1.6.12

La fine del diesel inizia dalla Francia?

(La metto tra parentesi questa notizia perchè le mie fonti non sono ufficiali, per ora. Pare che già il governo del liberale Fillon stesse già pensando di mettere al bando il gasolio per auto all'orizzonte 2014. Il governo del socialista Ayrault, se avrà la maggioranza parlamentare, potrebbe gestire meglio l'uscita di scena del carburante più consumato in Francia, ma proteggendolo dallo "spreco" dell'uso meno necessario (e meno o non produttivo). Per evitare la penuria di gasolio prevista sull'Europa dal prossimo anno, nonostante la crisi che dovrebbe abbassarne i consumi, l'unica soluzione per gestire il caos di un razionamento sarà permettere solo al trasporto pubblico, ai mezzi agricoli, alle flotte aziendali, a furgoni e camion di approvvigionarsi, con dei plafond giornalieri di consumo piuttosto stretti. Dal 1 gennaio 2014 dunque solo un'azienda, pubblica o privata, avrà diritto di continuare ad usufruire del gasolio. E' la fine della classe media? Quanti potranno convertirsi alla benzina?
Al contempo per le famiglie e per i privati che ancora vorranno rovinarsi con l'acquisto di un'automobile nuova si punterà tutto su ibridi benzina e GPL o benzina ed elettrico, con incentivi mirati.)
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10 commenti:

  1. Dopo la mia generazione (i 40-50enni ancora col posto moderatamente stabile) ci sarà un'oceano di precariato lavorativo. Gasolio o non gasolio, ci sarà una forte decrescita dei consumi generalizzata perché gireranno sempre meno soldi da impieghi lavorativi stabili, i genitori che mantengono i figli precari oggi cominceranno a morire per cause più o meno naturali (vecchiaia?), gli stati distrarranno sempre meno risorse per assistenza e sanità pubbliche, l'energia procapite raggiungerà prezzi propibitivi e allora le società precipiteranno in un nuovo 1930 economico se non peggio.
    Quando sento gli imbecilli che dicono che la crisi non c'è perché intorno a loro vedono locali pieni, traffico automobilistico alla grande, località di villeggiatura piene, mi cadono le braccia. Il sospetto che per i loro figli il futuro sarà una mer...a non li sfiora nemmeno, oppure fanno spallucce.
    Vabbè...

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  2. viaggio molto e l'unico continente che usa tantissimo il diesel è europa.
    da quello che ricordo questo carburante è stato sempre sovvenzionato in modo strano fiscalmente...tanto da farlo risultare più economico della verde.

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  3. Medo vorrei tanto credere che questo tipo di notizie, come anche quella sulla chiusura di raffineria in Italia che desti tempo fa, fossero false.

    La fregatura é che poi le leggo anche sui media usuali.

    Sei proprio un 'profeta di sventure'.

    Quello che però non capisco é come possano esistere al mondo così tanti idioti che non dice se ne preoccupano, ma neanche riescono ad immaginare quale razza di tegola sta per cadergli sulla testa.

    Sempre più convinto che presto, molto presto, in questo ns. continente la vita umana varrà meno dello sterco di un cavallo.

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  4. Forse questo documento http://www.teqs.net/
    tradotto anche italiano ( reperibile su http://www.indipendenzaenergetica.it/ ) potrebbe essere una razionalizzazione, più ampia, di quello che hai scritto..

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  5. Medo,
    sarebbe tutto da confrontare con l'Outlook for Energy di ExxonMobil del 2012. Secondo loro, ancora nel 2040 il "90% of transportation will run on liquid petroleum-based fuels". In particolare, "commercial transportation drives demand growth" , con il commercial che rispetto ad oggi quasi raddoppia la sua domanda (da 25 a 45 MBDOE), mentre il personal calerà lievemente rispetto agli odierni 20 MBDOE. Dei 45 MBDOE del commercial, un buon 60% verrà da heavy duty vehicles, e quasi tutto il resto da marine e aviation, lasciando qualche briciola al rail. Il numero di veicoli leggeri aumenterebbe(al doppio degli 800 milioni odierni), ma con una parabola della benzina (600 come oggi ma in picchiata dopo essere arrivata a 900 nel 2030), un diesel in moderata contrazione (100) e esplosione dell'ibrido (600 e in fortissima espansione). gpl quasi niente stazionario. Poco anche elettrico, ma ormai all'alba dell'esplosione. Nei trasporti il diesel invece guadagnerebbe mentre la benzina perderebbe negli OECD ma si compenserebbe nei non OECD. Mi sembra un documento fatto bene, anche se mi pare assuma un riassorbimento della crisi attuale (qui sta il punto).

    sestorasi

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    1. @ultimomiglio
      Questo scenario è tipicamente un BAU ("Business As Usual" scenario). Apprezzo molto il tuo interessamento e l'approfondimento ma quando leggo "in 2040 still 90% of transportation will run on liquid petroleum-based fuels" dicono la verità, hanno dimenticato di dire che il traffico sarà la metà della metà della metà di oggi. In definitiva il paper della ExxonMobil si commenta con un AHHAHAHAHAHA. Ma rispettiamo l'aziendalismo, ancora per un pochino.

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    2. dai sti report sono assurdi.....praticamente possiamo mantenere 1,6 miliardi di auto (se non di più ) per 30 anni.

      Non ci credo neanche se lo vedo, perchè vorrebbe dire che il picco del petrolio non esiste.
      Invece penso che sanno benissimo che le macchine caleranno....oppure ci saranno molte auto ibride/elettriche e poche a benzina.

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    3. certo che è BAU: sono le uniche previsioni che almeno servono a qualcosa fino a quando non sbagliano. Quelle basate sugli scossoni, ammesso che prevedano l'istante e l'entità dello scossone, non sanno dire niente sul dopo, anche perchè non sanno prevedere il contraccolpo, tipicamente.

      Di post profeti (i "l'avevo detto io")poi, se ne trova sempre a mazzi. Sono quelli che hanno avuto culo e che vengono ricordati(delle profezie ciccate non si ricorda nessuno)

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  6. Gli aggiornamenti delle previsioni "business as usual" servono fino al crash successivo, a posteriori questo tipo di ricerca economica non è una scienza. Comunque le verità arrivano, la Ruota della Storia è in marcia, non sarà un PDF di ExxonMobil o uno di ENI e tantomeno sarà un mio post ad arrestare la sua corsa. Corsa che sta accelerando, spazzando via l'umanità ed i parassiti umani.

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  7. scusa Medo, che il Bau non possa continuare ne sono convinto, ma che l'uomo non possa adattarsi ad uno step di consumi inferiori non voglio crederlo. certo sarà doloroso forse più di qualcuno perderà la testa ma credo che alla fine la naturale disposizione alla ricerca della felicità insita nel cuore di ogni uomo consentirà di trovare un'altra strada. un caro saluto. Carlo Climber15

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