L'ho già detto varie volte in passato: la rivolta ci aspetta fuori-casa da un momento all'altro.
In agosto, mentre tanti saranno in vacanza, alla luce del collasso in atto il governo italiano potrebbe essere costretto a fare un prelievo sui nostri conti correnti (è già accaduto in passato, nel 1992 il governo Amato per "salvare la Lira" prese il 6 per 1000 da tutti i conti esistenti...).
Nella manovra appena votata già sono stati sottratti ai risparmiatori (in titoli pubblici) decine di milioni di Euro con una super-tassazione sul possesso titoli, ora manca solo lo scippo nel portafoglio. Nessuno ha protestato.
In Grecia i risparmiatori hanno ritirato dalle loro banche tra dicembre 2009 e marzo 2010 ben 50 miliardi di Euro, prima che potesse farlo il loro governo e non si sono fermati là, visto che un altro "bank run" da vari miliardi di Euro c'è stato anche a maggio 2011.
In Italia? Nessuno farà nulla. Vedrete: nessuna protesta. Primo, perchè è estate. E poi... E' ancora troppo importante per gli italiani credere a quell'Italia della TV, dove "comunque non potrà andare tutto in rovina". Ed invece...
Va beh, per ancora molti mesi la rivolta aspetterà sotto un sasso, dietro una porta, in cantina, ma è là che attende di esplodere. Insomma per ora si subirà come si è subito nel 1992. Anche di più.
Tutto questo si chiama collasso della società industriale, si porterà via centinaia di milioni di umani molto prima delle curve di speranza di vita, delle pensioni, quelle curve demografiche presenti nei libri di testo dei nostri figli.
Tra una decina di anni, quando le luci della città, di notte, saranno disperatamente spente, potremo capire cosa significa tutto questo nella pratica.
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una volta ero un collassista, ora propendo per il declino a sussulti... un crisone ogni tanto e poi un plateau, poi un altro crisone e via dicendo, cosi' la rana (noi) la si bolle lentamente.
RispondiEliminaCredo che fra dieci anni solo alcune parti delle citta', quelle dove abitano gli immigrati e i poveri, saranno buie; serve sempre almeno un 70% della popolazione che pensa di avere qualcosa da perdere, senno' non si garantisce una stabilita' e un consenso.
Medo, stai facendo affermazioni molto a "corto", se poi non succede? sembra che questa società sia piu resiliente di quanto uno si possa aspettare!
RispondiEliminaconcordo con pierluigi....sopratutto accadrà per quei paesi che non hanno materie prime....e chi le ha detterà legge per decenni.
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