9.6.13

L'apocalisse climatico è tra noi

"Senza più ghiaccio artico sono altamente probabili scenari apocalittici per i grandi fiumi europei: le piene storiche dell'Elba, del Rodano e del Danubio potranno accadere tutte entro questo secolo e fare più danni economici della Seconda Guerra Mondiale.
Senza calcolare i danni sanitari di una devastazione chimico-nucleare causata dalla Senna di cui si attende da tempo una terribile piena che spazzerà via decenni di repubblica e di democrazia."
Ricercatore anonimo tanto chi se ne importa come si chiama e cosa ha scritto 

Elba ai massimi da 400 anni. Danubio ai massimi livelli degli ultimi 500 anni. Mezza Europa devastata da una piovosità apocalittica. 25°C la media delle temperature in Ucraina per un mese di maggio. Agricoltura ovunque al collasso, etc. etc. Va tutto bene.

link: http://www.dailymail.co.uk/news/article-2338449/Danube-reaches-record-levels-historic-capital-Budapest-goes-high-alert-river-burst-banks.html
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27 commenti:

  1. Si è partiti dall'assurda ipotesi che i fiumi avrebbero sempre tenuto la loro portata d'acqua e che il livello del mare non sarebbe mai cambiato, quindi si è costruiti ai bordi dei fiumi se non addirittura dentro i letti dei fiumi.
    In Sicilia molti fiumi a carattere torrentizio, adesso asciutti, sono disseminati di costruzioni. Addirittura c'è l'entrata dei mezzi per la metropolitana di Catania e provincia.

    Il problema futuro, non è che i fiumi o i mari possano raggiungere costantemente livelli alti, ma basta che li raggiungano anche saltuariamente.

    Il clima non è mai stato costante... ma adesso l'incostanza è aumentata e si paga amaramente da un punto di vista economico e di vite.

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  2. La drastica riduzione della banchisa sta destabilizzando la circolazione atmosferica artica e quella dell'intero emisfero settentrionale:

    In queste circostanze diminuisce la differenza termica tra il polo e l’equatore (fenomeno chiamato "amplificazione artica"), al punto da rallentare la corrente a getto che si localizza sul fronte polare, al contatto tra l'aria tiepida subtropicale e quella fredda boreale. Come un fiume d’aria che quando corre quasi rettilineo da ovest a est è rapido, e quando genera ampi meandri invece rallenta, le correnti principali tendono a formare profonde ondulazioni orientate sui meridiani, spesso persistenti. Così lungo il ramo ascendente l’aria calda tropicale può spingersi ben oltre il circolo polare, come successo in Russia negli ultimi mesi, mentre sul ramo discendente l’aria fredda cola verso sud, interessando Gran Bretagna, Spagna, Francia, Germania e Italia settentrionale. Queste ondulazioni sono lente a evolvere e quindi si bloccano per molte settimane sulle stesse regioni portando o caldo e siccità o pioggia e freddo.
    Le fluttuazioni dell’Oscillazione Nord-Atlantica (NAO) che alterna sull’Europa stagioni più fresche e piovose ad altre più calde e secche viene così forzata dal riscaldamento globale a produrre sorprese climatiche.

    http://www.nimbus.it/clima/2013/130606primavera2013.htm

    Sulle correnti a getto (Jet Stream):
    http://www.skepticalscience.com/jetstream-guide.html



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  3. Per l'orografia ,la pluviometria, e le competenze in loco gli Italiani devono mettersi in testa di pagare con le loro tasse molto meno i dipendenti pubblici e i pensionati del pubblico per dare più di qualcosa a centinaia di migliaia di edili e qualche ingegnere per la costruzione di migliaia di micro dighe prima che dallo stato si passi ai marchesati o finanche ai comuni....( naturalmente parlo di dighe con turbina, no a mero scopo di protezione dei suoli od irriguo, e naturalmente anche da integrare con le altre rinnovabili più o meno puntiformi e più o meno private con smart g r i d s anche esse molto costose)

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    1. Le micro dighe servono solo a raschiare il fondo.
      Non potranno produrre oltre qualche unità percentuale dell'energia elettrica oggi prodotta, con l'aggravio dei costi di edificazione e manutenzione che sarebbero nettamente non convenienti.

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    2. Considerando la li f e s p a n delle dighe esattamente il contrario; e si può arrivare ad un 60% di elettricità da dighe perfettamente integrabili con le rinnovabili senza r e s e r v o i r come fotovoltaico ed eolico...Dimenticavo forse che secondo te costruire nuovi ospedali o pagare ancora 200 miliardi per la scuola di cui il 97% in stipendi ci tutela meglio dal p e a k everything e dai disastri climatici da effetto serra...Più manutentori ed edili al servizio dello stato, meno medici ed insegnanti.

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  4. Potete sempre consolarvi.
    Poche risorse?
    3.5 milioni di ettari si superficie agraria utile distrutti negli ultimi decenni?
    Poca energia?
    Problemi agricoli per le mutazioni climatiche?
    Ci pensano loro.

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  5. Non capisco a cosa serva dirottare soldi pubblici dall'istruzione alla ricerca di una qualche briciola di energia per aumentare le possibilità di sopravvivenza di un gregge di pecore inconsapevoli (e già lo sono in gran parte l'attuale maggioranza della popolazione umana). E sopratutto non capisco perchè lo si debba fare per far sopravvivere anche gente come te.

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  6. Naturalmente mi riferivo al tal Francesco....

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    1. Lascialo perdere, francesco Mengele ganzett ha un'idea fissa e di lì non lo schiodi. Come tutti i monotematici con tendenze paranoiche sarà tra primi a soccombere. Mi ha sempre ricordato il Niedermeyer di "Animal House", che finisce così:

      "The movie concludes by describing each character's fate. Niedermeyer was "killed in Vietnam by his own troops". Fonte: http://www.imdb.com/title/tt0077975/trivia

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    2. Però Francesco con il proprio punto di vista pone attenzione su un problema reale.
      In una realtà in cui il collasso e la crisi ecologica comportano una forte diminuzione di risorse, alcune istituzioni e meccanismi delle società moderniste/petrolitiche/dell'antropocene (egli le indica come socialdemocratiche) come sanità, istruzione, ordine (pubblico), etc. che evoluzione avranno?
      Perché è così straordinariamente difficile ridurre le spese pubbliche anche per pochissimi punti percentuali della spesa complessiva/PIL?

      Quando questi tagli verranno imposti (probabilmente brutalmentee repentinamente) dal crollo delle risorse disponibili contemporaneamente ad un ulteriore aumento della popolazione/impronta ecologica, cosa succederà?
      Se garantirai le cure compassionevoli (ed estremamente costose) "stamina" per alcuni rari casi riuscirai a sostenere l'ambulanza e gli interventi per peritonite?
      Se ci sarà la famiglia religiosa integralista con sedici figli e tu con un solo figlio e la scuola elementare avrà risorse per un solo stipendio di insegnante e per poca legna per scaldare una sola aula, cosa succederà? L'istruzione potrà essere esente da questi problemi?

      I modelli MIT/Club di Roma prevedono un drastico calo anche dei servizi pro capite ed essi comprendono anche l'istruzione.
      Deprecare e censurare chi richiama l'attenzione su questi problemi?
      Non mi sembra saggio.
      Perché non argomentate invece di etichettarlo come Mengele?
      Qual'è la vs. opinione dell'evoluzione dell'istruzione e della sanità in sistemi in crisi? in relazione con altre dimensioni dello stato?

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    3. Sono perfettamente consapevole di quello che ci aspetta e credo che questa consapevolezza traspaia chiaramente da quello che scrivo saltuariamente nel mio blog (che segue il pensiero di tre grandi pensatori come Wittgenstein, Georgescu-Roegen e Arrighi). Però oltre ad avere un minimo di cultura scientifica (ho frequetato per due anni la facoltà di fisica) ho una formazione culturale giuridica (sono laureato in giurisprudenza e mi interesso di diritto pubblico e costituzionale)e quindi non posso concepire una comunità statualmente organizzata, fondamentalmente democratica, che non garantisca quelli che sono i servizi pubblici fondamentali e cioè quello monetario, fiscale, giudiziario, di pubblica sicurezza e di pubblica istruzione. Se in futuro non si potranno garantire questi servizi fondamentali (e credo che prima di arrivare a tagliare questi vi sia ben altro, basta pensare a quanto costano le partecipate comunali che sono centri di clientele, corruzione, inefficienza e sprechi)allora non capisco di che cosa stiamo a parlare. Posso accettare di vivere in una società povera ma minimamente istruita e consapevole della eco-logia (la scienza naturale della casa dell'uomo) e nella eco-nomia (la scienza dell'amministrazione della casa dell'uomo)ma non mi interessa vivere in un branco di animali inconsapevoli e quindi se così deve essere l'umanità può anche scomparire totalmente....francesco compreso.

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    4. R basterebbe portare tutti gli insegnanti di ruolo ai 1100 euri effettivi dei precari per mettere da parte decine di miliardi in risorse equivalenti da investire in qualcosa di termodinamicamente decente ; chiaramente fra 3 anni sarà troppo tardi ; R uomo in cammino: l'esempio che tu proponi in sanità poteva avere un senso 10 anni fa : oggi è già così; e cmq il 55% dei costi della sanità sono gli stipendi. R Ansan; la miglior strada per non garantire più i servizi fondamentali dello stato è appunto non accompagnare la decrescita delle risorse complessive e la necessità di recuperare la funzione nel pubblico di investimento per tutti e non servizio per qualcuno : evidentemente tu ti auguri un subitaneo ritorno ai comuni.

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    5. > quindi non posso concepire una comunità statualmente organizzata,
      > fondamentalmente democratica, che non garantisca quelli che sono i servizi pubblici fondamentali
      > e cioè quello monetario, fiscale, giudiziario, di pubblica sicurezza e di pubblica istruzione

      Se osserviamo la storia e lo spazio questa è l'eccezione del petrolitico/modernismo/socialdemorazia
      Anche in Italia il primo tentativo di istruzione obbligatoria (elementare) fu imposto solo recentemente (dal regime fascista).
      Siamo a pochi decenni su millenni storici e su 10^6 anni ca. di evoluzione di Homo.
      Mia madre mi racconta che quando era piccola era un privilegio andare a studiare dopo le elementari, molte famiglie non potevano permettersi che i propri figli andassero a scuola.
      Questo è ben rappresentato, ad esempio, ne L'albero degli zoccoli di Olmi.

      Uno dei problemi che io temo è la diffusa percezione che la transizione possa avvenire con degli aggiustamenti (ad esempio: per salare l'istruzione riduciamo gli sprechi o tagliamo altre fonti di spesa) ma per quanto leggiamo e per le previsioni dei modelli, lo stesso effetto Seneca, non si tratterà di un lento e graduale aggiornamento ma di un repentino e drammatico calo di risorse.

      Lo scenario più probabile è meno ottimistico di quanto pensa Francesco: non solo l'istruzione tornerà ad essere elitaria ma il grosso della popolazione dovrà arrabattarsi per arrivare a mangiare qualcosa.
      Del resto, a parte i pochi decenni ultimi, in tutto la storia dell'umanità prepetrolitica, questa è stata la realtà e lo è ancora nei paesi poveri (non consideriamo quelli miseri).
      Per quanto ti possano disturbare le osservazioni di Francesco, il rischio paradossale è che esse siano ottimistiche.

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    6. > per salare l'istruzione riduciamo gli sprechi

      per salVare l'istruzione riduciamo gli sprechi...

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    7. ...Probabilmente sono ottimistiche, od almeno sono da r i a g g i o n a r e ogni 5 anni se non meno nei prossimi 30....

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    8. Credo di non essermi spiegato bene. Non sono affatto ottimista, non credo nella decrescita felice e concordo con coloro che affermano che l'agricoltura basata sulla sola energia solare non possa nutrire più di un miliardo o due di persone. Ma se questo deve essere e se ciò comporterà come conseguenza l'impossibilità di mantenere comunità umane con un minimo di organizzazione stauale di tipo democratico, allora le proposte di francesco mi appaiono veramente fuori luogo....

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    9. Il nozionismo e la diffusa alfabetizzazione unitamente con la disponibilità di energia e tecnologia secondo molti studi non solo non hanno migliorato la dimensione cognitiva delle masse ma hanno portato a gravi regressioni su saperi/competenze/abilità/consapevolezza etc. (dovrei ravanare un po' in rete per trovare qualche risultato preoccupante di studi).

      Senza citare direttamente Wendell Berry, siamo sicuri che la crescita infelice abbia migliorato l'umanità? Sicuramente gli effetti sistemici ed ecologici dimostrano il contrario, al punto che essa corre il rischio di estinzione.

      Insomma, anche la nostra percezione modernista che cerca di restringere la cultura al suo aspetto nozionistico, scolastico, che si riduce spesso o quasi sempre all'accademico, al libresco/intellettual(oid)e probabilmente non è un valore in sè.

      La semplificazione brutale delle società quando collassano interessa anche i modi e i contenuti dell'istruzione.
      Ancora, per assurdo, le comunità umane erano molto più coese e solidali, anche solo - se vogliamo - egoisticamente sinergiche, prima dell'avvento del consumismo e della disponibilità di consumi materiali di massa.
      A dispetto della scolarizzazione che era meno diffusa (cfr. sempre L'Albero degli Zoccoli, ad esempio).
      Per non parlare poi che l'unica democrazia possibile è quella dell'agorà, a livello comunale.

      Insomma, Francesco solleva pure, con le sue proposte, una riflessione pure sul concetto di istruzione stessa.

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    10. @UnUomo.InCammino:
      "le comunità umane erano molto più coese e solidali, anche solo - se vogliamo - egoisticamente sinergiche, prima dell'avvento del consumismo e della disponibilità di consumi materiali di massa."

      Questo aveva i suoi vantaggi, ma anche svantaggi.

      Oggi, se hai soldi, vai anche in un Paese straniero e sei trattato con rispetto.
      A quei tempi, non potevi andare fuori dalla comunità (villaggio o altro) che venivi considerato un estraneo e quasi un nemico.

      quindi, nella comunità: tutti per uno e uno per tutti.
      fuori dalla comunità: uno è solo e non può farcela.

      Per non dire che le comunità, più piccole erano e più il chiacchiericcio di cortile (che aveva anche le sue utilità) distruggevano chi non agiva come previsto.

      Per esempio: se la comunità definiva la donna come una schiava; la donna che cercava di emanciparsi veniva punita o estromessa.

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  7. ...Quello che dici è molto esplicativo sul piano termodinamico e di conservazione della complessità della nostra società...Evidentemente preferisci passare direttamente dallo stato centrale ad organizzazioni pubbliche della società al massimo di livello comunale...

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  8. Oltre ad essere assai male informato sugli stipendi dei precari (ho molti amici precari e ho visto personalmente il loro statino e comunque basta controllare le tabelle stipendiali allegate al contratto collettivo nazionale della scuola del 2007 e quello del successivo biennio economico per rendersi conto che stai dicendo fesserie)evidentemente non sai anche che l'istruzione pubblica incide sul bilancio dello stato per una percentuale non certo elevata (intorno al 5% se non ricordo male)e che prima di arrivare a far fuori l'istruzione pubblica (anzi indipendentemente da questo) direi che possiamo risparmiare una barca di quattrini eliminando sia amministrativamente che politicamente le regioni le provincie e i loro codazzo di enti, nonchè naturalmente una marea di altri enti statali e parastatali del tutto superflui o comunque sicuramente meno utili dell'istruzione pubblica, tutte amministrazioni che insieme ad alcuni settori dello stato l'unica cosa che sanno fare molto bene e spendere a deficit per appalti pubblici da condecere ai loro amici imprenditori per opere di dubbia se non di nulla utilità pubblica.
    E comunque vista la tua ossessione monotona ti consiglio vivamente di farti vititare da uno psicologo...

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    1. Impossibile, non ne esistono di così bravi. Per dirla come Cary Grant:

      “Se Freud l’avesse conosciuta avrebbe dato fuoco al suo studio ed avrebbe aperto una rosticceria. I famosi cannelloni alla Freud!”.

      http://www.cinemaepsicoanalisi.com/visone_sulla_pelle.htm

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  9. Oggi sono stato a una conferenza dedicata alle Start up.
    C'erano delle aziende che già si erano affermate (avevano ricevuto milioni di euro di finanziamento) che avevano come fine, la pubblicità online o per le TV.
    Altri progetti su cose che ormai ce ne sono a tonnellate.
    Hanno chiesto di partecipare al dibattito con domande o esperienze da raccontare.
    Io spiegai che avevo un'idea per cercare di risolvere il problema energetico, ma mi servivano finanziamenti per completare la mia ricerca.
    Dissi che avevo già fatto delle App educational su tale argomento.

    Il succo della risposta è stato:
    Capisco la situazione, ma la ricerca credo non venga finanziata.

    C'erano: ente regionale, varie imprese d'investimento e banche.

    Morale della favola, per loro è più importante sviluppare imprese che facciano pubblicità online, che imprese che sperano di risolvere il problema energetico.

    Non sono neanche entrati nel merito della questione.
    La ricerca non viene finanziata (tranne quel poco nelle solite istituzioni, università ecc.)

    Contenti loro!

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    1. Dimostrazione evidente che in questo modello reddività e remunerazione sono proporzionali ad inutilità o nocività di progetti ed opere.

      Direi che strutturalmente questo sistema prepara con massimo impegno, tecnologie e finanziamenti il suo collasso.

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    2. Semplicemente si pensa al ritorno immediato, al massimo a 2 anni.

      Capisco che la ricerca di lungo periodo, ha più un interesse pubblico, anche se, quando da i suoi frutti, ha un notevole ritorno economico.

      Nella conferenza si parlava di trovare iniziative che non fossero di nicchia, ma che dessero un notevole beneficio sociale a una fetta quanto più grande della società.

      Il problema energetico non fu sollevato da nessuno (Pubblico o privato).

      E quando qualcuno prova a evidenziarlo (io), riceve scarso interesse (l'argomento).

      Posso solo sperare che le mie risorse mi permettano di poter fare ricerca in futuro, anche se i tempi saranno molto più lunghi (ce ne ancora di tempo da sprecare?).

      Io la mia parte l'ho cercata di fare...

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    3. Temi trattati "n" volte da Medo, un ripasso fa sempre e comunque bene.

      http://ugobardi.blogspot.it/2013/06/rotta-di-collisione.html

      "Un governo debitamente informato avrebbe avuto 40 anni per anticipare questo problema e la società avrebbe potuto adattarsi gradualmente e con un certo successo. Tale strategia è quella conosciuta come “progettazione intelligente”: si guarda il problema nella sua globalità e si progetta la risposta migliore, con un monitoraggio costante del risultato. Tuttavia, la strategia che abbiamo seguito è quella della risposta evoluzionistica: continuare a dare risposte ai problemi che si presentavano man mano, uno per uno, fino ad arrivare ad una strada senza uscita (come quello che si potrebbe presentare ora in Venezuela ed Egitto). E' la strategia del breve periodo, del beneficio immediato. E' il prodotto della logica di ciò che chiamiamo libero mercato (anche se in realtà è mercato naturale, come abbiamo già discusso)".

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  10. Ho scambiato due parole con un amico che lavora in una banca a Londra.
    Io gli ho detto che è l'energia e non i soldi a permettere alla nostra società di esistere, mentre lui affermava l'esatto contrario.

    Quindi, se anche una persona istruita (anche se di parte) non vede la realtà, come possiamo immaginare che persone con bassa cultura e interesse possano essere coscienti della situazione mondiale?!

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