12.11.12

Storielle di giovani decadenti

"È sospetto nei giovani questo voler vivere sempre in gruppo, 
così nessuno diventa responsabile di quello che pensa e fa." 
Eugenio Montale

Una settimana fa. Città francese in cui vivo, centro storico e quartiere borghese. 
Da un palazzo qua vicino alcuni giovani pisciano dal balcone: invece di andare alla toilette, a più riprese alcuni maschi urinano copiosamente dalla finestra, ridendo ed urlando. Delle femmine nello stesso appartamento emettono grida di divertimento. Niente di preoccupante, alcune settimane fa poco lontano da qui un giovane si è gettato dal terzo piano dopo aver dichiarato agli amici di essere Bat-man (ormai paralitico, pare sia stato vittima della recente moda giovanile del binge drinking*; moda che sta facendo parecchi morti, ripescati più che altro in mare o nei fiumi, a Nantes, Tolosa e Bordeaux, città universitarie piuttosto movimentate; addirittura, a Rennes l'ospedale ha un reparto apposito per i casi di coma etilico, che la domenica mattina hanno fino a tre quarti dei posti letto della rianimazione; idem per la Svizzera francofona ed il Belgio, dove sono le urgenze pediatriche ad essere interessate da sempre più minori in "alcoolisation aiguë").
Ma negli ultimi tempi altri miei giovani vicini addirittura provavano, puntandole su passanti tra cui intere famiglie, delle armi dal terrazzino; tuttavia, nella città francese con più telecamere di videosorveglianza per abitante, la polizia è arrivata pochi minuti dopo, in borghese ed a piedi, e dopo aver sfondato la porta li ha arrestati; ora c'è un altro appartamento libero ed è probabile che il mio affitto resti invariato per il terzo anno di fila. "Evviva, un risparmio!", direbbe uno scemo. Ma scemo non sono. 
O forse lo sono, perchè torno sempre sul luogo del delitto (altrui)...
Stamattina per l'appunto sono passato proprio davanti al portone dei piscioni: alcuni giorni dopo la puzza è ancora devastante. Nell'atrio del palazzo campeggia un cartello in plexiglass, scritto in bei caratteri tipografici degli anni '70: 
"Ingresso non consentito a mendicanti, ambulanti, vagabondi in generale"

Gli ultimi del petrolitico, miei coetanei e quasi "miei" possibili figli, hanno sorpassato in immondizia umana il peggiore spauracchio della maggioranza dei loro genitori e dei loro nonni borghesi. Un altro cerchio e ciclo che si chiude, un altro segno inequivocabile della fine dell'impero? 
Una volta almeno c'era il senegalese che ti vendeva i fazzoletti o la coppia di testimoni di Geova che ti prediceva la fine del mondo, ora le nostre stesse case sono abitate da coloro che schiacciano il bottone dell'autodistruzione.
Abbiamo armato il cane della decadenza per anni, i nostri figli premono il grilletto. Poteva finire peggio?

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29 commenti:

  1. ma i testimoni di Geova mica predicano la fine del mondo... leggi qui dove spiega la loro visione http://it.wikipedia.org/wiki/Testimoni_di_Geova

    "i testimoni di Geova non parlano di "fine del mondo" preferendo usare il termine "fine del sistema di cose". Infatti, per i testimoni di Geova, tale fine non significherà la distruzione del nostro pianeta o della vita su di esso, come inteso ad esempio da alcuni gruppi evangelici, ma più semplicemente la fine di un sistema di vita basato sull'egoismo, la fine della malvagità con l'annientamento di tutti gli esseri umani che non hanno voluto riconoscere l'autorità e la sovranità del loro creatore Geova e che saranno da Lui giudicati, la distruzione di tutti i sistemi politici, economici e religiosi oggi esistenti e l'avvento letterale del Regno di Dio sulla Terra."

    in fondo mica hanno torto a sperare nella "fine di questo sistema".... e' un sistema talmente insopportabile ed imbecille che non lo si regge piu

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    1. Si vede che si sono evoluti o hanno fatto revisionismo del;le loro posizioni. Ho frequentato i testimoni di Geova dal 1956 e in quell'anno predicavano che ci sarebbe stata la fine del mondo con relativo giudizio universale e si sarebbero salvati sono chi stava nella "sala del regno"(più o meno la loro chiesa) tutti gli altri no. Mia mamma li ha abbandonati perché non le hanno assicurato che avrebbe avuto il tempo di radunare i suoi figli (siamo in 6) per poterli salvare tutti. Mio fratello e io( i più grandicelli) li abbiamo mollati perchè insistevano che tutta la creazione era stata fatta in 49 mila anni. Negli anni 80 mia mamma è tornata con loro e ho potuto constatare che ammettevano che la terra avesse 4 miliardi di anni ma sono rimasti inflessibili sulla comparsa dell'uomo a circa 6.000 anni fa (calcolata sulla genealogia della genesi). Negli anni '50 dicevano che era assurdo mettere al mondo dei figli visto l'imminenza della catastrofe. Negli anni '90 ammettevano che un mutuo si sarebbe potuto anche fare dato che non si sapeva di preciso la data della fine del mondo che un po' alla volta veniva definito come la fine di questo sistema di cose. Rimanevano però ancora tenacemente convinti che chi aveva visto la prima guerra mondiale, meglio chi era vivo nel 1914, avrebbe visto anche la fine del mondo. Mia mamma era del 1913 ed è morta nel 2001. Adesso come riferimento mi è rimasta la Montalcini! Penso che i testimoni de geova dovranno resisionare ancora parecchio le loro convinzioni. In quanto al loro torto o ragione a sperare non è che il loro sistema di governo del mondo sia molto appetibile : una vita eterna a lavorare per la gloria di geova proprio non è il massimo delle mie aspirazioni!

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  2. Io sono ben lontano dal giustificare il comportamento di questi giovani...
    ma non si possono prendere dei casi singoli e fare di tutta l'erba un fascio.
    Se questo periodo storico (petrolitico) vi sembra uno dei più brutti; ditemi quale sarebbe il periodo storico da rimpiangere?
    Sebbene la legge, oggi, non sia proprio uguale per tutti; lo era ancor meno nel passato!
    Quale periodo storico ci ha permesso di curare tante malattie, la medicina di quale periodo era migliore di quella di adesso?
    Qualcuno potrebbe dire che anche in passato c'erano alcuni che superavano i 100 anni; però si dimentica di dire che erano in percentuale infinitamente più bassa di oggi.
    Oggi una famiglia borghese, vive molto meglio di come viveva il re di francia prima di essere decapitato!
    Prima di dire la solita storia che si stava meglio prima, io riconoscono i problemi della civiltà odierna, ma anche i pregi.
    Gli uomini si fanno anche la guerra tra loro, ma sanno unire le loro forze nei momenti in cui tutti sono in pericolo (pandemie, ecc.)
    Io auguro un futuro migliore... e se poi qualche ragazzo goliardico si mette a urinare dal balcone, io lo condanno, ma i suoi nonni facevano anche peggio!

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  3. La statistica ti viene a cercare spesso, soprattutto quando sei giovane. Non porta in dono quasi mai delle ottime sorprese. La polizia, un platano, il coma etilico, un figlio... Sono i modi della matematica di risolvere l'equazione "giovane=...".

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  4. Salve Medo; 2 appunti, il primo per te il secondo per il signor Pulvirenti:
    1)...Ho dei dubbi che questi giovani possano superare per nefandezze morali i baby boomers : quando spendi ingenti risorse in servizi, senza via di ritorno, sei al servizo della morale delle cicale e siamo in autunno.
    2)La felicità o quanto meno la serenità non dipende dal benessere materiale oggettivo ma anche dal proprio ruolo all'interno della società; quanto ai progressi della medicina, lasciamo perrrdere...

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  5. Il mondo va in pezzi però ci sono ancora articoli sui giornali che inneggiano a una nuova era del petrolio http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/12/petrolio-usa-primo-produttore-mondiale-entro-2020/411687/#disqus_thread.

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  6. Ci sono vari fattori che contribuiscono a questo degrado, all'idiozia delle luci accese anche di giorno, sintomi esterno di un male sociale molto più profondo.
    o - la paranoia securitaria dilagante che toglie ogni residuo di rischio e di emozioni
    o - il politicamente corretto, una sorta di pessimo cerume che copre ogni cosa
    o - un modello in cui non c'è rapporto con la fatica, né radicamente, né rapporto con la Terra Madre
    o - l'agio che ha rincoglionito menti e coscienze

    Poi potremmo analizzare ciascun punto.
    Questi marrani sono sempre esistiti, solo che una volta prendevano subito una sbandernata di ceffoni e la volta successiva non si presentava più il problema.
    Oppure avevano paura dei ceffoni e questo inibiva la stragrande maggioranza di questi atteggiamenti teppistici.
    Tolto il limite e con esso la trasgressione, si cerca un qualche limite, spingendosi sempre oltre.
    Sotto sotto c'è l'insipienza del peggiore stupidismo moralista.

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  7. Ma che diamine di post, mancanza di ispirazione?

    Se i giovani d'oggi sono generalmente più idioti di qualche tempo fa (lo sono?) si possono facilmente trovare spiegazioni socio-culturali.

    Qui dove vivo in Inghilterra, per esempio, i giovani che più abitualmente si comportano così provengono da una fascia di popolazione povera, vengono chiamati "chavs" in maniera piuttosto offensiva, e sono lasciati sin da piccoli a sé stessi, sia dalla famiglia, assente (quando va bene...) perché problematica, e dallo Stato, che guarda caso, salvaguarda gli interessi di altre fasce di popolazione.

    Boh, sul serio, sto post mi sembra uno sfogo più che altro.

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  8. Ragazzi di buona e benestante famiglie italiche furono i protagonisti di due fatti relativamente recenti (vado a memoria, non ho tempo di gugglare):

    o - a Rimini cospargere un senzatetto di benzina e dargli fuoco
    o - in un istituto superiore della Campania la devastazione di gran parte di aule e arredi

    Non penso che il censo sia un fattore determinante, probabile che il teppismo sia distribuito democraticamente tra tutte le classi.
    Anche il non accudire i figli (cazzo hai fatto a farli se poi li fai adottare di fatto dalla tata!?!?) è assai presente nelle classi abbienti.

    Il petrolitico ha liquefatto anche le relazioni. Direi che è un tema di (anti)ecologia relazionale.

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    1. Sì, si è parlato del problema delle relazioni umane anche in questa trasmissione:

      http://petrolio.blogosfere.it/2012/11/decrescita-ecco-la-trasmissione-su-rainews.html

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  9. Non avevo la minima idea di che cosa fosso il binge drinking, parlando con i miei collleghi al lavoro ho saputo che non sono "al passo con i tempi", la moda del momento consiste nel versarsi direttamente la vodka all'interno dellla cavità oculare, pare gli effetti siano immediati e ancora più forti del binge drinking...
    Non aggiungo commenti, anche percchè queste cose mi lasciano davvero senza parole e mi fanno sentire sempre più distaccato dalla realtà che mi circonda.

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    1. Si potrebbe dire che se quelli della mia generazione, ho 33 anni, volevano tutto e subito, questi di oggi hanno capito che non avranno niente... e quindi vogliono andarsene, alcolizzati persi in pochi istanti: vogliono il Nulla e subito. Trovo tutto questo di una grande tristezza, prima o poi tutti gli stati (che l'hanno tolta) dovranno ripristinare la pena di morte e le esecuzioni sommarie per tirarsi fuori dal disastro che questi giovani tremendamente vuoti contribuiranno ad amplificare.

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  10. Il tutto scritto proprio il giorno prima di una bellissima giornata di mobilitazione (sud)europea. Medo, ad avere solo il martello in mano si finisce per vedere solo chiodi. La fine dell'età del petrolio abbondante non ha un'unica via d'uscita

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    1. Non posso giudicare da qui, i giovani qui non si mobilitano. Si mobilitano solo i lavoratori sindacalizzati, sindacati più forti che in Italia, ma che sono sempre meno e c'è il minor numero di lavoratori iscritti al sindacato d'Europa se non erro dovremmo essere attorno al 10%. Finchè non si toccano certi settori, i sindacati in Francia non si muovono.

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  11. Bella giornata di mobilitazione?!?
    Non c'è nulla di più demagogico, populista e petrolitico di quellagiornatadimobilitazione.
    Sciopero per la crescita e contro l'austerità.

    Stiamo freschi.

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    1. In Francia c'è stata una manifestazione contro l'islamizzazione del paese l'altro giorno, ma se ne è parlato poco dappertutto. Preferisco mobilitarmi contro il governo (austero o meno) al di sopra dei popoli che contro un'etnia o un gruppo culturale che è parte del popolo.

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    2. L'islamizzazione è solo uno dei mille mali della crescita, come lo fu la europizzazione genocida delle Americhe, ovvero violenza delle migrazioni dovute alla crescita demografica e alla insostenibilità locale della popolazione.
      In Italia molti media riportarono quello sciopero citando proprio letteralmente "Per la crescita e contro l'austerità".
      Ovvero un drogato che non vuole rinunciare alle sue dosi.
      Un tumore che si incazza contro i limiti che ha raggiunto.
      In questo luogo mi aspetto che in primis tu, Medo, ti sia liberato dalla programmazione plagio della crescita, della non-austerità (come scritto a casa mia per me "austerità" è moralista e io preferisco ed uso il termine di sobrietà serena ed edonistica) e dalla mistica tossica (anche populista e demagogica) che ne consegue.

      Il popolo non è un'astrazione ideale e asettica, non ha né l'aureola né le corna zolfine.
      Il_popolo è parte del problema o sua possibile soluzione.
      Se il_popolo è per la crescita è parte del problema, come i vertici parassitari della piramide sociale che ne sono il duale e ne sfruttano le pulsioni pecorecce e la dinamica accrescitiva e consumista per tosarlo ben bene.

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  12. Ma sarà il Pd che fa gli scioperi per la crescita, nei movimenti è chiarissimo come la via d'uscita dalla crisi stia da tutt'altra parte.(e ricordo che il testo inglese del Club di Roma non a caso si intitolava "limiti della crescita", non "dello sviluppo") Rimanenedo ai giovani, l'altro giorno sono scesi in piazza tutti gli studenti, (la Cgil si è mossa solo perchè "costretta" dagli eventi, con uno sciopero di 4 ore e facendo passare tutto in sordina) e il clima è realmente diverso rispetto agli altri anni: la consapevolezza che non si possa tornare a 'prima' è sempre più forte. Non sto negando lo sfaldamento del tessuto sociale, che in Francia e anche Uk è davvero devastante (e in Francia non conosco il perchè, solo l'immigrazione che ha acuito il tutto? Cosa è diverso rispetto a noi?), ma le forze che spingono in direzione opposta sono ancora vive e in movimento, oltre che pienamente consapevoli, più che del picco, dei problemi connessi all'inquinamento e allo sfruttamento delle risorse (ma questo già dai social forum di 10 anni fa).

    (Chiedo perdono per il discorso frammentato e le mille parentesi)

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  13. ...Nel mio piccolo, 20 anni fa circa quando frequentavo la scuola pubblica, fin dai miei 14 anni mi fu subito chiaro che il presente sistema educativo italiano , tranne alcune facoltà universitarie scientifiche, è in larga parte scollegato dal tessuto produttivo e quindi funzionale solo a chi ci lavora, cioè i professori: è emergenza tagliare di un buon terzo il monte stipendi dei dipendenti pubblici, in primis inseganti poi medici, ( 200 miliardi all'istruzione di cui il 97% in stipendi, sanità 120 miliardi di cui il 55 % in stipendi), per riservare buona parte del risparmiato alla sicurezza sotenibile dell'energia, dei suoli, ed anche di qualche istituto scolastico; gli scioperanti non hanno capito chi sono i loro nemici, i baby boomers, e sono loro stessi in troppi...Se la termodinamica non è un opinione...

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  14. Ho visto ieri il cedolino di un'insegnante di scuola media con 20 anni di servizio. Non ha figli e prende 1420 euro netti al mese. Cosa vorresti tagliare ancora? E poi che siglifica sicurezza sostenibile dell'energia? Non mi dire che sei uno di quelli che pensano che i panelli solari faranno andare avanti la baracca della civiltà industriale?
    Prima di diminuire gli stipendi agli insegnanti (e non sono un insegnante) credo proprio che ci siano un'immensità di altre spese parassitarie che debbano essere diminuite (ma sai quanto costano i carrozzoni inutili delle regioni?)...

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  15. Giorgio,

    sono anni che il Ganzetti in tutte le discussioni in rete propone l'unica cosa che avanza la sua povera mente obnubilata da chissà che. Io tra le altre cose sono insegnante e son d'accordo che ce ne sia una discreta parte che dovrebbe tornare a scuola per imparare finalmente qualcosa o, in alternativa ancor più consigliabile, andare a zappare, ma a quanto pare il "nostro" ha in testa come unica soluzione quella della riduzione degli stipendi. S'è visto cos'è successo in Grecia con provvedimenti simili.

    Altrettanto ovviamente ai problemi globali non si risponde con soluzioni meschine oltre che inutili - come sostieni giustamente tu ci sono molte altre spese inutili, dalle grandi opere, che di tale hanno solo le tangenti mafiose, agli eventi come expo 2015 -, ma probabilmente non basterebbero ancora. La baracca industriale crollerà prima o dopo - temo presto - e ci si dovrà attrezzare per sopravvivere. Nel mio minuscolo sono anni che mando avanti un orto, poi negli anni mi son dotato di bosco e frutteto, ma tutti i miei sforzi potrebbero diventare del tutto inutili in caso di collasso climatico, per citare il primo evento disastroso che mi viene in mente.

    Noi però non turbiamo il ganzets, lasciamo che si culli nelle sue beate illusioni.

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  16. R David Addison e povera mente obnubilata : ai tacchini non piace l'avvicinarsi del Natale, ed evidentemente giudichi blasfemo dedicare un quinto del PIL alla resilienza energetica e dei suoli in pieno peak everything..Probabilmente non basterà comunque, ma evidentemente tu preferiresti campare col tuo stipendio fino al giorno prima del black out totale, per la serie mupia Sansone e tutti i Filestei...Quanto alla mia poevra mente obnubilata cosa devo rispondere ? Come si risponde ale offese?..Per quel che conta ho anche io un pezzo di carta con la lode, dopo esser stato sempre il miglior quanto meno della mia classe finoa i 18 anni, sempre per quel che conta, e nel mio test di accesso alla facoltà a numero chiuso il mio punteggio è risultato il migliore su un migliaio dopo aver studiato per l'esame una oretta per 30 giorni d'estate, una quindicina di anni fà...I miei familiari ,in parte dipendenti pubblici, sanno benissimo che l'anno prossimo verrano decurtati di almeno una mensilità, e non si lamentano avendo il polso di come vanno le industrie locali...Cicale a fine estate...( A volte sgradevoli nel loro rumore incessante e bruttissime viste da vicino)

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  17. "bruttissime viste da vicino" vero, non m'ero mai accorto a sufficienza di quanto quelli che sono sempre stati i migliori spesso non vedano al di là del loro naso.

    Buona vita.

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  18. ieri tornavo da lavoro e alcuni ragazzi mi hanno preso a sassate..si..i sassi erano piccoli e per fortuna non mi hanno preso..
    appena mi sono accorto che dalla fine di un cortile sotto un palazzo mi stavano trattando come un bersaglio di cartone mi sono girato e sono scappati alla velocità della luce..
    al ritorno da scuola..non c'era di meglio da fare..
    un saluto.
    stefano

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    1. Questi giovanotti sono la riprova che il paleolitico non è finito per la penuria di pietre. Lanciare oggetti verso altri umani o verso lo spazio infinito è addirittura il soggetto di uno dei film più conosciuti ed apprezzati da homo sapiens sapiens, "2001 odissea nello spazio".

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    2. In un libro che racconta la storia recente del paese in Appennino in cui ho la residenza leggevo che al termine della 2a guerra mondiale era del tutto ovvio e regolare che i maschi locali prendessero a sassate altri maschi forestieri "che venivano a rubare le donne" (un'espressione del genere) o anche la tifoseria al seguito della squadra del comune vicino nelle occasioni di derby calcistici.
      Direi che queste pulsioni non sono certo recenti o effetti del petrolitico.
      Non riesco a stimare se il petrolitico abbia migliorato o peggiorato queste forme di teppismo.

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  19. (Alla radio prima un filosofo sconosciuto ed ignorato dal 99,99% della popolazione ne citava un altro che aveva definito la modernità come movimento più incertezza. In contrasto, la nuova modernità sarà la somma dell'immobilità più l'incertezza, ovvero l'estrema violenza...)

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