31.10.12

New York, che scoop: il mare si alza costantemente da solo 170 anni

"Dimentica domani quello che hai rimandato oggi." 
Homo sapiens sapiens

Davanti a Manhattan il mare si sta alzando ininterrottamente da oltre un secolo (foto a lato), la media è di circa 3 mm all'anno, con annate in cui si superano i 30 cm in più rispetto all'anno precedente. In un caso estremo come durante l'uragano Sandy, l'acqua per alcune ore ha raggiunto un livello record di 4,2 metri oltre la media del livello del mare degli ultimi decenni. 
Questo dovrebbe bastare a dare una dimensione della grana delle metropoli e dei poli industriali a ridosso del mare nell'Emisfero Nord: un aumento secolare medio di "soli" 3 mm all'anno significa, oggi, anche punte orarie o giornalierie di 4230 millimetri. Circa l'80% delle infrastrutture industriali e del trasporto pubblico e privato si trova in quelle aree. 3 millimetri che non vediamo ("ma il mare è sempre stato più o meno là"), contro 4230 millimetri per qualche ora che ci portano via dalle nostre case, bloccano la nostra metropoli per giorni, fanno saltare l'indispensabile corrente elettrica, fanno sparire le forniture d'acqua, risalire nelle case migliaia di ratti e poi cos'altro deve capitare per ammettere che "è finita" e bisogna andarsene? E poi, andarsene dove: il Pianeta è uno solo, finora nessuno mai è scappato da lui, (qualche astronauta ma è tornato  contentissimo, dopo un attimo) anche i morti sono tutti tra noi o a pochi metri sotto terra. Addirittura respiriamo in gran parte lo stesso ossigeno dei nostri antenati, proprio gli stessi atomi. Peccato che siamo, spesso, molto più stupidi ed incapaci. Una biblioteca è sapiens sapiens, non certo la gente, tanto meno gli individui.
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7 commenti:

  1. Dico la mia ma ben indirizzata, altrimenti a resar nel vago si colpisce il vuoto: che non si spenda un euo pubblico, anche a livello locale, per presunte opere di protezione dall'erosione dei litorali turistici, perchè tanto è tutto inutile e perchè il turismo da bagnino sarà completamente morto entro pochi anni; si spendano invece lungo i corsi d'acqua in vari modi...Quanto alla stupidità dell'uomo caro Medo, si resta nel vago a dir così e nel buonismo: si dimezzino da domani le risorse destinate ai servizi iniqui fra generazioni e schiavizzanti dei meno anziani senza famiglia propria.

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    1. Ogni anno si spendono alcuni milioni per rimettere la sabbia erosa d'inverno e poter svacanzare d'estate, quindi si tratta di una manovra di brevissimo periodo che toglie risorse alla gestione del territorio sul medio-lungo. Diciamo che abbiamo passato 50 anni a rendere magnifiche le spiagge per... 50 mesi (tutti i mesi d'agosto degli ultimi anni), quando avremmo potuto con quelle risorse e quei mezzi mettere in sicurezza migliaia di ettari che per altro potrebbero darci (avrebbero potuto) da mangiare ancora per secoli. Quanto costano dieci piccole dighe, quanto ci restituiscono in termini di cibo, acqua potabile, energia idroelettrica? Quanto costa la manutenzione cento spiagge? E poi questo crea quasi solamente altro consumo...

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  2. ..Il tuo commento Medo sembra quasi un corollario al mio...

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  3. ci sono anche rilevazioni precedenti al 1850?
    Nel periodo monitorato si nota una fascia min-max di breve periodo di circa 5 metri(circa, via)e un evidente trend al rialzo di 3mm/anno. Costante in tutto il periodo. Per sapere quanto è dovuto ad attività antropiche bisognerebbe avere almeno anche un secolo precedente: visto da lì sembra non dipenda da noi, e se quelle due caratteristiche venissero da tempo addietro non dipenderebbe dall'uomo proprio per niente.

    La tua critica (e di chi commenta ) è sul costruire in riva al mare, OK, ci sta.
    Però 3 mm all'anno, con un po' di sale in zucca, ti dà tutto il tempo di arretrare man mano gli impianti.
    I 5 metri di sciabordata dànno qualche problema, sono d'accordo, specie per il residenziale.

    Forse per l'attività industriale potrebbe non essere un gran problema, se si scelgono i siti e si installa con un po' di zucca. Un sistema di pompaggio acqua mare agli impianti di un enorme zona industriale, di cui ho visto sito e carte, visto che ci sto lavorando, è fatto di pompe, tubi, canali, chilometri di pipe rack piuttosto alti (ci sono anche vapore ed aria compressa ed antincendio, per esempio)e tanto, tanto spazio: anche sommerso di tanto in tanto non sarebbe un problema.
    Pompa 100000 m3/h per il raffreddamento di una centrale, una raffineria e qualche petrolchimico: tutti impianti che sono costruiti dietro, ad un livello tra i 7 ed i 15 m, a parte qualche terminale cui la sommersione francamente farebbe un baffo.

    Se mi volete parlare di cosa è successo a volte in quel sito(e in altri), beh, probabilmente saremmo d'accordo nel pigliare tutti a calci (e difatti un altro impianto che funziona in sito è di bonifica della falda). Ma è un altro discorso.

    Ma è un altro discorso che non posso sentire la lamentela di qualche locale secondo cui le attività industriali li hanno derubati dell'attività turistica non rendendo fruibile le spiagge: si parla di forse di un indotto turistico di 1000 persone (ma sto esagerando), appunto, per tre mesi all'anno,e comunque mai sviluppato, in confronto a molte migliaia di persone che lavorano garantite da gennaio a dicembre anzichè girarsi i pollici (in modo altrettanto garantito, a parte forse il di cui migliaio di bagnini, albergatori e camerieri. E allora?



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    1. Per quel che riguarda le raffinerie... Esse stanno già chiudendo un po' dappertutto, per ragioni economiche. Non poter più riparare un giorno i gravi danni a causa di eventi climatici estremi è da considerare un'ennesima chiusura per ragioni economiche o sarà considerata una "chiusura climatica"?
      Quanti posti di lavoro stiamo perdendo per gli estremi climatici? Tutto è spiegato da ragioni economiche, nell'epoca nefasta e cortotermista dell'"ideologia dell'economia"... Rischiamo di spiegare tutto con l'ultima causa: tutti gli umani muoiono smettendo, tra l'altro, di respirare ma non muoiono tutti di asfissia. Il problema del mondo degli economisti (che ha assorbito anche quello dei tecnici vari quali petrolchimici, geologi, etc) è che fornisce risposte SOLO economiche, quindi monche, a tutti gli accadimenti umani.
      Chissà che accadrà in futuro a causa dell'innalzamento (certo, ma chissà di quanto e quanto in fretta) dei mari? E' sotto i nostri occhi che l'industria mondiale sta chiudendo i battenti più in fretta di quanto non si alzino gli oceani: il problema non si porrà?
      In Italia le raffinerie chiuderanno, tutte, ben prima che il mare le ricopra o che le inondazioni dei fiumi le danneggino. Su questo possiamo stare tranquilli: i problemi, dalle nostre parti, li avremo prima e per altre ragioni, comunque tutte legate ed in parte dovute all'overshoot delle risorse (il quale è concausa dell'innalzamento dei mari, delle inondazioni, siccità, ed il circolo vizioso ricomincia, etc.).

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  4. andando ot volevo segnalare questi due llink sulla situazione di airfrance e lufthansa.... quello della lufthansa è veramente emblematico:
    http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/finanza/dettaglio/nRC_31102012_1418_361429508.html "Lufthansa: rafforza risparmi, con questi margini futuro non garantito"

    http://atwonline.com/airline-finance-data/news/air-france-reports-957-million-nine-month-net-loss-1031 "Air France reports €957 million 9-month net loss"

    Togliendo il fatto che oltre al petrolio stanno perdendo competitività rispetto alle compaglie arabe, vedo un altro settore che senza aiuto pubblico sarebbe morto. Inoltre penso all'alitalia ....queste mega compagnie stanno in crisi figuratevi la nostra....

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  5. Medo, Ti seguo da un anno e non ho mai commentato i post.
    Volevo segnalare che dove vivo da 53 anni, alto adriatico - provincia venezia nord, l'altezza del mare sul medio mare il 1 novembre mattina era visivamente più alta del normale, come personalmente non ho mai visto nemmeno nelle peggiori burrasche.
    Sono stato molto sorpreso dal fatto che questa situazione si sia verificata con quasi assenza di vento da sud (lo scirocco spinge l'acqua nel nord adriatico facendone aumentare il livello) e che se ci fosse stata tale combinazione il mio paese sarebbe stato sommerso dal mare.
    Tutti parlano di Venezia invasa dall'acqua, ma tutto il litorale da Monfalcone a Rimini è in fase di erosione.

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