10.10.11

Collasso americano: record durata disoccupazione

L'andamento dell'indice USDUMEAN nell'ultimo quinquennio, nel grafico a lato, misura in numero di settimane la durata media del periodo di ricerca di un nuovo lavoro per chi sia registrato come disoccupato negli States, ovvero il numero di settimane di disoccupazione totale. Siamo al record da quando esistono le statistiche di disoccupazione, con 40,5 settimane.
Sempre di più, nonostante iniezioni di liquidità, sovvenzione di posti di lavoro, detassazione della manodopera, aumentano coloro che dopo aver perso il lavoro non ne ritrovano più un altro. Ed il deficit del budget americano, oltre che il debito pubblico, si gonfiano anche per pagare sussidi e aiuti di vario genere, senza che l'economia riesca minimanente nella copertura, ne' a breve ne' a medio termine...
Per tantissimi è una crisi senza ritorno: se non si trova e presto una nuova Arabia Saudita con centinaia di miliardi di barili di riserve di buon greggio (o se non si scopre davvero la fusione fredda e si sostituisce ora il parco auto con vecioli elettrici), se quindi il modello americano rimane dipendentissimo com'è dal trasporto su gomma, i poveri negli Stati Uniti non rimarranno "solo" i 46 000 000 attuali, ma raddoppiaranno in pochi anni, portando 1 americano su 3 a dipendere dai ticket per mangiare (i famosi food stamps), sempre che il programma federale di aiuti alimentari ai poveri esisterà ancora.
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6 commenti:

  1. Ciao Medo, stamattina sull'inserto del sole 24ore nova 24 riportano gli studi del mit di boston sulla produzione di biocombustibili da batteri con costi di ca. 25/30 centesimi al litro tecnologia pronta in ca. 4/5 anni.
    fine dei problema peak oil? capisco perchè tutti quelli a cui accenno al problema del peak oil tirano fuori una fede nella tecnologia futura che risolverà qualsiasi problema: leggono questi articoli. chi ha ragione?
    con stima climber15

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  2. Più che biocombustibile parlerei di agrocarburante, visto che comunque si tratta di una coltivazione e sintesi e non di una sintesi di qualcosa che troviamo già bello e pronto come per il petrolio. Detto questo, non mi è chiaro se i costi di 25/30 cents/litro sono teorizzati ora o a regime. Se la tecnologia è pronta tra 4 anni o la produzione lo sarà. E se la produzione sarà pronta appunto tra 4 anni, quanti barili saranno sul mercato?
    Troppe domande, troppi se e ma, finisce come la storia dell'etanolo che garantisce ai brasiliani il loro prodotto, a spese del debito pubblico e della natura devastata dal latifondo di canna d zucchero... E nonostante gli sforzi, oltre il 30% dei brasiliani è povero, anzi sempre più povero. Quindi? A che pro?

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  3. Tenendo poi presente l'attuale Eroi se non si raggiungono valori per lo meno accettabili, cioè almeno superiori a 5, non ci servirà a nulla. Comunque in quest'ottica da consumo di combustibili si peggiorerebbe ulteriormente il GW, dunque .... questi discorsi mi ricordano sempre il dialogo fra Roy Batty e il suo creatore in "Blade Runner": non c'è soluzione, almeno semplice e realizzabile in poco tempo

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  4. Per come la vedo io, nel mio piccolo, la dinamica è sempre quella: tirare a campare.

    Dopo aver studiato tonnellate di report, di storie, di analisi, di "campane" catastrofiste o positiviste, sono giunto a questa conclusione.

    Qui si tira a campare e basta.

    Quando avverrà il botto di questa mostruosità che abbiamo creato dandole il nome di "sviluppo", e io credo che avverrà in tempi abbastanza brevi, sarà devastante, con conseguenze imprevedibili.

    Ma non serviranno a nulla gli avvertimenti, le crisi, gli scricchiolii PAZZESCHI che sentiamo sempre più spesso in questo "sistema": verranno ignorati e si andrà avanti sempre "sperando" in non si sa bene cosa.

    Si stamperà denaro a IOSA finché possibile, per disintegrare completamente la cosiddetta classe media, e si tornerà a un medioevo di pochi, pochissimi, "nobilsignori" che comanderanno tutto, e una sconfinata massa di poveracci morti di fame, costretti ad arrangiarsi in mille modi.

    Poi il DEFAULT.

    Chissà che non ci sia poi una qualche bella guerra (di quelle grosse) in mezzo.

    Troppo difficile immaginare cosa succederà.

    Di certo non sarà indolore. Io ogni volta che vado alla pompa dei carburanti per mettere 10€ nella mia moto, penso sempre al cosa accadrà dopo.

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  5. Oddio! Un'altra Arabia no!
    Sarebbe una disgrazia immmane per l'equilibrio termico del pianeta.
    Non ci resta che la fusione fredda o un nucleare sicuro e pulito come la tecnologia al torio.

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  6. Non ci resta che piangere?

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