5.9.11

Poste: pubbliche o meno, già roba d'altri tempi

Parziale default per le poste statunitensi: crisi senza precedenti della QUINTA impresa al mondo per numero di dipendenti.
La U.S. Postal Service è a corto di liquidi per onorare alcune obbligazioni... Una robina da 5,5 miliardi di dollari. Fornitori di materiali, pensioni, assegni di malattia, bollette, manutenzioni varie. Tutto questo accade nonostante tagli già confermati di 250 000 posti di lavoro spalmati su più anni (al 2006, anno di inizio delle misure di austerità ad US Postal, gli stipendiati erano 900 000...). E han già deciso che per limitare i costi non consegneranno più 6 giorni a settimana. Ma solo 5 (poi passeranno a 4 e via così...). Come accade in Europa ed anche in Italia.
Per gli americani è un colpo durissimo.

Questo accade nella prima economia del mondo. Nel 2011. Non nel 2450... L'era del tutto per tutti, dell'iper-mobilità di persone, merci, servizi, beh appunto non sarà durata nemmeno un secolo e lo scopriremo tra pochi anni (mesi, per alcuni).

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6 commenti:

  1. E' una buona notizia, Medo.
    Vuol dire ch i fatti stanno prendendo il sopravvento sulle opinioni,i deliri e le illusioni di quelli che fino a pochi anni fa non intendevano minimamente discutere del loro modo di vivere.
    Quei 250.000 lavoratori, se non sono irrimediabilmente ottusi, reclameranno un lavoro più utile che la consegna di posta di cui forse la metà è superflua.
    Se guardiamo con onestà, la metà almeno delle attività del mondo cosidetto sviluppato non solo è superflua, cosa che in sè non è un male, ma è dannosa, semplicemente per il fatto che cozza inesorabilmente con uno o più limiti del mondo fisico.
    La catastrofe in atto deriva dall'ostinazione nel proseguire in una crescita materiale che è nella maggior parte dei casi inutile e distruttiva.Gli obesi che mostri in un tuo precedente post, sono la dimostrazione più folgorante del risultato della crescita cieca e disordinata.
    Volendo, si può cambiare, ma, la forza dell'abitudine,e sopratutto della cattiva abitudine, è forse la quinta forza della natura che i fisici non hanno ancora catalogato.

    Marco Sclarandis

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  2. Tutto sommato è consolante sapere che anche gli altri stanno male, ma messi come noi non c'è nessuno:
    http://orbitsville.wordpress.com/2011/09/05/senza-parolacce/

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  3. Anziché dire ai postini che non c'è carburante e che devono fare la consegna in bicicletta, hanno preferito licenziarli.
    Mi fa piacere vedere che sono guidati da una massa di idioti come noi: nel momento esatto in cui dovrebbero tornare a mettere lavoro al posto del gasolio, pretendono di licenziare chi lavora illudendosi di recuperare gasolio.
    I fatti stanno per prendere il sopravvento.

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  4. La consegna in bicicletta negli States non è possibile e non è immaginabile... Le città, soprattutto nella parte più moderna, (SUBURBIA) sono costruite per l'auto. Consegnare la posta a piedi o in bici sarebbe possibile eventualmente nei quartieri dell'ipercentro dove c'è densità di grattacieli e "verticale" di abitazioni ed imprese.
    Detto questo. In Brasile non si è mai riusciti a finanziare un vero servizio, per come lo conosciamo in Occidente, di consegna della posta, non esistono nemmeno le cassette per imbucare. Chi deve spedire posta va a piedi, in bici, in moto o in auto all'ufficio postale (e ci pensa due volte, se abita a 30 km dalla città più attrezzata). Di uffici postali ce n'è pochissimi e sapendolo la gente non può abusarne. Quindi con 90000 dipendenti fanno un servizio su un paese popolatissimo ed immenso. Va beh, il carburante è prodotto a livello nazionale e costa il 40% in meno che la media europea a parità di potere d'acquisto.

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  5. Però, medo, secondo me le difficoltá del servizio postale sono anche (soprattutto) dovute a internet. 20 anni fa si comunicava con telefono e lettere. Adesso per posta viaggiano solo bollette e pubblicitá, ovvio che con una contrazione del genere del mercato un gruppo che lavora sui grandi numeri non può continuare.

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  6. Giusta l'osservazione sugli effetti delle telecomunicazioni; non casualmente in Italia le poste fanno di tutto a parte consegnare la corrispondenza, e già da anni.
    Il paragone con il Brasile ci sta in parte: il loro servizio postale sarà economico, ma probabilmente non funziona così bene. E suppongo che crei disparità di trattamento forti tra città e campagne.
    Questa vicenda mi ha ravvivato i ricordi di quando ero portalettere, una breve ed indimenticabile esperienza sotto la pioggia d'inverno..,

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