1.9.11

Raschiare il fondo del barile

Nonostante ancora stamattina si titoli su certa stampa di regime (posseduta dallo stato-banca-industria) che ci restano "almeno 130 anni di riserve di petrolio"...
Beh, insomma invece si trivella sempre più a fondo, dando l'idea di una grande disperazione nel settore. Lo si fa utilizzando sempre più energia e denaro, per trovare sempre meno petrolio e di sempre minore qualità: più raschi, più trovi materia ad alto peso specifico e densa di zolfo, ma il prodotto raffinato dovrà avere uno stesso standard di purezza e quindi "ti saluto".
L'ennesima prova è in questi grafici dell'ente governativo americano EIA: sono grafici ufficiali che illustrano la profondità di trivellazione media e la produzione petrolifera totale annua.
Ormai la profondità di centinaia di pozzi americani è al limite della stessa tenuta dei materiali, vedasi disastro del Golfo del Messico. La profondità media è in particolare di 1850 m ed è in aumento: si succhiano gli ultimi costosissimi barili. Nonostante questo exploit industriale, la produzione declina e declina parecchio: nonostante si stampino dollari su dollari, non puoi estrarre quello che non c'è (o è troppo, troppo profondo). Così come gli umani hanno rinunciato a tornare sulla Luna per oggettiva impossibilità tecnico-economica, rinunceranno anzi dovranno rinunciare, e presto, a trivellare oltre i 4000 m.

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12 commenti:

  1. Come commenti la notizia dell'accordo tra Exxon e Rosneft per le esplorazioni al circolo polare?
    Si parla di un investimento programmato di 500 miliardi di dollari, con un avvio delle operazioni al 2015.

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  2. Mi limito a considerazioni da casalinga... Gli USA importavano 4 MLN bbl annui di petrolio dalla Russia nel 1997. Nel 2010 ne hanno importati 223 MLN. 56 volte tanto.
    La sete di prodotto americana è DISPERATA e ci stanno rimettendo parecchio su tutti i fronti, con l'inflazione delle materie prime si trovano con una moneta imposta che li aiuta poco in questo periodo cruciale della finanza e dell'economia mondiale. L'accordo in generale è una riprova che siamo alla canna del gas e che gli USA sono un altro po' più deboli.
    Non verranno fuori meraviglie da quelle esplorazioni, siamo in acque profonde e pericolose. Inoltre c'è il problema degli idrati di metano tutt'altro che facili da addomesticare... I danni collaterali potrebbero portarsi via i (pochi) utili da produzioni petrolifere a quelle latitudini.

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  3. mi risulta che l'ultimo pozzo in Angola sia di 4800 metri e se ne facciano anche di più profondi. Ho un amico che lavora proprio là!

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  4. Se ne fanno di sempre più profondi, ma non serve ad aumentare la produzione. Infatti quella dell'Angola sta andando a picco dal record di 2 mln di barili al giorno di marzo 2010, nonostante siano entrati in funzione nuovi giacimenti e nonostante gli investimenti miliardari, ora in Angola non riescono a tenere nemmeno la quota 1,5 mln, una mazzata da -25% ed entro un trienno sarà impossibile tenere l'output ad 1 mln di barili giornalieri:
    http://i2.squidoocdn.com/resize/squidoo_images/590/draft_lens14417661module150990225photo_1_1308650955crude_oil_aupply_Angola.JPG

    Ed attorno alle installazioni per furto e raffinazione di idrocarburi operato dalle compagnie straniere la gente muore di fame, i bambini non hanno diritto allo studio ed ai minimi medicinali e si passa il tempo rovistando tra i rifiuti: http://www.hrw.org/sites/default/files/media/images/photographs/2010_Angola_Oil.jpg

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  5. riguardo alla situazione nelle zone limitrofe ne ho viste ormai diverse di foto fatte da lui e aggiungo sono raccapriccianti (no ho altri termini per descriverle).
    Riguardo l'output dico "CAZZO" che botta!

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  6. L'Occidente sta semplicemente distruggendo e spremendo tutto quel che può, in nome non si più nemmeno di cosa e di chi. Amen.

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  7. e cio che mi fa incazzare è che probabilmente saranno i miei figli a pagare....

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  8. io figli non ne ho fatti, non me la sono sentita proprio.
    e adesso sempre più ringrazio la mia lungimiranza

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  9. @mrm

    L'Italia ha uno dei tassi di crescita demografica più bassi al mondo. Secondo le ultime stime ufficiali*, al 2050 ci dovremmo trovare con -20,39% di abitanti rispetto al 2000, ovvero 45 200 000 abitanti: per morti premature rispetto alla falsa aspettativa di vita, esagerata, dei "baby boomers" e soprattutto mancate nascite. L'afflusso abnorme di immigrati tra il 2002 ed il 2008 non dovrebbe mitigare il dato di oltre un 5%. Quindi per la macchina statale, previdenziale soprattutto e per la sanità pubblica, è finita in ogni caso. Raffazzoneremo qualche cosa in un clima misto tra socialità metropolitana e vita violenta in una giungla anarchica.

    *Population Reference Bureau, "2001 World Population Data Sheet", Washington, DC: PRB, 2001. Link: http://ciesin.org

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  10. sai cosa mrm, hai ragione, ma c'è una cosa che spero di riuscire a fare, insegnare ai miei figli(2) come vivere rispettando il pianeta che li ospita, vivere in simbiosi con la natura, che, come credo io può regalarti emozioni che mai nessun bene creato artificialmente potrà darti.

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  11. quando ero in età riproduttiva non era tanto l'italia che mi impressionava (che sarà mai l'italia? un bruscolino) ma il mondo intero proprio.
    oggi mi ringrazio tutte le mattine, altrimenti avrei avuto dei rimorsi.
    cioè, il medo sembrerà pessimista (?), ma io lo sono molto di più
    poi a thomas tanto di cappello, eh...

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  12. p.s.
    occidente è una parola che mi sta sul caxxo.
    a occidente di dove?
    la terra non era rotonda?

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