18.1.13

Azerbaijan, prima e dopo il petrolio

"Come spieghi la fine del petrolio a gente la cui vita
(lavoro, beni, risparmi, tempo libero, affetti...) 
dipende dall'aver scommesso tutto
sull'impossibilità logica che il petrolio sia eterno?"
Traduzione di un papiro egizio anonimo
 
Senza la distruzione massiva, pochi di noi avrebbero capito quanto conta il prima di noi ed il senza noi.
Grazie alla distruzione, che riguarda per forza anche i paesaggi interiori..., molti di noi non si pongono più questi inutili problemi. Tanti non se li sono mai posti.
Chissà comunque cosa pensano, se ancora il virus del pensare vive in loro, guardando questa immagine dell'Azerbaijan.
Piacerà loro solo quel che conoscono? Ci vedranno solo quel che già sanno? 
La verità sta venendo a trovarvi tutti quanti, fatevi trovare degni.
 
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14 commenti:

  1. Sfortunatamente i problemi sono diventati ancora più grandi di quello che si pensi.

    E' vero che l'uomo, per estrarre fonti energetiche sempre più rare, sta distruggendo l’ambiente, per risanare il quale sarebbe necessario consumare altra energia.

    Quindi pensavo che ottenendo una nuova fonte di energia, non sarebbe stato più necessario distruggere altro ambiente e sarebbe stato risanato quello già inquinato, ma la situazione è diventata ancora peggio per altri motivi.

    Le probabilità che ci sia una grande Guerra, è anche indipendente dalla disponibilità energetica.

    Gli USA si sono indebitati oltre ogni limite, e tale debito non fa tracollare il dollaro a carta straccia, solo perché con esso si compra l’energia (petrolio, gas, carbone) a livello mondiale.

    La situazione in quest’ultimi anni sta cambiando; Cina, Russia, India, Iran non utilizzano più il dollaro come moneta di scambio tra di loro e quindi il dollaro sta perdendo sempre più importanza.

    Aggiungiamo pure che la FED sta stampando vari trilioni di dollari, che non fanno altro che svalutare il dollaro e il valore delle riserve monetarie detenute dagli altri Paesi del mondo, facendo pagare indirettamente il debito ad essi.

    Gli altri Paesi l’hanno capito e stanno fuggendo dal dollaro.

    Gli USA sanno che se non convincono a usare il dollaro, la loro economia crollerà irrimediabilmente.

    Obama ha detto che il tenore di vita degli americani non è negoziabile, quindi questa è una dichiarazione di Guerra!!

    Guardatevi questo video:

    https://www.youtube.com/watch?v=mjZHUlyeK48

    e capirete che siamo ormai accerchiati da almeno 3 fuochi:
    1) Ambiente sempre più inquinato che si degrada;
    2) Carenza di risorse energetiche in quantità adeguate;
    3) Guerra mondiale causata dagli USA per difendere la loro economia.

    Come ne usciamo?

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  2. "Obama ha detto che il tenore di vita degli americani non è negoziabile"
    Questa me la sono persa.
    ti dispiacerebbe dirmi dove e quando l'ha detto e magari un link?

    Grazie

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    1. Mi correggo:
      l'ha detto "Ronald Regan" e poi fu confermato e ridetto da "Bush".

      Obama ancora non l'ha detto, ma non mi sembra che sia intollerante alle guerre.

      Obama è un altro che fa gli interessi dei potenti banchieri.

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    2. alessandro, non è che hai le idee (ed i riferimenti) un po' confusi?

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    3. Vedi questi link:
      http://www.ilbarbieredellasera.com/print.php?sid=6022

      http://www.feltrinellieditore.it/foreign_rights/giornalisti/FattiLibriInterna?id_fatto=1309

      http://archiviostorico.corriere.it/2008/novembre/15/cicala_recessione_co_9_081115005.shtml

      se cerchi questa frase con google:
      "il tenore di vita degli americani non è negoziabile"
      otterrai tantissimi riferimenti.

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  3. io però in azerbaijan ci sono stato, e di recente (2010) e l'ho anche attraversato in macchina. Foto come la prima ce n'è da farne ancora tante, e anche molto più belle. è un paese molto rurale, con i macellai che appendono i quarti di bue a bordo strada per venderli. O dove, a metà del viaggio, i tuoi ospiti ti portano in un baretto nel parco a far colazione, con tè, un pane loro squisito, marmellata servita senza scatolette. Per noi fanatici della confezione di plastica e dell'igiene è tutto molto strano; eppure piacevole. Gente cordiale, anche se temono un po' a non farsi vedere bravi musulmani. Anche se, quando sono stato in Armenia, me li descrivevano in un altro modo.
    Poi sicuramente ci sono zone fetenti dismesse come quelle della seconda foto: come in qualunque paese, toccato o no dal petrolio. Da noi non c'è nessun bisogno di andare a Napoli per fare scatti ugualmente degradati.
    In azerbaijan il petrolio ha permesso di sviluppare Baku (che in certi scorci sembra Montecarlo, non fosse per il traffico del tutto impossibile). So what? (questo commento te l'ho già più o meno fatto).
    Aggiungo che Troisi in "non ci resta che piangere", a Savonarola che gli ricorda che deve morire, risponde, sebbene un po' turbato: "mo' m'oo segno, eh?"

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    1. "So what?" non mi interessa. Il raffronto delle due immagini è quel che è, più poesia che altro: riuscita o meno, mi interessa poco, ma volevo rendere pubblici dei pensieri. Non è infine obbligatorio commentare. Comunque grazie per aver completato la mia impressione poetica, virtuale, con un racconto di viaggio reale.
      Questo blog è testimonianza, raramente cerco soluzioni e se devi dirmi "so what", allora faresti meglio a non commentare del tutto, cioè non importa ne' a te, ne' a me, ne' a chi legge...

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    2. medo, quanto a me premeva comunicare è:
      a) che l'azerbaijan non si è trasformato tutto così, anzi. Ha laghi e colline ed è poco popolato. E quando nell'altro commento parlavo di gas naturale per cicli a vapore, puntualizzo: sottolineavo l'inefficienza per quanto si potrebbe ottenere col gas,se avessero un ciclo combinato, ma chiarisco: quella centrale è bifuel, potrebbe andare a olio combustibile, che però si usa solo per stretta necessità e dopo pesanti autorizzazioni legislative: gli azeri non hanno l'anello al naso.
      b) che purtroppo qualche zona si è trasformata così, certo. Ma sta in buona compagnia anche con paesi che di petrolio non ne hanno.
      c) che comunque gli azeri al petrolio devono qualcosa

      I tuoi post saranno poetici ma spesso tendono surrettiziamente a dare le impressioni che io ho mi son sentito di negare, anche con un bel "so what?", mispiego: hai abbinato 2 immagini suggestive, ma non dimostrano quel che SEMBRI voler dimostrare.
      Ma forse pecco di sensibilità eccessiva o distorta.

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    3. Ovvio che là non sia tutto trasformato in quel modo e chiunque, grazie alle tecnologie attuali, è in grado di verificarlo in pochi attimi anche con foto satellitari, etc. Tuttavia io voglio che ci sia poesia, se poi il risultato è artistico o meno, che piaccia o meno, che interessi 1 o 1000 persone, beh a me non interessa. Hai il diritto di essere sensibile quanto e come vuoi a quel che vuoi, a volte adoro Parigi, più spesso amo una semplice foglia.

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  4. comunque il milione di barili, se i cinesi fanno solo 12500 anno(io ne faccio quasi 30000 quasi tutti per lavoro, anche se con una piccola C2 che fa 25 litro), per far viaggiare i circa 20 milioni di auto nuove anno cinesi, di cui parla Alessandro, non ci sono e a chi credete verranno tolti,con la scusa delle tasse che non bastano mai e patrimoniali a profusione ( vedi IMU, TARES e chissà cosa si inventeranno)? Ovviamente agli occidentali spreconi, che non hanno idrocarburi nel proprio territorio. "mo'm'oo segno, eh"? Ricordati che devi morire e con te e noi il 99% della classe media, visto che il capitalismo non accetterà mai un'economia socialista e pianificata, tipo Cuba. A proposito conosco una cubana che se ne è tornata in patria, perchè non trovava più da fare la badante. Finita la trippa per gatti?

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    1. Adesso capite perché, anche in momenti di crisi economica, la spesa per gli armamenti militari invece di diminuire aumenta!

      Quando le risorse saranno scarse, varrà la legge del più forte!
      E in genere il più forte e chi ha più armi.

      Se può interessare a qualcuno, potrei aggiungere alla mia App sull'energia, anche il calcolo dei consumi di petrolio stimati in base al numero di automobili vendute; oppure fare una analisi multi-fattore in cui si considerano più fattori in contemporanea.

      Se interessa, la posso aggiungere.

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  5. http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=37180&highlight=youtube

    credevo che per il nucleare di 4a generazione bisognasse aspettare il 2030...

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  6. Siamo passati dal secolo della potenza sacra dei motori e dell'alienazione delle masse a quello della scarsità dei carburanti e della dannosità delle masse per questo pianeta...Servono nuove fondamenta per ricostruire qualcosa di molto più basso: dobbiamo decidere se aspettare che il vecchio obrobrio sia consumato dal tempo o demolirlo noi stessi,( con gli inutilmente sopravvissuti dentro):scavare fino a trovare un pò di terra
    sana...

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  7. Nella classifica delle aberrazioni umane non so se sia peggio la devastazione di un'area, anche vasta ma circoscritta, oppure un paese totalmente urbanizzato in cui è impossibile tracciare un quadrato di 5 km di lato senza includere almeno un fabbricato.

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