
I danni totali sono stimati* appena sopra ai 20 miliardi di dollari. Le perdite economiche secondarie porterebbero l'evento ad una somma di 45 miliardi di dollari di danno complessivo.
Eppure non è stato un uragano potente.
Il fatto è che col passare del tempo, l'aumentare dell'antropizzazione dei territori ed il diminuire delle risorse per far fronte a riparazioni e ricostruzioni, il danno aumenta a parità di intensità di evento climatico. Ergo: bisogna abitare e costruire in modo diverso (sì, ricostruiscimi le città costiere atlantiche!) oppure abituarsi che significa arrendersi all'evidente super-forza della natura, alla quale contribuiamo con emissioni di gas serra che intensificano la potenza degli eventi climatici. Oppure bisogna ritirarsi dalla costa: uno dei consigli dell'ONU quando si parla dei prossimi decenni di innalzamento del livello dei mari, innalzamento anche temporaneo a causa di eventi catastrofici come una depressione da uragano, uno tsunami causato da terremoto, etc.
In ogni caso, Irene si avvia ad essere il quinto o quarto uragano, per danni economici, della storia degli Stati Uniti. Per numero di morti, fortunatamente ed anche grazie alle tempestive e prudenti allerte delle autorità, è solamente 28esimo nella lista dei più letali, con 48 morti accertati ed 8 dispersi mentre scrivo. Il più mortifero rimane di gran lunga quello del 1900 a Galveston, Texas, con 8000 morti.
1. Katrina (2005) — $ 105,84 mld
2. Andrew (1992) — $ 45,56 mld
3. Ike (2008) — $ 27,79 mld
4. Wilma (2005) — $ 20,58 mld
5. Irene (2011) — $ 20,00 mld (?)
6. Ivan (2005) — $ 19,83 mld
7. Charley (2004) — $ 15,82 mld
8. Rita (2005) — $ 11,79 mld
9. Agnes (1972) — $ 11,76 mld
10. Hugo (1989) — $ 9,73 mld
Fonte: National Hurricane Center**, dati aggiustati a valore dollar standard 2010
*Link: http://www.iol.co.za/business/international/irene-s-damages-could-exceed-20bn-1.1127175
**Link: http://www.wunderground.com/hurricane/damage.asp
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