12.12.12

Produzione petrolifera mondiale: pronti alla discesa libera?

"Il petrolio finirà tra 40 anni. La casa la perdiamo dopo o prima? Il lavoro dopo o prima? Le mogli metteranno alla porta i mariti tra quanto? Le carte di credito diventeranno simpatici righelli tra quanto? I panini con dentro la carta moneta sono per quando? I figli accoltelleranno i padri dopo o prima? La scuola inizierà a non servire a nulla prima o dopo? I libri passeranno dagli scaffali alle stufe quando? Et cetera, fratelli miei, et cetera!"
Dai taccuini inediti del profeta Isaia


La "discesa" è iniziata. Ed è sempre più ripida, almeno considerando quanto prodotto manca ad un'economia energivora ed a paesi ancora demograficamente in fase di espansione.
Diventerà ripidissima dopo il 2015, come da previsioni ASPO (uniche a centrare il bersaglio della realtà, sei anni ed una "doppia crisi" dopo).

Gli ultimi dati sulla produzione mondiale di petrolio ci danno i soliti due dati:
- il "vero petrolio" (Crude Oil e Lease Condensate) è a 76,03 milioni di barili prodotti al giorno, ultimo dato affidabile EIA valido per agosto 2012;
- il petrolio totale, mischiando dentro tutto l'assimilabile ("Total Liquids" compresi gli escrementi dei CEO e degli uffici stampa della di Shell, ENI, Exxon, BP, etc.) è a 88,5 milioni di barili al giorno.
Ho indicato in rosso il dato che ci interessa di più, visto che nel dato in giallo ("total liquids") sono compresi addirittura milioni di barili che sul mercato non finiscono mai per davvero, lasciamo perdere poi quanti di quelli sono conteggiati come "prodotti" ma sono istantaneamente riassorbiti per riprodurre (sempre meno) barili il giorno successivo...
Che dire? Le previsioni ASPO sono e restano assolutamente le più affidabili. Di petrolio ce n'è sempre meno, di peggiore qualità. E se se ne produce "di più", non è certo verso la povera vecchia Europa che verrà.
Secondo queste previsioni, ai dati attuali, tutti i paesi che esportano prodotto petrolifero dovrebbero aver smesso di farlo entro i prossimi trent'anni. In tempi umani, questo significa "domani". Addirittura, secondo gli ultimi studi ASPO* già al 2030 le sole India e Cina, di questo passo, avranno bisogno del 100% del petrolio esportabile, ragionevolmente, a quella data. Restando ottimisti, al 2030 l'Italia potrà contare su nemmeno il 10% di quel che importa oggi, probabilmente da qualche anno saranno in vigore leggi marziali in tutta Europa e la pena di morte, per reati contro la persona, a furor di popolo sarà stata già ripristinata in alcuni paesi.

Immaginate tutti quei titoli di debito, mettiamoci dentro tutti coloro (sempre meno, chissà perchè?) che hanno contratto e contrarranno mutui nei prossimi anni: sulla base della disponibilità di quale energia, per fare quale lavoro, commerciando i manufatti con chi e con quali materie prime, saranno magicamente pagati i debiti totali? Forse l'Eurogruppo dei ministri delle finanze e dell'economia ha una risposta.
Ma sono certo che non vi piacerà, perchè come già accaduto in altre epoche, questi tributi alle oligarchie andranno pagati con la vita.

Solo di debito pubblico (in gran parte interessi...), solo contando i "primi" 11 paesi industrializzati, siamo oggi a 41000 miliardi di debito (in dollari del 2011).
Di cui, a spanne e sempre in dollari:
15000 miliardi americani
6000 miliardi cinesi
5500 miliardi giapponesi
3300 miliardi tedeschi
2650 miliardi francesi
2300 miliardi inglesi
2150 miliardi brasiliani
2100 miliardi italiani
etc. etc.

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40 commenti:

  1. la legge marziale era già invocata da mio padre, reduce di guerre in mezza Europa, 50 anni fa. Figuriamoci che direbbe oggi, se ci fosse ancora, che la cronaca di Pistoia riporta quotidianamente episodi di rapine in ville e case con episodi violenti e sequestri di ore. Una signora ultraottantenne, ancora lucida, si ricorda le affermazioni del padre, secondo cui prima del fascismo, nel 1920 circa in zona agivano bande di briganti, che assaltavano le misere case dei contadini per depredarle, con violenze e stupri. Fatti che sono sicuro erano allora come ora, non solo limitati al pistoiese. Forse è per questo che il Re non ordinò all'esercito di fermare la marcia delle squadre fasciste su Roma. Purtroppo con la fine del petrolio la legalità democratica non riuscirà più a contenere l'illegalità criminale, che strariperà in tutta Europa e non so se basterà una dittatura a fermarla, vedi Kossovo o altri stati in mano alla delinquenza organizzata.

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  2. Secondo voi la notizia riportata qui dove in sostanza si dice che in Gemania in gran segreto è stata avviata la costruzione di un Centro "Crowd Riot Control", ovvero l'insieme di operazioni volte a mantenere l'ordine e la pace civile.
    Sorgera' a fianco di una citta' fantasma di oltre 500 edifici, per un budget di oltre 100 milioni di euro.

    é collegabile a quello che afferma nel post il catastrofista, profeta di sventure Medo?

    Secondo me, assolutamente sì.

    I più previdenti si stanno preparando. Gli USA con i campi FEMA sono già a buon punto coi preparativi.

    Gli illusi no.

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    1. Mi sembra un progetto fin troppo piccolino rispetto a quel che succederà nei prossimi venti anni in Germania. La frase "i pasti saranno distribuiti solo a chi è chiuso in casa", sarà forse una delle più importanti nel futuro dell'Italia.

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  3. Nicole Foss disse alla conferenza di ASPO a Firenze.."tra cinque anni questo mondo non sarà più lo stesso"..era l'ottobre 2011..

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  4. Sto preparando un'intervista a un giovanotto francese che abita in una ZSP (Zona di Sicurezza Prioritaria), quartieri o intere cittadine dove il ministero ha schierato molti più agenti e imposto una sorta di coprifuoco... Ce n'è una proprio a 2 km da dove abito. Posso anticiparvi un paio di cose, la prima è che nei mezzi pubblici c'è la polizia a tutte le ore. E poi dopo che la chiesa è caduta in rovina (quartiere 75% di musulmani) e la parrocchia è deserta, l'unico centro di svago per i giovani, dopo il fallimento della gestione delle associazioni e dei gruppi di genitori, è ora gestita direttamente dalla polizia municipale, inizialmente in borghese ed ora in divisa.
    La vita in Francia, per molti, è già oggi una prigione, nessun bisogno di costruire campi di internamento dei rivoltosi, abitano già in luoghi controllati 24 ore su 24. Amen.

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  5. Siamo un paese affollato all'inverosimile, come tante altre nazioni europee. Anche per merito delle assurde politiche migratorie volute dalle elite finanziarie, tanto per avere un po' di carne da lavoro a quattro soldi.
    Se non avessimo avuto l'immigrazione selvaggia negli ultimi due decenni, oggi in Italia saremmo scesi già a 52 milioni di abitanti, comunque sempre troppi in un mondo post shock petrolifero.
    Forse i paesi scandinavi, scarsamente popolati, sono nella condizione migliore di affrontare gli inevitabili problemi sociali post 2015. Forse.
    Non riesco nemmeno ad immaginare a quali catastrofi globali, il crollo demografico in particolare, stiamo andando incontro. Stati sociali vaporizzati, crisi alimentare, energetica, guerre per le risorse, anarchia e totalitarismo diffusi e altre meraviglie simili.
    Meglio non pensarci...

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  6. Paolo scrive bene.
    Ci furono anni (a naso vado sugli anni 90) in cui stante l'invecchiamento della popolazione l'Italia aveva avviato una lenta decrescita demografica.
    I paesi consumisti sono tutti drammaticamente sovraffollati e la pessima impronta ecologica lo misura inequivocabilmente.
    Il timidi principio di decrescita demografica italiana è stato completamente annullato e dall'immigrazione e da una tendenza ad una riproduzione irresponsabile, compulsiva, religiosa specie da parte dell'immigrazione islamica (questo grave problema non si presenta ad esempio per gli immigrati dai paesi ex-comunisti che almeno in parte sono stati liberati dal pattume religioso inquina-menti ed hanno un numero di figli per donna simile a quello italiano). D'altra parte la cattocostipazione lombarda ha visto una recrudescenza delle famiglie numerose. Proprio 'na furbata mettersi a fare figli come conigli nel formicaio lombardo...

    Così in assoluto la popolazione in Italia è tornata ad aumentare.
    Da questo punto di vista l'immigrazione islamica è il problema numero uno rispetto al quale manca una qualsiasi politica di contenimento prima e di riduzione poi.
    E' un disastro completo, in direzione opposta a quella verso cui andare.
    La bomba demografica storicamente si è sempre trasformata in migrazioni e le migrazioni sono atti violenti, che comportano numero elevato di vittime, spesso dei genocidi.
    Per i consumi italiani (numero di homo e loro consumi medi) già ora prendiamo e deprediamo risorse al resto del mondo per 3.5 italie (vado a memoria).
    E gli immigrati hanno una fregola consumista virulenta non mediata dal vissuto del consumismo nei confronti della quale alcune parti della popolazione italiana ha sviluppato qualche anticorpo e qualche presa di distanza.

    Gli studiosi della decrescita lo hanno denominato "scenario del fortino".
    Col collasso delle risorse, civile, culturale ed ecologico si tornerà ad una medioevalizzazione della società in cui alcuni violenti soggiogheranno il resto (in alcune zone degradate del paese e già in collaso ad esempio nell'area campana questa è già una realtà).
    La mancanza di risorse poi balcanizzerà la società in enclavi etniche e religiose in cui i gruppi si faranno una guerra senza esclusione di mezzi.
    Le città e le metropoli avranno centinaia di migliaia di morenti di fame che saranno disposti a tutto pur di sopravvivere. Ciò comporterà l'assalto alle campagne e quindi ulteriore collasso della produzione agricola già ora ridotta malissimo per la distruzione per cementificazione infrastrutturazione di decine di milioni di ettari.

    Come già documentato peraltro qui dentro; questa è GIA' una realtà.
    La realtà del collasso sarà assolutamente cruenta e la violenza delle migrazioni delle cose (noi che deprediamo il resto del mondo) e delle persone (immigrazioni) si manifesterà nella sua realtà.
    La fine del rincoglionimento buonista e idiota e del relativo buonismo, del modernismo progressista, dell'utopia panmixista, del culto della crescita tumorale finirà con la cessazione del tumore con la morte dell'ospite.

    E la politica suicida quindi idiota di natalità insostenibile della Francia?
    In pochi cesserà di essere l'unico paese dell'europa occidentale esportatore di risorse (è l'unico che ha una biocapacità residuale).
    Ad esempio per stare ai cazzi nostri italici, carne, cereali, animali, latte, legname (in parte energia ma questo è un discorso complesso) che l'Italia importa dalla Francia quando essa cesserà le esportazioni dove andrà a prenderli?

    Non sarà molto gradevole. Scettici? Leggere qualche appunto di Paul Chefurka.

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    1. Non capisco perchè in un futuro europeo di sovrappopolazione, scarsità energetica, di suolo coltivabile e innovazione tecnologica un ideale emigrante islamico dovrebbe scegliere di venire proprio da noi a cercare margini di miglioramento.
      Anche i dati dell'International Migration Outlook descrivono un trend di fuga ordinata dalla nave.

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    2. Un futuro europeo di sovrapopolazione?
      L'Europa sono almeno 4000 anni che soffre ricorrentemente di sovrapopolazione e di emigrazioni conseguenti. La fondazione della magna grecia non fu che solo uno degli episodi più noti di sovrapopolazione. Peraltro nel 2012 la Grecia è di nuovo in quelle condizioni.
      Perché futuro? Il problema, fondamentalmente, è sempre esistito.
      Nell'antropocene lo abbiamo semplicemente compresso (ed esploderà liberando tutta l'energia accumulata) con una del tutto estemporanea abbondanza di risorse in realtà distrutte definitivamente e peggio sottratte dagli usi futuri che ha sedato le tensioni.

      Ci sono molte cose che non capisco, che sono irrazionali, assurde.
      Perché ad esempio nel 2012 con i mezzi anticoncezionali diffusi e accessibili, a costi contenuti, le informazioni disponibili, etc. ci sono persone che fanno figli abbondantemente oltre la possibilità di allevarli decentemente e di garantire loro un decente futuro?
      Eppure succede anche in molti paesi del secondo mondo (chiaro che se sei alla miseria e all'indigenza forse non hai mezzi e conoscenze, non hai (forse) concezione di controllo della riproduzione).

      In realtà ora è ancora tutto abbastanza ordinato qui, perché abbiamo ancora qualcosa in dispensa. Ma le curve di "decadimento" hanno modulo molto più alto rispetto alla crescita: tendono di fatto al collasso invece che alla decrescita (o rientro dolce) (effetto Seneca).
      Quando la nave inizia a inclinarsi e ciò viene percepito è facile passare dall'abbandono ordinato al panico.

      Perché c'è l'emigrazione verso i paesi consumisti?
      E' la media e piccola borghesia che emigra, non i poracci o i morti di fame che non hanno semplicemente i mezzi economici per andarsene.
      La media e piccola borghesia anela ad aumentare il proprio tenore di vita.
      E pensano che andando nei paesi consumisti ciò possa avvenire e avvenire in tempi più brevi.
      Del resto ciò è falso: uno degli effetti dell'urbanesimo è che gran parte delle persone che hanno abbandonato le campagne per le città peggiorano il loro status, a volte drammaticamente.
      Ciò è assurdo ma avviene.
      In un qualche modo è il pattern della lotteria, per cui molti giocano (credono di poter migliorare il proprio status ecomomico) anche se sono matermaticamente quasi certi che esso invece proprio peggiorerà (per il costo della giocata che sarà senza vincita).

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    3. ... le curve di "decadimento" hanno derivata con modulo molto più alto ...

      Scusate

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  7. Da un pò di tempo vado un pò controcorrente (in particolare sul dispiegamento temporale della CRISI, quella vera per capirci).

    E più o meno dal 2005-2006 che i blog e forum (diciamo così, "figli di ASPO") trattano questi argomenti. Ebbene proprio in quegli anni, si diceva che già a partire dal 2010-11, sarebbero scoppiate guerre civili in più o meno tutti i paesi europei e negli USA. Che ci sarebbero stati centinaia di campi di concentramento, leggi marziali, guerre mondiali ecc...

    Guardate, io penso che stiamo andando in contro ad un impoverimento generale (chi prima chi dopo) causa sovrapopolamento, scarsità risorse e quantaltro.
    I tempi però sono un pelo più lunghi e gli avvenimenti si dispiegheranno gradualmente (come del resto sta accadendo...siamo ogni anno un pò più poveri ma non vedo traccia di leggi marziali). La gente và ancora allo stadio e da questo fine settimana darà l'assalto ai negozi per i regali di natale (saranno meno dello scorso anno e un pò di più del prossimo ma ci saranno ancora).

    "Semplicemente" torneremmo indietro, magari più velocemente di come siamo arrivati fino a qua ma senza campi di concentranmento, che onestamente mi sembrano cose a dir poco ridicole.

    Se volete vi riporto tutte le sciochezze pseudocomplottiste che ho raccolto per uno o due anni e che puntualmente non si sono verificate....perchè erano delle cretinate!!!!

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  8. Sono d'accordo con Pinnettu (a proposito, ciao, è un sacco di tempo che non ti leggevo), proprio 2 giorni fa sono andato a rileggermi un articolo di Greer chiamato 'la lunga discesa' e più o meno dice le stesse cose, lui calcola che una civiltà ci mette minimo 150 anni per arrivare alla disgregazione totale, i problemi chiaramente ci saranno, ma non credo con tempi così rapidi, almeno spero! :)


    Redarrow

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    1. Ciao red (col nick nero tulip però non ti avrei riconosciuto.

      Da un pò seguo e lascio qualche commento su ORONERO decisamente molto equilibrato e particolarmente incentrato sull'energia.
      Ogni tanto vengo a fare visita a Medo, che pur essendo un filo troppo catastrofico, riporta sempre notizie interessanti. Speriamo non si faccia contaggiare dalla mania dei complotti.

      Altri blog forum che conosci erano diventati obbiettivamente paranoici. Non si parlava più di petrolio e si finiva sempre in cacciara a discutere di idiozie tipo il terremoto ad Haiti provocato dagli americani con misteriose tecnolgie onde poi poter impiegare quel paese come trampolino di lancio per una guerra al Venzuela.

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    2. ... in un articolo di Greer chiamato 'la lunga discesa' e più o meno dice le stesse cose, lui calcola che una civiltà ci mette minimo 150 anni per arrivare alla disgregazione totale, ....

      Se fa riferimento alla caduta dell'Impero Romano ha più o meno ragione, 150 anni circa 5 generazioni. Diciamo da Diocleziano a Romolo Augusto?

      Per civiltà sofisticate come la nostra io credo che basta una generazione e mezza per vederla collassare.
      La mia che ha vissuto all'apice ormai ha imboccato il viale del tramonto. Quella che gli sta per subentrare, a meno di un repentino cambio di comportamento e riduzione drastica di pretese-diritti, tornerà indietro di secoli in pochissimi lustri.
      Sempre che sopravviva ovviamente perchè i Goti contemporanei e mescolati od interagenti con essa non la aiuteranno di certo.

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    3. .. da Diocleziano a Romolo Augustolo (o se preferite a suo padre Oreste).

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  9. "Greer calcola che una civiltà ci mette minimo 150 anni per arrivare alla disgregazione totale"
    Non ha alcun senso. Di che parla? Dei peruviani attuali? Dei lombardi? Degli abitanti della Ruhr? Una società quale? La nostra, che dipende, per l' 80% dei suoi bisogni energetici da gas e petrolio, non ha, oggi, una autonomia di oltre trent'anni.
    Se parliamo di casi particolari, Parigi aveva 4 giorni di autonomia in frutta e verdura cinque anni fa ed ora sono scesi sotto i 3 (dati Chambre agriculture Ile de France). Fate voi.

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    1. Guarda leggi tu stesso Medo, anzi io ho preso valore inferiore, addirittura arriva a 350 :)

      https://dl.dropbox.com/u/53646019/La%20lunga%20discesa.pdf

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  10. L'unico complotto in atto è quello della stupidità delle cose inutilmente complesse.

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  11. Però scusa, ma noi abbiamo l'esempio cubano, lì sono ormai decenni che petrolio è quasi inesistente, eppure sono riusciti comunque nella transizione senza spargimenti di sangue e rivoluzioni, io dico che la società è più flessibile ed ha più inerzia di quello che spesso pensiamo...

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  12. Caduta dell'Impero Romano ...
    bel paragone ma altro modello di vita ...
    e dinamiche differenti ... per loro i 150 anni ... per noi quanti al nostro folle ritmo?
    Siamo in una societa molto complessa drogata dalla abbondanza di energia il crollo è rapido ...
    manca l'energia collassa la societa ( 1 generazione ormai incapace di tornare alla terra )
    il paragone con Cuba non mi pare giusto altro modello di vita meno energivoro( loro forse ce la fanno )
    La densita di abitanti sul territorio altro problema ...
    la qualita del territorio e il crollo di produzione dovuto al cambio di metodi Agricoli
    si puo fare un paragone al 1900 ... ma quanti in meno.
    Purtroppo l'assurdo è che con le poche riserve rimaste non ci si prepari al cambiamento.

    Probabile un nuovo medioevo ... ma erano veramente in pochi.

    A tutto da aggiungere una probabile crisi climatica verso il freddo, visto l'attuale andamento del ciclo solare 24 minimo da quando si misura.

    Purtroppo vedo solo un collasso , e la discesa diventa veloce.

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  13. Non capisco francamente l'ottimismo di Pinettu. Io, per quello che vedo intorno a me, penso invece che i tempi non saranno affatto un "pelo più lunghi" e che gli eventi non si dispiegheranno gradualmente. Mio fratello, che ha 46 anni, ha perso il lavoro a gennaio del 2012 e non ha potuto più pagare il mutuo della casa (60 mq)per cui ha dovuto chiedere aiuto a mia madre che prende una pensione di 850 euro al mese. Ma anche mia madre, che ha 85 ani e non gode di buona salute, ha oramai terminato i pochi risparmi che aveva e quindi, per evitare il pignoramento, dovrò essere io a prestare i miei risparmi a mio fratello che ha oramai poche speranze di trovare un lavoro. Nella città in cui vivo, circa 40.000 abitanti, la gente vende oro a tutto spiano per poter tirare avanti, in una zona della città si sta formando una fila di roulotte abitate da cittadini che hanno perso la casa e non hano altro luogo in cui vivere, la sede della caritas ha file sempre più lunghe per la distribuzione di pasti e di vestiario.
    Del resto se i consumi mondiali di petrolio avessere avuto il normale trend di incremento annuo ora il prezzo non sarebbe certamente quello di 110 dollari al barile (Brent). Quindi siamo in trappola, crescita non c'è ne sarà più e la gente avrà un'autonomia sempre più limitata per quanto riguarda i propri e gli altrui risparmi. La lettera scritta ad Orlov dal russo disilluso sposato con un'americana rappresenta bene la drammatica situazione di miliani di americani senza lavoro e senza benzina chiusi in trappola nei loro sobborghi. Il collasso secondo me arriverà improvvivo e violento sopratutto quando un numero sempre maggiore di persone si renderà conto che siamo un una situazione senza vie d'uscita che può solo peggiorare.

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    1. Attenzione...io non sono ottimista....anzi! Sono le tempistiche che non mi convincono e in particolare non mi convincono gli scenari da guerra civile e cadaveri ammucchiati ai bordi delle strade!!

      Ho infatti affermato che stiamo diventando sempre più poveri e di ciò, mi dai conferma con le tue testimonianze. Ma nonstante tutto il processo è graduale.

      L'Impoverimento, non è iniziato ieri. E' ormai quasi un decennio che si assiste al declino economico e sociale. E in tutti questi anni il declino è stato appunto graduale, altriemnti già 2 o 3 o 4 anni fà avremmo pottuo assistere al crollo repentino. Invece siamo qua sempre più poveri ma senza il sangue che scorre nelle strade.

      Ripeto è la tempistica e le modalità da "doomsday" che non mi convincono. Per il resto nessun ottimismo.

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    2. Le lettrée di Orlov sont quasi toute inventante, ma fin trompons verso simili. Per il resto, citadins piccolo, collasso repentions. Normale. Tragico.

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    3. Correttore automatico iPad non mio. Scusate.

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  14. La situazione sarà molto più semplice...
    Il petrolio non finirà all'improvviso, ma ci sarà una decrescita della produzione, quindi significa che il suo prezzo salirà rapidamente e farà diminuire la richiesta al livello di quello disponibile.
    Quindi, saranno le stesse persone che modificheranno il loro tenore di vita gradualmente.
    Per esempio se la carne costasse 100 euro al kg, non la si mangerebbe quasi tutti i giorni... (quando ero piccolo io, si mangiava una volta a settimana e nessuno è morto!).
    Quindi saremo tutti più poveri e solo pochi si potranno permettere una vita agiata.

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    1. "sarà.. sarà... "
      Sulla carne, lavorando spesso con degli studenti universitari, posso garantirti che ce ne sono che non sono in grado di mangiarne nemmeno una volta al mese. Poco fa un giovane semiologo mi ha confessato che non riesce a fare sempre tre pasti al giorno e che ha iniziato a rubare qui e là "per fame". In Francia. Con gli aiuti pubblici e la borsa di studio.
      Il petrolio non finirà all'improvviso (e chi lo sa? Nel '73 e '79 ci sono stati cali drastici ed improvvisi, anche se ce n'era tantissimo: perchè adesso che ce n'è sempre meno, dovrebbe andarci meglio? Perchè lo vuole il nostro ottimistmo da tre soldi?), ma possono farlo almeno nell'Europa meridionale i carburanti. In Francia si è passati da oltre 15 a 2,1 stazioni di servizio ogni cento kilometri quadrati di superficie, in 39 anni. Per moltissimi, se ne chiude un'ennesima, "è la fine", soprattutto nelle campagne. Conosco personalmente gente che guarda a dove si trova la stazione di servizio per cambiare o comprare casa. Peccato che se gli chiude quella stazione, la più vicina si trova a 40 kilometri... E se chiude anche quella, bisogna in certi casi cambiare provincia (accade già oggi, non nel 2050, in Alvernia).

      Come diceva un grande pensatore petrolifero "il petrolio che non c'è o non ci sarà più è quello che non puoi più comprare tu."

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    2. comunque la leva economica è l'unica che funzioni. Basta guardarsi in giro per capire a che livello di abbruttimento mentale siamo arrivati con l'imposizione coatta del consumismo.

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  15. forse OT
    leak dati IPCC AR5

    http://wattsupwiththat.com/

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  16. dal 2000
    la temperatura cala

    http://wattsupwiththat.files.wordpress.com/2012/12/ipcc_fig1-4_models_obs.png?w=555&h=447

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    1. Come no...

      http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2012/12/14/gnuccogate/

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  17. Tutto sommato se tornassimo ai tempi della mia infanzia ,sono nato nel 1964, non mi dispiacerebbe affatto si viveva molto meglio con la metà delle automobili in giro, senza tutti sti cazzi di ipad iphone e simili, io mi ricordo la mia infanzia 10 12 anni e mi divertivo un casino accanto casa mia c'erano ancora piantagioni di agrumi e le ragazzine si corteggiavano dal vivo e non virtualmente , bicicletta e pallone erano la nostra vità.

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  18. Conosco personalmente gente che guarda a dove si trova la stazione di servizio per cambiare o comprare casa.

    che io sappia in Francia sono tutti o quasi in affitto e cambiano casa spesso per stare vicino ai luoghi di lavoro

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    1. Medo non puoi lasciarci così!
      Perchè?

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    2. Ma io sono qui, poi come sapete la massa della Terra è per lo più invariata; voglio dire, tutti quanti da Rasputin a vostra nonna morta, sono ancora qui tra noi, magari qualche loro atomo è proprio dentro di noi, adesso. Ogni 9 anni il corpo si rinovella totalmente, c'è spazio per tutto il passato e per molto futuro dentro di noi.

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  19. Questo blog era interessantissimo, è un vero peccato se chiude.è unico nel suo genere

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    1. Non è che chiude, è che è sospeso. Rimangono leggibili le decine di post passati. Comunque un giorno è certo che chiuderà, sarà cancellato, sparirà insomma... Man mano che i "nodi" di cui ho scritto saranno venuti al pettine, verrà meno il senso stesso del blog.

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    2. Ho capito Medo, la tua previdenza non si smentisce mai...dimenticavo che domani è il 21/12/12...dài che magari ci incontriamo nel bunker e ce la raccontiamo fino alla morte per inedia =))

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    3. Smentisco che la sospensione del blog abbia a che fare con il 21 dicembre 2012. Niente bunker, niente bunker. Non sono un tipo da bunker...

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  20. Medo, questo è un luogo prezioso. Spero che sia una pausa, talvolta motivazioni e voglia hanno cali fisiologici.
    Sarebbe un peccato non leggere più qui.
    Buone feste delle ore oscure.

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