Dal reattore 1 alla centrale Dai-ichi di Fukushima sono state misurate emissioni di Cloro-38. Questo isotopo del Cloro è una inequivocabile prova che la reazione di fissione al reattore 1 sta periodicamente avvenendo in questi giorni ed in presenza di acqua di mare (salata, da cui la presenza di un isotopo non presente in natura del Cloro), usata durante l'emergenza a Fukushima, in mancanza di liquidi depurati e stabili; l'acqua di mare aiuta potentemente nella distruzione dei materiali metallici interessati, tramite la componente Cloro e tramite l'alta ossigenazione tipica dell'acqua di mare rispetto a quella utilizzata per raffreddare i reattori, ma Tepco non aveva scelta.
Secondo alcuni grafici del 30 marzo 2011 alle h 11,10 elaborati e pubblicati da Tepco, certamente il reattore n.1 stava emettendo neutroni da fissione ed a riprova si trova del Tellurio-129 che ha emivita di 70 minuti.
Cosa significa quanto sopra?
Cosa aggiunge alla tragedia in corso, tutt'altro che finita?
Se la fissione sta procedendo e continuando come dimostra il Cloro-38 trovato,
a) si aggiunge ulteriore calore alla criticità del reattore n.1, aumenta la capacità distruttiva del core che scioglie qualunque materia si trovi innanzi oltre certe temperature
b) aumentano le dosi di Iodio131, in gran parte, ed in minore quantità di Cesio137, rilasciate e quindi la radioattività emessa e successivamente i luoghi diventano via via più radioattivi per accumulo (che secondo alcune stime si trova già attorno al 75% del totale delle emissioni di Chernobyl)
c) la massa fissile critica, di peso specifico doppio rispetto al Piombo, scende inesorabile verso il basso e le acque sotterranee, aumentando esponenzialmente il rischio di esplosioni con produzioni di nubi radioattive ognuna pari o maggiore a quelle dell'inizio della crisi della centrale di Fukushima Dai-ichi
d) aumentano esponenzialmente i neutroni generati dal processo...
La più preoccupante di tutte queste tre, tutte gravissime conseguenze, è comunque la terza.
La quantità di neutroni prodotti dalla fissione non è misurabile con i dosimetri ed i rilevatori in possesso al personale: questi poveracci (quanti sono? Sempre i soliti 300 o 400 tra tecnici e pompieri? Ed i militari dove sono?) non sanno se, quando ed in che misura si stanno letteralmente pigliando pallottole nucleari, tante piccole bombe atomiche gli esplodono addosso, giorno dopo giorno, sotto forma di radiazioni emesse dal reattore n.1. L'unità 1 non sta andando a tutta potenza in modo incontrollato, attenzione, ma da giorni e fino a data indeterminata una porzione del reattore si sta accendendo e spegnendo senza controllo ed intervento umano, si è innescata e vive di vita propria. L'unica soluzione per rallentarla o fermarla è immettere tanto boro nell'acqua, ma proprio tanto e solo se è ancora possibile una vicinanza umana all'impianto.
Altrimenti, tutto dovrà essere presto abbandonato e il reattore continuerà ad aumentare di criticità, scenderà sciogliendo tutto quel che trova dirigendosi verso la falda ed esploderà poi forse continuando a scavarsi un cratere dove pian piano si placherà, non è prevedibile se continuerà fino a tirar giù con sé uno o tutti e tre i reattori che ha a poche decine di metri di distanza, in un processo che potrebbe durare mesi...
I 4065 morti (ufficiali......) di Chernobyl sarebbero in tal caso un anteprima di qualcosa di ben peggiore e definitivo, eventuali sarcofagi non sarebbe possibile installarli, mai più.
Questo scenario nero è molto probabile.
Siamo ad un grado di emergenza 8 o anche 9 su una scala I.N.E.S. che prevede solo 7 gradi di allerta nucleare, ma lo sapremo, forse, tra mesi e mesi. In caso di esplosione (o di esplosioni successive, nessuno sa quante saranno e quanto dureranno) del "nocciolo fondente" a contatto con la/le falda/e, non aver evacuato almeno i 25000 km quadrati di cui parlavo in un post meno recente sarà stato un atto criminale con una portata omicida mai registrata al di fuori di operazioni militari e sterminii di massa. Oggi il Giappone ha ancora il tempo (e se vuole le forze) di evacuare almeno due milioni di abitanti, in tutta calma (relativa...). Ma il Giappone e le istituzioni mondiali del nucleare stanno perdendo tempo prezioso, sperando che il peggio non diventi peggio del peggio: vedremo i risultati di questa censura, criminale, molto presto.
Il nucleare civile in ogni sua forma è una scommessa di progresso e di benessere persa.
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Sono da tre settimane in depressione catatonica, mi sembra quasi che le cose fatte e le parole spese in tanti anni all'improvviso siano diventate inutili: l'imponderabile è alle porte ma a quanto pare nessuno se ne è accorto.
RispondiEliminaNon sono inutili, perchè sono quelle di milioni di altri individui. La Storia non li sta premiando, invece sta proprio punendo un po' a casaccio questi e quelli: chi le parole le ha spese contro, a favore, chi si è astenuto.
RispondiEliminaQuesto è il male profondo del totalitarismo energetico: una centrale "al centro" che decide dello stile di vita e di morte di tutto cio che viveva prima della sua esistenza.
E questo totalitarismo andrebbe fermato. Lo sapremmo fermare se la specie umana avesse una intelligenza collettiva, che non ha.