16.4.12

Francia: furti di carburante in aumento

Nel 2011 in Francia siano stati rubati 20 milioni di litri di gasolio ai TIR in sosta nei parcheggi delle autostrade*. Un nuovo metodo di furto, più rischioso, è investire in una targa falsa per servirsi sempre da soli e poi fuggire di corsa: chiunque infatti è in grado di farsi stampare in dieci minuti una targa, da qualsiasi calzolaio, da alcuni tabaccai o al supermercato, per soli 15 Euro.
E questa settimana è nata una nuova moda**: manomettere le pompe alla chiusura della cassa, o in piena notte, e far godere il quartiere ed i propri amici di carburante gratuito, almeno fino all'arrivo delle forze dell'ordine.
Tutto questo accade nel paese più video-controllato e militarizzato d'Europa per quel che riguarda la distribuzione di carburante. In Francia gli addetti alla pompa sono spariti da oltre dieci anni e tutto è ormai automatizzato, il sistema permette quindi costi bassi per i clienti, ma è tuttavia piuttosto fragile; infatti, a forza di crisi economiche e calo di domanda, criticamente si è scesi in questi mesi sotto la soglia dei 2 distributori ogni 100 kilometri quadrati. Ci sono circa 5 volte meno distributori che in Italia e nelle campagne francesi è ormai un'abitudine avere sempre delle taniche piene nel proprio garage.
Insomma si avvicinano gli anni delle camionette di polizia o delle guardie private fisse a difesa delle pompe di benzina. Poi sarà semplice gestire le "tessere" del carburante (facile individuare e bloccare le carte di pagamento). Già oggi un rifornimento di gasolio per auto nel dipartimento dove abito è limitato a 115 Euro al giorno e per carta di credito (con banconote è impossibile rifornirsi dopo la chiusura, ovunque e da anni). Quindi... a prezzi unitari che aumentano, a 115 Euro fissi i litri corrispondenti sono sempre meno.
Tutto questo si chiama razionamento.
A quando nel resto d'Europa?

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10 commenti:

  1. Ma come , la Francia nucleare che raziona i combustibili fossili? Qualcosa non torna nei ragionamenti da pirla dei nuclearisti italiani (e di tanti idioti che ci credono), ovvero più nucleare e meno dipendenza dal petrolio.
    Comunque 115 euro al giorno di gasolio sono una bella cifra. 805 euro alla settimana chi se li spende da noi?
    Non è che qualche numero è sbagliato?

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    1. Medo parla di rifornimento di gasolio quindi penso si riferisca a veicoli quali camion.
      Quella cifra é allora plausibile.

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    2. Correggo: Medo parla di rifornimento di gasolio per auto(trazione) quali camion.

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  2. Beh, quando il razionamento di carburante arriverà da noi non sarà necessariamente una cosa negativa. Meno traffico privato, aria meno inquinata, meno importazione di petrolio con notevole miglioramento della bilancia commerciale, spero più diffusione del telelavoro.
    Se ne andranno in gloria molte attività legate direttamente ed indirettamente all'automotive? Tanto un'economia come questa, che si poggia in gran parte sul trasporto privato, non è sostenibile ed è arrivata comunque quasi al capolinea.

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  3. La quota limite di 115 Euro per rifornimento al giorno (con carta di credito o altra carta bancaria) è per le pompe di gasolio per auto. Nello specifico sono pompe dei distributori Auchan della mia città. Pagando in contanti ed alla cassa, non so se c'è un limite: non posso testarlo perchè nel mio serbatoio entrano solo 44 litri.

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  4. http://www.repubblica.it/economia/2012/04/17/news/nazionalizzazione_repsol-33431731/?ref=HREC1-10

    notizia pesante

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    1. Peccato che accada nell'altra parte del mondo. Oggi l'America latina soffocata dal neoliberismo è l'UE...

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  5. Federico grazie, in effetti la notizia è "pesante" ma soprattutto per l'Argentina... Nazionalizzare la produzione petrolifera in un paese collassante significa diminuire la produzione. Navigano al 25% di inflazione annua in queste settimane e questa operazione non aggiusterà le cose... Sempre più l'Argentina dipenderà dal Brasile, il quale comincia ad avere problemi a poter esportare.
    Il Venezuela ha cacciato Total ed Eni anni fa, non è successo nulla di che se non che la produzione venezuelana di idrocarburi è diminuita ancora più velocemente. Tipico scenario post-picco: molte delle riserve restano teoriche per ragioni politiche legate ad un protezionismo senza alcuna logica.

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  6. credo mr.monti abbia gia' in cantiere molti provvedimenti che tenderanno a frazionare il consumo di carburanti portandoli a costi proibitivi con varie accise senza necessita' di smart card.chi si ostina a vedere solo il beneficio ecologico di questa situazione dimentica che il suo telelavoro e' basato su elettricita', prodotta il italia con petrolio,carbon fossile ed energia nucleare comprata da francia e svizzera.l'italia possiede un'economia basata su terziario,artigianato,industria anche se poca,questo significa che senza spostamenti non c'e' lavoro.senza lavoro niente soldi,senza soldi ti scordi di pagare bollette imu e tasse varie,ecco che allora l'erario colpira' ha profusione ,quindi non solo adios a la macchina ma anche a beni personali importanti quale la casa ipotecata in modo criminale come gia' sta succedendo,ecc.
    l'italia non e' la cina!quando vai in bici due sono i motivi:
    il primo per sport o salute o godimento.
    il secondo perche' ormai sei gia' un morto di fame!

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    1. Gli spostamenti con l'automobile privata sono sempre più insostenibili ma in un'ottica di vera decrescita dolce sarebbe stato meno traumatico l'abbandono del trasporto a 4 ruote. Invece di concerto con questo declino delle risorse puramente legato ai limiti geologici del pianeta, la grande finanza sta operando una serie di brutali e voluti tagli sociali, dei diritti e dei salari, così da continuare ad assicurarsi profitti crescenti nel contesto del declino suddetto.
      Il medioevo prossimo venturo non è inevitabile, ma allo stato attuale delle cose è il futuro prossimo sicuro.

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