4.10.12

Francia, le bande di giovani a Parigi [documentario]

"I nostri giovani amano il lusso, hanno cattive maniere, si prendono gioco dell'autorità, non hanno rispetto per gli anziani.
 Nella nostra epoca i tiranni sono i giovani." 
Socrate (testimonianza da Atene, circa 400 a.C.)

"A me mi hanno insegnato: sempre meglio esser stato il macellaio che il vitello."
15enne con la felpa di Topolino (dichiarazione al minuto 2'10'' nel video sotto)

Una volta i parigini studiavano una quindicina d'anni, trovavano un posto di lavoro qualsiasi, poi ecco la vita, quella ideale, scorreva in questo modo: un terzo del tempo nel traffico, un terzo in ufficio, un terzo a dormire e spiccioli di tempo per il resto, comunque aspettando la pensione. Ma qualcosa si è rotto. Sarà che l'automobile è un bene scarso, saranno "tutti 'sti immigrati", sarà che pure i trasporti parigini sono al collasso , tra sabotaggi (uno al mese che blocca almeno 100mila persone), guasti e scioperi ed i cantieri di ampliamento dell'esistente quasi tutti annullati, sarà che c'è sempre meno lavoro, soldi, alla fine è la solita solfa: se avessimo più energia per tutti, anche per le teste calde, troverebbero qualcosa da fare e si comprerebbero la loro bella auto sportiva da lavare ogni sabato e sarebbero contenti, non ci ritroveremmo con i cocci della società rotta fra le mani. Ed i cocci rotti, almeno in Francia, sono i giovani. 
I giovanotti si dividono sempre più in due categorie: quelli a spasso, in aumento, e quelli chiusi almeno 22 anni (se vogliono trovare un lavoro da almeno 1200 € al mese, questo è il tempo medio di scolarizzazione...), ogni giorno della settimana mattina e sera in istituti pubblici o privati che educano, formano, plasmano, normalizzano materia umana instabile sotto la luce dei neon, a deformare le colonne vertebrali e creare dei futuri malati di colon irritabile quando va bene. 
A Parigi operano oltre 150 bande di giovani, tre quarti del totale della Francia (nel 2009 si stimavano 222 bande "ufficiali" su tutto il territorio nazionale*): legate ad un quartiere, un grande immobile, o anche solo una tromba di scale, l'età media dei partecipanti alle bande è di 15 anni. Sono un problema maggiore della regione parigina. A parte la banalizzazione di coltelli e purtroppo pistole, i giovani stanchi di cercare e pagare caro un gingillo al mercato nero hanno anche iniziato a fabbricarsi armi rudimentali (il lanciarazzi in PVC è l'ultima moda) con le quali assaltano altre bande, negozi, furgoni porta-valori, commissariati. Solo gli scontri - a colpi di sciabole tradizionali! - tra le cinque gang di figli di immigrati dello Sri-Lanka (bande dai nomi seguenti: Vennila, Mukkala, Minnal, Paambu e Bad Boys) contano due morti ed una sessantina di feriti all'anno, con costi molto alti per la collettività (forza pubblica, sanità, danni da vandalismo,...). Fenomeno recente sono le bande di giovani cinesi "a difesa" dei genitori commercianti, la spirale di crimine sembra non fermarsi più. Nell'ultimo rapporto ufficiale* del novembre 2010 sullo stato della delinquenza delle bande di giovani, si segnala che 150000 minori all'anno lasciano la scuola francese senza alcun un titolo di studio (e ti credo, non tutti resistono 20 anni "chiusi" là dentro in attesa del roseo futuro fuori, che poi dov'è o dov'era 'sto futuro roseo?) e una parte sempre maggiore si unisce a bande dedite a reati di varia natura. Sempre secondo il rapporto il 73% di tutte le estorsioni in Francia hanno come protagonisti dei minori di 16 anni, e chi spera che la violenza organizzata in bande non abbia contagiato il gentil sesso deve arrendersi: i reati commessi in prima persona da ragazze, sempre più presenti ed attive all'interno delle bande, raddoppiano ogni quattro anni. Sempre più diffuso è anche l'uso della balia (la nourrice), espressione gergale, che è un tipo di reato molto moderno: i giovani, soprattutto spacciatori, mappano gli abitanti di edilizia popolare ed in seguito viene proposto ai più disagiati il pagamento dell'affitto e anche di altre spese in cambio dell'utilizzo dell'appartamento per nascondere droga, refurtiva, armi o addirittura persone temporaneamente sequestrate (accade anche questo, in caso di "sgarri" in certe comunità). Conseguenza di questo uso diffuso dei poveri, degli handycappati e degli anziani, è l'omertà sempre più diffusa e garantita da una economia sommersa basata sulle più diverse illegalità. I servizi sociali, in certi quartieri, semplicemente non possono più operare. La polizia è presa di mira da una pioggia di mattoni dai tetti se entra in certe zone controllate dalle sentinelle. Si banalizza l'uso del mitra kalashnikov, lo si compra smontato, sotto il naso della polizia, anche dentro la stazione ferroviaria Gare de l'Est, trasportato da genitori o nonni immigrati "poveri" usati come corrieri più o meno spontaneamente collaboranti e consapevoli, si trova a soli 200 Euro e col baratto di uno smartphone se ne comprano ben due.
In questo video, durata di 1h28', la TV pubblica ha seguito per qualche mese la brigata anti-bande delle forze di polizia parigine. Una cosa che mi ha colpito è che nel video si vedono MIGLIAIA di auto parcheggiate ovunque e che vanno ovunque ad ogni ora del giorno e della notte... ma sono quelli che non ce l'hanno che di solito creano i guai maggiori. Abbiamo creato il mondo in automobile e per l'automobile, 700mila kilometri di strade in Francia per andarsene da se stessi, eppure non basta anzi, provoca danni: i giovani ammazzano ed ammazzeranno sempre più. 
Se credete ancora nel futuro, è meglio che non lo guardiate:  
*link: http://www.ladocumentationfrancaise.fr/var/storage/rapports-publics/104000585/0000.pdf
________________

5 commenti:

  1. R " I giovanotti si dividono sempre più in due categorie: quelli a spasso, in aumento, e quelli chiusi almeno 22 anni (se vogliono trovare un lavoro da almeno 1200 € al mese, questo è il tempo medio di scolarizzazione...), ogni giorno della settimana mattina e sera in istituti pubblici o privati che educano, formano, plasmano, normalizzano materia umana instabile sotto la luce dei neon, a deformare le colonne vertebrali e creare dei futuri malati di colon irritabile quando va bene."...Grandissimo, un periodo Musiliano, peccato cmq che a 1200 euri ci sono arrivati quelli che hanno finito di scontare i loro 22 anni 2 anni or sono o più, visto che adesso anche i banca cominciano i primi licenziamenti...( Naruralmente dei "giovani" ultratrentenni ancora senza figli esiliati nelle filiali più lontane delle banche locali ancora senza figli : ma quand' è che comincieranno finalmente ad intaccare il monte stipendi dei dipendenti pubblici? ...Finissero al piùpresto di finanziare pantalone sui mercati il prima possibile visto che non mi risulta che i soldi presi a prestito coi bot servano per importanti opere di resilienza energetica....)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Essere paragonato a Musil mi fa piacere soprattutto alla luce delle mie letture attuali. "Pagine postume pubblicate in vita" di Musil (Einaudi), l'ho riletto proprio un mese fa al ritorno dall'Austria. Mi avrà sicuramente influenzato positivamente. E poi mi chiedo: ma potrebbe esistere alla nostra epoca un Musil? Anzi: quanti ce ne sono? Troppi Musil uccidono Musil? Mah...

      Elimina
  2. Di Musil non ce ne sono più stati perchè dopo qualche decennio che Dio morì, ( peneultimo decennio dell'ottocento,) abbiamo preferito dimenticarci del problema di trovare una morale sostenibile e presentabile buttandoci sul curioso ibrido cristiano-consumistico permesso dall'oro nero...( Abbiamo fatto così soprattutto dopo la seconda guera mondiale) Adesso inizierà a morire l'uomo, e chi si salverà, od almeno i figli di chi si salverà, dovranno rielaborare appunto il petrolitico per trovare modelli di comportamento sostenibili, o se prefersci una nuova morale che non prescinda dal considerare l'uomo anzitutto come specie e non come sommatoria di diritti individuali...Ho la sensazione che oltre agli economismi e gli economisti anche la moralismi degli ultimi 150 anni, quelli per le masse e per la lievitazione delle masse intendo , siano da compostare rivelando tutta la loro veneficità proprio negli ultimissimi anni...( Altro che primavere arabe: se entro 3 anni il òolo nord sarà libero dai ghiacci non avremo più scusanti per trattare il nostro prossimo come merita.)

    RispondiElimina
  3. non ti piacciono le bombe N, ma hai fatto il conto di quante brave persone morrebbero in una Banlieau o a Castelvolturno? Quando in conto sarà di 3 o 4, penso non ci sarà altra soluzione. Anche nei miei dintorni le persone che considerano il rispetto un valore sono ormai una infima minoranza.

    RispondiElimina
  4. Il desiderio di ricchezza del sottoproletariato parigino!

    RispondiElimina