
Dal 1850 ad oggi gli oceani hanno guadagnato mezzo metro; nessun segno di abbassamento, ne' di rallentamento nell'aumento del livello globale medio delle acque marine.
Non c'è scampo, ne' via di ritorno a breve termine. Addirittura, secondo l'organizzazione scientifica indipendente Climate Central* ed i suoi ultimi dati, anche facendo qualcosa, almeno la costa settentrionale di Francia e Belgio sarà in parte permamentemente inondata ed in parte completamente occupata dal mare entro il 2050. C'è pure una centrale nucleare attiva, da quelle parti (Centrale Nucleare di Gravelines, la più produttiva al mondo, 5500 MWh di potenza nominale, 1000 TWh prodotti in 30 anni) e che ogni inverno da un paio di anni si ferma, due o tre volte, giusto per l'alta marea perchè - udite ! udite !- è in parte costruita su un polder che nel 1980 era già a 5 metri sotto il livello del mare.
E vicino a Dunkerque stanno per terminare un terminale per il gas, il più grande d'Europa, costato oltre 2 miliardi di euro e che non sarà già più operativo tra un decennio, per cause meteo/climatiche...
Sul sito di Climate Central si possono simulare tutte le aree del pianeta, compreso il Mediterraneo e c'è poco da ridere.
Milioni di case, imprese, servizi, siti industriali e perfino centrali nucleari ancora attive, dovranno essere abbandonati, messi in sicurezza, demoliti entro trent'anni. Opera titanica, per la quale non esiste nessun vero piano, nessuna volontà politica, nessun investimento,.. niente.
Ed ancora oggi, invece, si investono miliardi e ci si indebita - tutti - per nuove costruzioni, strade e cretinate varie da piazzare proprio là, dove tra neanche due generazioni il mare avrà preso tutto.
Dalle istituzioni fino al più umile cittadino, invece di riflettere razionalmente si preferisce lasciare che in silenzio e pian piano crescano la catastrofe, la rivolta ed il caos.
Questo è homo sapiens sapiens.
Tanto peggio per noi.
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