La bancarotta delle compagnie aeree monta, monta, fa paura: 30 milioni di posti di lavoro al mondo ne dipendono più o meno direttamente, quanti in Europa?
La fine prossima del mondo che vola è ben nascosta (ancora per poco) da altre crisi più evidenti ed impellenti, che tuttavia non fanno altro che accelerarla. Niente debito pubblico, niente sovvenzione e manutenzione aeroporti e reti di trasporto pubblico e connessione logistica tra metropoli ed aeroporti, tanto per citare un esempio.
Ufficialmente sono 272 i piloti "di troppo" già oggi in Air France* (ufficiosamente si parla di oltre 600!). Sono talmente di troppo, impossibili da retribuire - ed anche da indennizzare - all'orizzonte 2015, che sono in corso trattative tra i sindacati, l'associazione nazionale piloti francesi e la Cina per inviare il "di più" in Asia, in compagnie private cinesi "per due o tre anni". Questo accade nell'attesa che Air France possa dialogare e dare la notizia del proprio collasso economico al nuovo parlamento ed al nuovo governo socialista... in attesa di nazionalizzazione. Eh già: voleranno sempre meno persone, ma saranno tutti i cittadini a terra a pagare (con la loro disoccupazione o l'esproprio forzato del reddito).
Ufficialmente sono 272 i piloti "di troppo" già oggi in Air France* (ufficiosamente si parla di oltre 600!). Sono talmente di troppo, impossibili da retribuire - ed anche da indennizzare - all'orizzonte 2015, che sono in corso trattative tra i sindacati, l'associazione nazionale piloti francesi e la Cina per inviare il "di più" in Asia, in compagnie private cinesi "per due o tre anni". Questo accade nell'attesa che Air France possa dialogare e dare la notizia del proprio collasso economico al nuovo parlamento ed al nuovo governo socialista... in attesa di nazionalizzazione. Eh già: voleranno sempre meno persone, ma saranno tutti i cittadini a terra a pagare (con la loro disoccupazione o l'esproprio forzato del reddito).
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Ma Air France non era la compagnia che si é comprata Alitalia per salvarla?
RispondiEliminaUrca sian messi bene anche noi allora.
af ha preso il 25% di Alitalia e noi tutti i debiti grazie al B.
RispondiEliminaCmq se non hai aerei con consumi bassissimi, i nuovi next gen, con questo traffico (vedi economia) non reggi con i costi.
Le compagnie tra altro i soldi li fanno dui voli lunghi ,sopratutto grazie alle classi di servizio superiori, pertanto sono le prime che vanno in crisi quando economia va male.
Af rimane cmq un caso a parte, visto che è perennemente aiutata dallo stato da sempre.
In Italia conitnuiamo a sovvenzionare i piccoli aeroporti...Intanto, per restringere il campo, continuiamo a sovvenzionare le corriere quando l'AD di ferrovie dichiara che le tratte ferroviarie regionali l'anno prossimo sono a richio di soppressione...Occorre scegliere evitando uno scontro diretto con la termodinamica...( quindi più treni e niente aiuti alle varie microcompagnie regionali e provnciali di corriere)
RispondiEliminaehi....
RispondiEliminama in cina se sbagli....ti giustiziano!!!!!!!!!!!!
sempre se riesci ad atterrare!!!!!
che bello vedere la fine dei privilegiati!!!
chissenefrega se si chiama astio ed invidia,
si vive e si muore(dal ridere) anche di quello!
Air France taglia 5 mila posti
RispondiEliminaPiano di riassetto biennale.
La compagnia aerea francese Air France, nell'ambito del suo piano di riassetto a medio termine, ha deciso di tagliare 5.122 posti di lavoro in due anni, di cui 1.500 tra hostess e steward.
L'azienda ha precisato che non sono previsti licenziamenti coatti, ma solo partenze naturali (circa 1.700) e altre forme di rotture consensuali del rapporto di lavoro. Sulla questione sono in corso trattative con i sindacati.
Oltre alle partenze naturali non rimpiazzate, che coinvolgeranno 2.056 dipendenti tra il personale di terra, 904 tra il personale a bordo commerciale e 212 piloti, la compagnia ha fatto sapere di voler tentare per quanto possibile di trovare degli accordi.
INCENTIVI ALL'USCITA VOLONTARIA. Ai sindacati di categoria saranno proposti, in particolare, incentivi al prepensionamento o all'uscita volontaria dall'azienda; incentivi mirati per il passaggio al part time; misure di suddivisione del tempo di lavoro per il personale di bordo e i piloti.
Se non si riuscisse a trovare un accordo su queste misure con le parti sociali, ha precisato Air France, «i licenziamenti coatti non potranno essere evitati», a partire dalla seconda parte del 2013, «per tener conto della necessaria riduzione dell'attività e delle chiusure di alcune rotte», previste dal piano di riassetto a breve termine.
MAGGIORE EFFICIENZA. L'obiettivo complessivo dell'azienda, sottolinea ancora il vettore francese, è di «aumentare, entro fine 2014, l'efficienza economica del 20% attraverso una limitazione dell'evoluzione della massa salariale, un aumento e una maggiore efficacia del tempo di lavoro, un non rimpiazzo delle uscite e un miglioramento dei processi».
Per ora ne tagliano 5122, ma appena esplodono le banche ne taglieranno almeno altri 3000 e stavolta saranno veri licenziamenti. Tutto va come previsto. Abbiamo 8-12 anni di petrolio importabile in Europa, le compagnie devono fallire molto prima, mi sembra ovvio.
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