12.9.12

Metano atmosferico: concentrazioni oltre ogni record

Il metano naturalmente stoccato sul fondo di laghi e mari in zone una volta "polari" si sta liberando in quantità immense, in Alaska si misurano ormai picchi di metano nell'atmosfera a 2,5 ppm ("2500 ppb", grazie a M.T. per la correzione)), aumento di 5 volte in un solo anno. A questo ritmo, conseguenze drammatiche quali la deglaciazione totale della Terra (già avvenuta in passato, molto più lentamente ma non avevamo costruito oltre la metà delle case e delle industrie di tutto il mondo a ridosso del mare) possono realisticamente avvenire entro 30 anni*: dal 2000 circa siamo passati da una curva con media di 3 mm/anno di aumento del livello dei mari ad una di 20 mm/anno, stiamo progredendo fino alla inclinazione tremenda dei 150 mm/anno. Questo pone un serio problema pure alla produzione di energia da nucleare, oltre che a tutte le cisterne di carburanti nei porti marittimi: dovremmo investire subito 3000 o forse 30000 miliardi di dollari per traslocare solo le centrali nucleari e le cisterne per raffinati, senza nemmeno pensare a spostare chi vicino a quelle coste abita, pesca, coltiva, fa le vacanze...
Lo scenario climatico che si sta dipingendo è un aumento della temperatura media terrestre più elevato e rapido dell'immaginabile, con ulteriore estremizzazione di eventi quali i venti in quota (conseguenze non immaginabili), la siccità, le ondate di calore, tempeste ed uragani... In zone costiere dell'Alaska e della Siberia il mare erutta bolle di metano ormai di continuo. Se prima il fenomeno era solo misurabile, ed "invisibile", ormai la metanizzazione dell'atmosfera ed i suoi effetti sono visibili a terra... ed anche in cielo, infatti anche in alta atmosfera le concentrazioni sono tali che il fenomeno delle nubi noctilucenti è diventato un comune soggetto fotografico per i nordamericani (foto a lato). 
Inondazioni? Estati a 30°C di notte e chissà quanto di giorno? Alternarsi di inondazioni e di grandi siccità già in atto? Ma no, state tranquilli: va tutto bene, perchè gli scienziati** hanno previsto che "si potrebbe" (non lo ha mai fatto nessuno e presumibilmente non lo farà nessuno, ma l'importante è infondere ottimismo) far bruciare queste colonne di metano con una semplice iniezione laser a distanza. Certo! Non ci avevate ancora pensato? E' perchè non siete scienziati. Ed allora che problema c'è se continuiamo ad emettere gas serra senza alcun controllo?! Tanto un giorno ci saranno squadre di tecnici che risolveranno anche questo problema. "Tanto ormai...".

*link: http://arctic-news.blogspot.fr/2012/08/charting-mankinds-expressway-to-extinction.html
**link: http://www.climatecentral.org/news/scientists-defending-against-the-methane-bomb 
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4 commenti:

  1. Ciao Medo !
    Vorrei farti una domanda che non e' strettamente correlata al postin questione, trattasi della decisione della corte costituzionale tedesca di approvare il fondo salva stati...secondo te in termini di tempo, quanto può influire nell andamento attuale della nostra economia ? In poche parole, quanto può aver prolungato la nostra agonia una simile decisione ?
    Grazie

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    1. Non sono in grado di dare una risposta alla luce di questa ennesima "mezza decisione". La corte ha approvato il fondo con alcune riserve importanti e di fondo, che espongono ogni ricorso futuro al fondo stesso a diatribe e distinguo. Il problema che abbiamo con la Germania è che il progetto dell'Euro è essenzialmente un progetto tedesco, in cui la figura della Merkel in quanto esponente di un partito e di un certo pensiero conservatore è il perno centrale. L'Euro non è eterno ed ogni volta che si sentono tedeschi dire che è "perenne", che "non si uscirà mai dall'Euro", è una barzelletta che sentiamo ripetere, detta per scopi politici interni. MA, purtroppo, il PRIMO problema dell'Europa oggi è che non ci arriva, a molti paesi, quasi più prodotto da raffinare ne' dall'Iran ne' dalla Libia (tutto quel che è uscito è finito in Usa e Gb, poco in Francia) e tra poco potrebbe fermarsi, sta anche diminuendo la portata del greggio Saudita che arriva in Europa, poichè a fronte di uno stallo o un lieve progresso produttivo i consumi interni sauditi aumentano e consumano sempre maggiori frazioni di quel che un tempo era esportabile... Senza carburanti, in particolare senza gasolio, a buon prezzo ed abbondanti non si ripaga il debito esterno di NESSUN paese in questo paradigma in cui la velocità del denaro e delle merci sono il pilone portante dei mercati, Germania compresa. Vedo solo una nuova ondata di inflazione a fine autunno, in Francia il governo sta decidendo 33 miliardi di tagli supplementari, denari che le famiglie non metteranno nei consumi e si avranno tra 15000 e 40000 soppressioni di posti di lavoro nel privato da qui a fine anno: il loro famoso spread basso non potrà tenere, la doppia AA forse nemmeno.

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  2. Le elevate concentrazioni di metano sono attribuibili alle cattive multinazionali e non certo ai diritti dei cittadini consumatori (alcuni) fruitori del welfare : tassino le multinazionali per risolvere il problema...(Cicale a fine estate)

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    1. Circa il 20% delle emissioni TOTALI annue sono causate dall'allevamento di animali. Un altro 7% dalla coltivazione del riso. 7% sono le emissioni di tutte le termiti del Pianeta! Tassare in tutto il mondo la carne di un 20%, oppure a monte decidere un rincaro tipo "methane tax" su soia e mais alla base dell'allevamento mondiale, potrebbe far calare le emissioni del 2-3%... Guadagneremmo alcuni anni di "frescura", forse, ma non è detto che il meccanismo di riscaldamento si stabilizzi o addirittura si arresti con questa manovra.

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