisi.
Molti di quelli che hanno un mestiere oggi (e solo per alcuni mestieri) si barcameneranno in un futuro non molto lontano meglio di "coloro che hanno un solo sapere tecnico preciso e che ad esempio hanno un posto fisso garantito in certe amministrazioni pubbliche o private" (e io purtroppo faccio parte di questa categoria).
EliminaNon serviranno gli impiegati nei tempi medievali che ci attendono...
Dipende da quanto lenta è la caduta. Rischiamo un mondo in cui solo il settore pubblico avrà impieghi e contratti legali e scritti, da un lato, dall'altro la giungla. La russizzazione o la brasilizanizzazione dell'Europa (mentre il Brasile si europizzava) era prevista da Ulrich Beck ed altri oltre dieci anni fa: grosse auto con scorte armate, pochi tecnici pagatissimi per la gestione di masse di neo-primitivi in un mondo addirittura senza presidio delle forze di polizia sul territorio per sopraggiunta penuria di carburanti... Va beh.
Elimina..LA polarizzazione pubblico privato secondo me è mendace : in Grecia, vista la rapida decrscita delle risorse procapite, un collasso e non una decrescita del pubblico è inevitabile, ben più di quanto accaduto ora; in Italia siamo ancora in tempo per decidere di metterci a dieta, ma fin da ogggi o il collasso delle strutture organizzative complesse ed energivore è inevitabile...Riusciranno i grillini a spiegare che il contadino non si mangiava tutti i semi ma ne metteva da parte qualcuno per la semina? ( col risultato immediato di aver meno semi da mangiare nell'immediato )
RispondiEliminaOk, ma quanti sono che ad Atene o Roma o Parigi comprano cibo, fanno lavori in casa o altro perchè hanno un salario della pubblica amministrazione? Senza questo, non tirano avanti miriadi di bottegucce magari che anno avanti da 50 anni... Il problema è che tolta la spesa pubblica, certe città sono davvero "morte". Roma perse il 99% degli abitanti in pochi decenni, una volta crollato "tutto" tranne il potere temporale della Chiesa. Rimasero meno di 50000 abitanti, perchè non erano riuscite a fuggire ed ancora qualche fattoria tra le rovine riusciva a farcela... A parte che anche prima il 75% degli abitanti viveva, anche nello splendore della Repubblica o dell'Impero, nella miseria, nelle malattie, senza un domani.
EliminaGrillo più volte nei suoi post ha trattato l'insostenibilità di questo paradigma, del PIL, della crescita, ecc. Ergo, è lecito supporre che predichi un altro tipo di economia più conformata a ciò che può ancora darci il pianeta.
EliminaAnche se la vedo molto dura assicurare a tutti i 60 milioni di Italiani un minimo di sopravvivenza nei tempi molto difficili che si profilano.
Se l'M5S dovesse riuscire ad occupare posizioni di preminenza alle politiche del 2013, lo attenderebbe un compito di governo immane, se non insostenibile.
Il futuro è una totale incognita...
Non è possibile governare in modo NON autoritario un paese industrializzato di 60 milioni di abitanti e che va dritto verso un'epoca post-industriale con penuria energetica e di materie prime. L'unica volta che è accaduto uno scenario simile a quello attuale, a capo dei governi dei paesi industrializzati sono andati e sono ben rimasti in sella (o vi erano da poco arrivati) personaggi quali il condottiero Hitler (D), il duce Mussolini (I), il maresciallo Petain (F), il generale Franco (E), i colonnelli in Grecia, Stalin in Russia e poi non so chi altri ho dimenticato. Euro o non Euro, o vi è una svolta autonomista e federalista, ora, delle regioni con apertura a modelli fiscali locali e addirittura a sistemi monetari sperimentali altrimenti si va verso un centralismo tecnocratico socialista repubblicano ma in una nuova ottica, non democratica. Le repubbliche non democratiche sono poca cosa per lo sviluppo dei cittadini e delal civiltà: tutto tende ad appartenere ed essere deciso da una ristretta élite protetta dalla forza armate. La Res Publica moderna, senza democrazia, è una sorta di socialismo alla sovietica, dedalo di corruzione e falsità.
EliminaR Medo "Non è possibile governare in modo NON autoritario un paese industrializzato di 60 milioni di abitanti e che va dritto verso un'epoca post-industriale con penuria energetica e di materie prime." ...Concordo, ed anche su TOD si avanzava tale ipotesi in diversi post; non credo sia però corretto cercare riferimenti negli anni 20-30, anche perchè noi partiamo da posizioni di enrgia e beni procapite superiore di un ordine di grandezza e ci potrebbe attendere una caduta del livello medio di benessere materiale ben più alta di quanto accaduto dopo la prima guerra mondiale; dobbiamo sperare che le elite tecnocratiche siano illuminate da conoscenze scientifiche adeguate: dobbimao sperarlo non tanto per noi quanto per i nostri nipoti e l'ecosistema tutto...Non disprezzerei l' ex URRS: per 40 anni, per cercare di stare al passo coi più avanzati americani, hanno dedicato il 40 % del PIL agli armamenti : per l'Europa continentale il 20% del PIL, quindi un buon 30% della spesa pubblica,per 20 anni dedicato alla sostenibilità basterebbe per evitare un collasso del grado di complessità della nostra società: per questo chi oggi in Italia ma anche in Francia addita alle spese militari, (2,8 % in Italia della spesa pubblica), come prima fonte di risparmi , è una grandissima cicala irresponsabile.,,Poi se si può risparmiare qualcosa sul personale militare meglio, ma è una goccia..Chi oggi vuole risparmiare in armamenti è un grandissimo irresponsabile.
RispondiElimina"un buon 30% della spesa pubblica, per 20 anni dedicato alla sostenibilità basterebbe per evitare un collasso del grado di complessità della nostra società"
RispondiEliminaLa spesa pubblica futura si ridurrà per volere o per forza di una forbice del 5-15% annuo in un paese come l'Italia. Il 30% in sostenibilità non sarà arrivabile che quando sarà finito tutto l'insostenibile. Lo vedranno i nostri nipoti, forse. Anzi no, perchè io non ho figli, non credo proprio ne avro'. Come me milioni di altri giovani non ne avranno quindi non si porrà il problema: è e sarà un paese di poveri senza risorse materiali ne' "spirituali" che si lascerà più che altro morire (ed ammazzare). Questo per rimanere ottimisti.
Un paese di poveri vecchi.
Elimina....Eh Eh....Quando uscì il film non è un paese per vecchi,con benico del Toro, parecchio divertente a mio avviso, coniai subito l'espressione che l' Italia non è un paese per giovani... I primi media a rilanciare questa definizione li ho sentiti 1 anno dopo la diffusione nel film nelle sale cinematografiche...Consoliamoci col fatto che se le risorse procapite giocoforza decresceranno, almeno andranno al macero tante belle ideologie e la facile morale per le masse...Ci ritroveremo col vecchio problema della morte di Dio che per un buon secolo abbiamo glissato gongolandoci con gli sghei nel portafoglio portati da babbo petrolio...occorre ripartire da lì...Vedremo un'epoca di incredibile evoluzione culturale, giocoforza...( E nella morale trovo impossibile parlare di incrementi o decrementi..) (Ri)Vedremo finalmente l'epoca in cui l'economia tornerà a collimare con l'ecologia...Possibile che quando pensiamo all'uomo ci riferiamo ai diritti individuali di miliardi di homo sapiens e non sappiamo inquadrarlo nel contesto del pianeta e della storia del pianeta, prima che della storia dell'uomo ? ...Se non si colma questo iato uomo-natura , finita la sbornia da combustibili fossili, è impossibile pianificare alcunchè anche nel breve termine...Se non altro sono iniziati i fuochi d'artificio ! ( Importante è che non si brucino altri alberi nella festa finale : perdonatemi ma sono devoto a Gaia )
RispondiEliminail decennio in corso, in Europa, è quello dei suicidi. Poi verrà il decennio degli omicidi.
RispondiEliminaDecenno degli omicidi? Perchè sei così ottimista?
Primo non passerà un decennio e secondo sarà la Gran Mattanza che metterà fine alla più grande, folle, demente e criminale Utopia che mai menti umane hanno cocepito.