20.9.11

Alaska, produzione a zero entro 2020?

E' il cuore della produzione petrolifera americana. Come lo sono state nel passato la California ed il Texas...
Ma in Alaska, ora, si battono record negativi di produzione uno dopo l'altro e nonostante vi siano concentrate tutte le migliori tecnologie estrattive.
Come mai? Ma non era infinito questo petrolio? "Aspettano che salga a 200 $ al barile per metterlo sul mercato" diranno i soliti pro-complotto. Ed invece la realtà è ben altra...
Il 2011 si chiuderà infatti con il peggior risultato degli ultimi 40 anni. In agosto i giacimenti in Alaska hanno totalizzato la miseria di 16 602 000 barili prodotti (tre quarti del consumo di un solo giorno negli U.S.A.!), ben lontano dal record del marzo 1988 in cui se ne estrassero 64 668 000 e soprattutto nel paese si consumava prodotto per meno della metà rispetto ad oggi, ed a costi produttivi della metà della metà rispetto ad oggi... Costi economici ed energetici (che è la stessa cosa, ma i più scopriranno questa verità termodinamica, e solo sulla propria pelle, nei prossimi anni).

A questi ritmi di decrescita, dettata da cause geologiche e sopraggiunti limiti tecnologici, senza nuovi incidenti industriali a cui l'Alaska e gli U.S.A. ci hanno tristemente abituato e sempre che non intervenga una tragica altalena dei prezzi di tipo 2008 a sconvolgere il comparto, entro 10 mesi (non 10 anni!) la produzione sarà dimezzata rispetto ad oggi ed entro un decennio le proiezioni ci dicono irrimediabilmente "zero".

Fantascienza? Pessimismo? No, è già accaduto per la Virginia che ora totalizza una produzione ANNUA di poco superiore ai 5000 barili ("mila" non "milioni"!), equivalente al consumo americano di circa due ore e mezza*.

*ai consumi attuali segnalati da EIA, da cui è tratto anche il grafico in alto a destra, gli Stati Uniti consumano 2130 barili di petrolio ogni ora. A questo link la produzione mensile ed annua di ogni singolo stato americano: http://www.eia.gov/dnav/pet/pet_crd_crpdn_adc_mbbl_m.htm
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5 commenti:

  1. Due ore e mezza è poco davvero; però per l'Alaska mi viene strano che dimezzino così in fretta. Risalita della tavola d'acqua ai boccafori? O che altro?

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  2. ciao Medo, ho trovato una notizia di cui ti riporto il link: http://www.glollo.com/site/index.php/home/719-risposta-ai-qnuclearistiq

    hai idee di quale sia l'eroei di questa tecnologia e le effettive potenzialità di sviluppo.
    Climber15

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  3. Le alghe. La più produttiva coltura continentale alle nostre latitudini pare essere la canna, quella che sta sui canali. Fa 38 t/ha di sostanza secca all'anno, o almeno così pare in campi sperimentali. A voi il conto; l'alga sarà un pelo meglio, ma va coltivata in mare. Mica facile. Ci sarà poi qualche rischio di eutrofizzazione?? Comunque si, grazie: a far meglio del nucleare fa poca fatica, in specie se quest'ultimo si trova a corto di uranio.

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