3.9.12

Acqua, petrolio: bella scusa la speculazione, brutta realtà la penuria

In rosso a lato l'aggiornamento sulle contee americane che hanno dichiarato lo stato di calamità naturale per siccità (link sotto* per l'immagine più grande). Oltre 200 milioni (!) di americani quest'anno hanno vissuto con provvedimenti restrittivi sull'uso dell'acqua (anche potabile, anche da pozzi privati) e moltissimi ci vivono ancora ed avranno lo stesso problema l'anno prossimo, perchè ancora negli USA, a parte per il corridoio degli uragani, non ha ricominciato a piovere. 
L'agricoltura americana quest'anno perderà almeno il 30% (!) dei raccolti rispetto alla media del decennio scorso. Non è piovuto per mesi, le ondate di calore sono durate settimane con migliaia di animali - tra cui umani - morti in più rispetto alle medie, i bacini per irrigare sono vuoti MA ovviamente "è tutta colpa di una dozzina di grandi speculatori". E "NO: il clima non sta cambiando in peggio".

Dei cattivi speculatori si parla guarda caso anche riguardo al tema scottante del costo del greggio e dei raffinati,... quando è dal 1984 (!) che la produzione mondiale di greggio ha scavalcato in quantità le nuove scoperte di nuovi giacimenti. Dal 1984 non rimpiazziamo infatti che una sempre minore quantità di quello che consumiamo. Sono quasi trent'anni che sappiamo che finirà male e presto, con pochi anni di tempo in più garantiti da migliori tecniche (ma non senza rischi, vedi la piattaforma Deepwater Horizon a kilometri di profondità: una trivella si frantuma e l'equivalente di un terzo del Mediterraneo è sterilizzato di vita marina per anni), ma "NO: il petrolio non sta finendo, è tutta speculazione". 
Nel 1984 si diceva quindi che tra trent'anni sarebbe finito tutto il petrolio (quello esportabile! che è quello che interessa a noi europei). 1984 + 30 = 2014 (!). Ultimamente abbiamo scoperto nuove tecniche di estrazione che hanno allungato la vita dell'industria petrolifera di ulteriori trent'anni, peccato che la Cina, gli Stati Uniti e pochi altri hanno consumato tutto il sovrappiù, da sole e grazie alla leva finanziaria che ha ipotecato gran parte delle nuove riserve, in questi ultimi dieci anni. Quindi siamo al punto di partenza... 2014, 2017, 2025?
Le esportazioni di petrolio entreranno in stabile e permanente siccità quando? 
Un vecchio proverbio presente in quasi tutte le lingue del vecchio mondo dice "uomo avvisato mezzo salvato", forse i nostri avi intendevano in realtà dire che per 10 umani che sono stati avvisati ieri ne sopravviverà la metà domani? E dopodomani? 

*link: http://www.fsa.usda.gov/Internet/FSA_File/drought_secretarial_desig_12.pdf 
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3 commenti:

  1. intanto nei piigs c'è una forte diminuzione dei consumi. Domani, se ce ne sarà bisogno anche in altri. Il risparmio (forzato) salverà il pianeta. Almeno dalla mancanza di idrocarburi.

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    1. Ah, beh certamente la Terra si salverà (tanto la fotosintesi non ha comunque oltre 300000 anni, vedasi ciclo dei silicati), il problema è come far uscire di scena degnamente l'umanità davanti ai propri stessi occhi. Non c'è nessun dio a guardarci e giudicarci, dobbiamo ai nostri padri, ed ai pochi figli dei pazzi scriteriati che ne han fatti di recente ed ancora ne fanno, di essere giusti ed intelligenti. Dotarsi di un'arma oggi è ad esempio intelligente, usare un'arma è sempre ingiusto (ma anche andare a rubare). Et cetera. Et cetera. Sto diventando un cazzo di repubblicano americano. Ma non voterei Romney. Tanto non voterei nemmeno Obama. Che casino vivere...

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  2. ...Grande Medo !...Dopotutto prendersela con Gaia non fa molta presa fra i sinistrorsi..( E destrorsi)

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